Google dà il via alla stretta, annunciata a giugno, sui contenuti estremisti pubblicati su YouTube. Ad essere interessati non sono i filmati di propaganda terroristica, che vengono già rimossi dalla piattaforma, ma video che possono veicolare messaggi di odio, violenza, controversi o offensivi. Questi resteranno su YouTube, ma saranno “depotenziati”.
I filmati non potranno essere commentati e non ospiteranno inserzioni, perdendo quindi le possibili entrate pubblicitarie; non finiranno mai tra i video suggeriti da YouTube e non saranno visibili se pubblicati su altri siti web. Un avviso comparirà inoltre prima dell’inizio della riproduzione. In questo modo i video saranno più difficili da trovare e perderanno visibilità.
YouTube notificherà gli interventi alle persone che hanno pubblicato i filmati interessati dalla nuova policy, i quali potranno contestare le restrizioni subite.
“E’ il giusto equilibrio tra espressione libera e accesso all’informazione senza promuovere punti di vista estremamente offensivi”, ha dichiarato un portavoce della compagnia a Bloomberg.