venerdì, 20 Dicembre 2024
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Zona rossa a Palermo, chiuse anche le ville e i giardini comunali

L’amministrazione comunale di Palermo comunica alla cittadinanza che, a partire da mercoledì 7 aprile, e fino al 14 aprile 2021, le ville cittadine saranno chiuse al pubblico.

Il provvedimento è stato adottato in linea con l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, con la quale trovano applicazione nel Comune di Palermo le disposizioni nazionali per le “zone rosse” e che prevede ulteriori e specifiche misure per il contrasto e il contenimento sul territorio comunale del diffondersi del virus, al fine di evitare ogni forma di assembramento su area pubblica e violazioni degli obblighi di distanziamento sociale.

Alcune dichiarazioni sull’istituzione della zona rossa a Palermo

“Dopo mesi di incertezze sui dati, sull’andamento dell’epidemia e sullo stato di pressione subita dal sistema ospedaliero e dai suoi operatori, a Palermo si registra purtroppo – e viene adesso comunicata – una situazione estremamente preoccupante di aumento continuo di nuovi contagiati certificata dalle relazioni fornite in queste ore dal Commissario per l’emergenza e dal Capo Dipartimento Regionale Prevenzione e che determina la necessità della zona rossa.
Nell’auspicio che tutti comprendano veramente e finalmente la gravità della ormai evidente incertezza e contraddittorietà di dati forniti in passato e di pressione sulla situazione e sulla tenuta ospedaliera che sta mettendo a rischio centinaia di vite, non possiamo che ribadire che non è più rinviabile un tavolo di confronto urgentissimo perché il Governo nazionale e quello regionale valutino tutti i provvedimenti necessari a garantire il diritto alla salute ed aiuti veri alle famiglie e alle imprese. Per quanto riguarda le scuole, ci atterremo alle disposizioni nazionali richiamate dal Presidente della Regione che prevedono la didattica in presenza fino alla prima media inclusa, confidando nel fatto che un flusso di dati continuo e attendibile permetta un costante monitoraggio della situazione nei prossimi giorni e riservandoci la possibilità, qualora la situazione dovesse richiederlo, di provvedimenti ancora più restrittivi in conformità a quanto si realizza da tempo nel resto di Italia e secondo le prescrizioni nazionali”. Lo ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando.

“Mettere Palermo in zona rossa significa decretarne la morte economica. Dopo oltre un anno di sacrifici e di mancati ristori e di crisi economica, questo è il colpo finale. Diciamo le cose come stanno: nonostante le parole del sindaco Orlando, sempre dure ma mai precise, a Palermo sono mancati completamente i controlli per scoraggiare assembramenti e riunioni che hanno favorito gli aumenti dei contagi. Senza parlare dei folli assembramenti per andarsi a vaccinare, considerati come necessari, ma assolutamente evitabili. Se questa zona rossa resterà solo un provvedimento amministrativo, non ci saranno immediate contropartite in ristori, anche massicci, andiamo verso il disastro. Palermo è la città d’Italia con più alto tasso di disoccupazione giovanile e una di quelle con il più basso PIL pro capite. Piove si sul bagnato, non dobbiamo morire di covid ma così costringiamo migliaia di famiglie alla fame”. Lo dichiara il capogruppo della Lega al Comune, Igor Gelarda.

“Tutelare la salute dei palermitani è la priorità, ma attenzione ad una zona rossa fotocopia dell’anno scorso per gli effetti decisamente imprevedibili che potrebbe avere sui cittadini più fragili ridotti ormai in povertà. A Palermo il quadro economico e sociale è profondamente peggiorato dopo 13 mesi di lotta alla pandemia. E’ certo che se il numero di contagi e dei ricoveri cresce, le restrizioni sono necessarie ma, rispetto al 2020, le misure di contenimento del virus adesso devono andare di pari passo con azioni straordinarie di sostegno soprattutto economico alle migliaia di palermitani senza più nessuna forma di sostentamento. E’ inutile imporre la zona rossa e tutti chiusi in casa senza per esempio consentire le aperture alle attività produttive dove si possano garantire controlli e distanziamenti efficaci. Dopo un anno non è più possibile parlare di emergenza servono azioni concertate che garantiscano tutela della salute e tutela del reddito”. Lo dichiara Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vicepresidente della commissione attività produttive.

“L’istituzione della zona rossa nella città di Palermo è la diretta conseguenza della falsificazione dei dati, nei mesi scorsi, da parte della regione. Oggi i cittadini dovranno pagare ancora lo scotto di una politica attenta ai consensi e non alla salute di tutti. È necessario che il governo nazionale e regionale si facciano carico della grave situazione economica della città: la pandemia e i provvedimenti consequenziali stanno impoverendo il tessuto produttivo della città ed è necessaria un’attenzione particolare alle esigenze sociali di Palermo”. Lo dichiara Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune in Consiglio comunale.

Nota del Sindaco dopo incontro in prefettura

“Il Sindaco Leoluca Orlando ha partecipato ieri pomeriggio a un incontro in videoconferenza di tutti i sindaci dell’area metropolitana con il Prefetto Giuseppe Forlani.
I Sindaci hanno confermato la disponibilità dei rispettivi comuni e della Città Metropolitana a mettere a disposizione della Protezione Civile immobili in diverse città (fra cui Bagheria, Misilmeri e Cefalù) per la realizzazione di hub vaccinali.
Il Comune di Palermo ha confermato la disponibilità di ulteriori immobili, oltre la Fiera del Mediterraneo, per alleggerire la pressione su quest’ultima area che ospita sia il drive-in per i tamponi sia l’hub vaccinale, gestiti dal Commissario per l’emergenza e dalla Protezione civile regionale.
Dai Sindaci è venuto ‘un appello forte di comprensione e condivisione per i sacrifici richiesti ai cittadini e la richiesta ai governi nazionale e regionale d’interventi urgenti, concreti a sostegno delle famiglie e di rimborsi alle aziende a partire dal sostegno per le spese fisse e di disponibilità di risorse per la ripresa’”.

“Casa del Sole e camper per vaccini”. Alcune proposte 

Usare la Casa del Sole, la struttura ospedaliera di via Roccazzo a Palermo come un secondo hub vaccinale per il territorio del capoluogo e dell’area metropolitana, cui affiancare dei camper che si spostino in città e in provincia per somministrazioni di vaccini “porta a porta”.
Queste le proposte che Marianna Caronia ha fatto ieri al Presidente della Regione, anche nella sua veste di Assessore alla Salute, “per far sì che la campagna vaccinale abbia un forte impulso nell’immediato ma soprattutto perché si possa fare una vera pianificazione che metta in campo tutte le risorse necessarie e disponibili.”

La deputata di Forza Italia sottolinea che “i numeri dell’epidemia a Palermo e in tutta la Sicilia mostrano la necessità di accelerare per dare una copertura veloce e più ampia possibile.”
“Per questo – sottolinea – ho proposto che si crei a Palermo un secondo hub presso la Casa del Sole, struttura pubblica già in uso al sistema sanitario regionale che potrebbe velocemente essere attrezzato, ed ho proposto che si torni ad utilizzare strutture mobili come i camper che in modo veloce e diffuso sul territorio possano raggiungere la popolazione in modo semplice, diminuendo la distanza fisica e burocratica con coloro che vogliono vaccinarsi”.

Per la Caronia “non vogliamo più vedere file di persone fragili né vogliamo assistere ad iniziative, per quanto lodabili, sporadiche per ampliare i punti di vaccinazione. Si coinvolgano da subito i medici di famiglia, si creino nuovi punti vaccinali, si utilizzi qualsiasi risorsa umana ed economica disponibile perché tutti possano al più presto essere vaccinati ricorrendo a soluzioni logistiche efficaci, rapide e non dispendiose. Confido nella sensibilità e nell’attenzione del Presidente, che sono certo vorrà cogliere ogni possibilità perché la Sicilia superi al più presto l’attuale gravissima crisi”.

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