lunedì, 23 Dicembre 2024
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Zone Franche Montane: i ministri Carfagna e Gelmini hanno incontrato la delegazione dei sindaci

Il ministro per il Sud Mara Carfagna ha incontrato la delegazione delle Zone Franche Montane di Sicilia. In piazza di Montecitorio, a Roma, più di 100 fasce tricolore siciliane per chiedere la fiscalità di sviluppo

Ben 110 amministratori dei 133 comuni che rappresentano le Terre alte di Sicilia, coordinati dall’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia hanno preso parte, ieri mattina, alla grande adunanza che si è svolta in piazza di Montecitorio a Roma. Amministratori locali e deputati e politici nazionali sono intervenuti ai microfoni della postazione #Dirittodiresidenza e in diretta sulla pagina Facebook a sostegno dell’iniziativa volta ad ottenere la fiscalità di sviluppo, già approvata con ddl n.641/A, dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta n° 162 del 17 dicembre 2019. Trattandosi di Legge voto, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, è stata sottoposta al Parlamento della Repubblica.

La delegazione di sindaci e comitato dell’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia ha espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata dai ministri per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna e dalla ministra e gli affari regionali e le autonomie del governo Draghi, Maria Stella Gelmini.

«Il ministro Carfagna ci ha ascoltato – ha commentato il coordinatore regionale delle Zone Franche Montane Sicilia, Vincenzo Lapunzina – e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la definizione dell’iter legislativo». Nella delegazione ricevuta dal ministro Mara Carfagna erano presenti Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia, in rappresentanza dell’Anci Sicilia, Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita, in provincia di Messina, il comune più piccolo dell’Isola.

La ministra Gelmini che ha incontrato una delegazione composta da Franco Ribaudo, sindaco di Marineo, Salvatore Noto, sindaco di Marianopoli e Rosalba Mollica, assessore del comune di Floresta, il più alto di tutta la Sicilia ha dichiarato: «Ho incontrato i sindaci delle aree montane della Sicilia e il comitato promotore, che mi hanno informato in merito alla possibile istituzione di zone franche per il rilancio di loro territori. Ho ascoltato con attenzione le esigenze di queste comunità. Darò mandato alla Commissione paritetica della Regione Siciliana di approfondire il tema e di assumere le eventuali iniziative necessarie».

«Siamo soddisfatti degli incontri di oggi e della massiccia presenza dei sindaci in rappresentanza di tutte le Terre alte della Sicilia – ha commentato Vincenzo Lapunzina, coordinatore dell’Associazione Zone Franche Montane Sicilia. – Urge definire l’accordo quadro tra lo Stato italiano e la Regione siciliana. Alle istituzioni regionali il compito di convincere il governo a dare la priorità a quello della Sicilia. Siamo convinti che il vice presidente della Regione, Gaetano Armao, farà di tutto per accelerare l’iter. In ogni caso – ha concluso – in attesa della definizione di tutto l’accordo si potrebbe dare priorità al finanziamento delle zone Franche Montane, in questi termini c’è già la piena disponibilità da parte della Ragioneria generale dello Stato e da parte di tutto l’arco istituzionale in maniera trasversale».

Link della diretta Fb qui:
https://www.facebook.com/zonefranchemontane/videos/3876333089082189

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Anche il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, e Presidente dell’Unione e componente del Direttivo nazionale e Alessandro Ficile, Coordinatore tecnico dell’area interna Madonie, hanno partecipato all’incontro, dando anch’essi notizia dell’incontro col Ministro Mara Carfagna, in digitale, con alcuni sindaci in rappresentanza della Federazione Nazionale delle Aree Interne. Si è trattato di un primo appuntamento, in vista della ridefinizione della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), alla quale si sta lavorando.

Il Ministro ha ribadito l’impegno a destinare per queste aree circa 2,1 miliardi di euro nei prossimi anni, grazie a quanto già stanziato dal PNRR (1,125 miliardi tra fondi europei e nazionali), alla legge di Bilancio (310 milioni) e al Fondo di Sviluppo e Coesione (circa 700 milioni) per il periodo 2021-2027. A queste risorse vanno aggiunti ulteriori 700 milioni, relativi al ciclo precedente, del Fondo di Sviluppo e Coesione che non sono ancora stati spesi e che potrebbero essere assorbiti da nuovi progetti. I principali ambiti di intervento individuati dalla SNAI riguardano la sanità, l’istruzione e la mobilità.

I sindaci, nel descrivere lo stato dell’arte, hanno manifestato alcune difficoltà relative alla fase di progettazione degli interventi. In questa direzione il Ministro Carfagna si è impegnata a individuare insieme all’Agenzia per la Coesione territoriale una forma di sostegno a questa attività; ha quindi comunicato la nomina del dott. Domenico Gambacorta quale delegato ai rapporti con la Federazione Nazionale.

“Le forti preoccupazioni che ci hanno spinto a chiedere un incontro urgente al Ministro – affermano Macaluso e Ficile – sono state in gran parte azzerate. Abbiamo infatti percepito la chiara volontà della stessa a voler rafforzare il processo di attuazione e a rilanciarne la prospettiva strategica specie per quanto riguarda la necessità di riformare/flessibilizzare le norme nazionali che fissano standard uguali per tutti e che non tengono conto delle peculiarità delle Aree Interne. Sulla scuola in primis abbiamo chiesto con forza che la deroga a 300 alunni, introdotta tardivamente con la Legge di bilancio del 30 dicembre ultimo scorso, possa essere applicata stabilmente così come la riduzione del numero minimo di alunni per le pluriclassi”.

Dalla prossima settimana il confronto tra la Federazione ed il Ministero si sposterà sui tavoli tecnici ed affronterà gli argomenti contenuti in uno specifico documento redatto dalla Federazione Nazionale Aree Interne ed apprezzato dal ministro Carfagna.

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