Dal 2002, anno del decennale della strage di Capaci, la Fondazione Falcone, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, promuove percorsi di educazione alla legalità nelle scuole. Percorsi che trovano il loro momento “conclusivo” il 23 maggio, in occasione della ricorrenza dell’attentato mafioso costato la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, con un evento che abbraccia tutte le principali città d’Italia e che ha il suo cuore a Palermo.
Il titolo scelto per la giornata, è: “Di cosa siamo Capaci”. Una frase semplice, immediata che punta a valorizzare storie positive, esempi di coraggio e altruismo in momenti bui del Paese, insomma, narrare di cosa siamo Capaci come cittadini, come singoli individui, come comunità.
In occasione del 29° anniversario della strage di Capaci, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Camera, Roberto Fico, parteciperanno a Palermo alle iniziative di commemorazione delle vittime.
In considerazione del perdurare dell’emergenza legata al Covid-19, tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione delle iniziative, Fondazione Falcone, Comune e Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, hanno convenuto che non si potessero organizzare iniziative pubbliche che creassero assembramenti.
Il Sindaco Leoluca Orlando ha invitato i cittadini e tutti quanti vogliano commemorare le vittime della strage di Capaci e le altre vittime di mafia ad esporre dei lenzuoli bianchi.
Una prima iniziativa si svolgerà presso l’Aula Bunker, dove il Sindaco accoglierà il Presidente della Repubblica alla presenza di tutte le Autorità civili e militari per una cerimonia di commemorazione di Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta uccisi a Capaci, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Successivamente il Sindaco accompagnerà il capo dello Stato alla caserma “Lungaro”, dove sarà deposta una corona di fiori in memoria degli agenti di scorta e dove sarà svelata la nuova teca contenente i resti dell’auto del magistrato.
Alle 17.30 il sindaco accoglierà il presidente della Camera Roberto Fico all’albero Falcone in via Notarbartolo, dove si terrà la cerimonia in ricordo delle vittime e, alle 17.58, un minuto di silenzio.
PROGRAMMA 23 MAGGIO 2021
PORTO DI PALERMO- Ore 8.10
La mattina del 23 maggio le delegazioni delle scuole di Palermo e di tutta la Sicilia, composte da centinaia di studenti, attendevano al Porto l’arrivo della Nave per accogliere i ragazzi provenienti dal resto d’Italia. Questo momento d’incontro ha sempre segnato l’inizio delle celebrazioni, e anche per questa edizione, in un clima estremamente diverso che ci porta a essere distanti ma sempre uniti nel ricordo, dalla banchina del porto di Palermo comincerà la giornata.
Là dove attraccava la Nave della Legalità, infatti, un’orchestra di studenti dell’Istituto Regina Margherita di Palermo si esibirà alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, eseguendo l’inno d’Italia e dando il simbolico avvio alle celebrazioni.
AULA BUNKER –8.50/9.50
Cerimonia istituzionale solenne per l’anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio, in ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, e delle loro scorte composte da: Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.
Nell’aula bunker del carcere Ucciardone dopo i saluti della professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione Maria Falcone, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si alterneranno gli interventi istituzionali del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, del Capo della Polizia, Lamberto Giannini. Saranno presenti il Comandate Generale del Carabinieri, Teo Luzi, il comandante generale della Finanza Giuseppe Zafarana. Nel corso della cerimonia verranno premiati gli studenti vincitori del concorso “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”, promosso dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione.
L’iniziativa sarà trasmessa in diretta su Rai1 e sulla pagina Facebook della Fondazione Falcone.
PIAZZA MAGIONE
La storica piazza nel centro di Palermo, Piazza Magione, nel quartiere Kalsa, dove sono cresciuti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che nelle scorse edizioni era lo scenario di una grande festa della memoria per gli studenti, grazie ai laboratori organizzati dalle Forze dell’Ordine e dalle associazioni che operano nel campo della legalità, quest’anno ospiterà le due gigantografie dei giudici Falcone e Borsellino.
GIARDINO DELLA MEMORIA – CAPACI ORE 15.00-17.58
Altro luogo della memoria sarà il giardino Quarto Savona Quindici, che prende il nome dall’auto della scorta del giudice Falcone saltata in aria nell’esplosione di Capaci.
Gli studenti degli istituti superiori palermitani Enrico Medi, Vittorio Emanuele II, Regina Margherita, Majorana e del Liceo Scientifico Ernesto Basile si sfideranno in un rap contest. Il progetto è stato organizzato dall’Associazione Quarto Savona Quindici grazie alla guida musicale di Luca Caiazzo, in arte “Lucariello”, giovane rapper napoletano che insieme agli studenti ha realizzato un brano rap in ricordo degli eroi caduti nella strage di Capaci. Le attività continueranno sino alle 17.58 quando, in collaborazione con le Fiamme Oro, il campione Stefano Ghisolfi effettuerà l’arrampicata alla “Casina No Mafia”, dove ad attenderlo ci saranno i bambini delle Fiamme Oro che “innalzeranno” le foto dei 5 agenti delle scorta del giudice Falcone.
ALBERO FALCONE– Ore 17.40-17.58
Sotto l’Albero Falcone si terrà il momento conclusivo delle celebrazioni. Anche questo appuntamento si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid, quindi nell’assoluto divieto di assembramenti.
Alle 17.58 verrà eseguito il Silenzio in onore delle vittime da parte della Polizia di Stato e verranno letti i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e di via d’Amelio. L’evento sarà seguito da dirette social sulle pagine Facebook e Instagram della @fondazionefalcone.
IL CONCORSO DI IDEE PER LE SCUOLE
Il Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Falcone indicono ogni anno un concorso di idee per favorire l’approfondimento degli studenti di argomenti attinenti la legalità.
In un’epoca in cui le organizzazioni criminali sono riuscite ad infiltrarsi nella società, nelle istituzioni e nell’economia di tutti gli Stati europei, il concorso intende favorire una riflessione sull’impegno, sulla capacità e sulla lungimiranza degli uomini e delle donne che con il loro sacrificio hanno esteso lo sguardo oltre il confine nazionale, immaginando strumenti e modalità per contrastare un sistema mafioso ramificato anche all’estero.
Il titolo scelto fa riferimento sia all’impegno del singolo, che oltre a essere cittadino del proprio Paese è cittadino europeo, sia a quello delle istituzioni dell’UE che devono dotarsi di strumenti uniformi e idonei per combattere la battaglia contro una criminalità organizzata che non ha più confini.
Una commissione nazionale, designata dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone effettua la valutazione finale degli elaborati pervenuti che saranno premiati nella giornata del 23 maggio in Aula Bunker.
LA CERIMONIA RELIGIOSA – ORE 19
Una messa in suffragio, officiata da padre Sergio Catalano, verrà celebrata nella chiesa di San Domenico.
LE CAMPAGNE SOCIAL
L’edizione 2021 del 23 maggio sarà caratterizzata da una forte presenza social e da due campagne lanciate sugli account della Fondazione Falcone.
I contenuti:
Le Storie Capaci
#dicosasiamoCapaci #23maggio #PalermoChiamaItalia
I social diventano il palcoscenico in cui vengono rappresentate le “storie di ordinario bene”, i gesti Capaci che sono al centro della narrazione di questo 23 maggio. Il 23 aprile sul profilo Facebook della Fondazione Falcone è stato pubblicato un video che è un invito al popolo dei social a inviare un breve racconto di un gesto di coraggio, altruismo, solidarietà inclusione compiuto: un modo per coinvolgere più persone rendendole protagoniste di una narrazione che vuole valorizzare il contributo che ciascuno, anche senza che gli sia richiesto dal ruolo, può dare alla collettività.
I Lenzuoli
Si intitola #unlenzuolocontrolamafia la campagna pensata allo scopo di invitare i cittadini ad appendere, il 23 maggio, un lenzuolo bianco, come accadde dopo le stragi del ’92, per ricordare le vittime della mafia. La campagna è partita l’uno maggio con un video della Fondazione Falcone, con immagini storiche della Rai e altre più recenti, delle “manifestazioni” dei lenzuoli che si sono susseguite negli anni.
I testimonial
Noti influencer, cantanti, attori, intellettuali hanno regalato video-appelli ai cittadini, da pubblicare sulle pagine social della Fondazione, ad appendere i lenzuoli ai balconi. tra questi: Litizzetto, Brignano, Moni Ovadia, Ligabue, Arbore, Frassica, Gabbani, Albano, Maurizio Costanzo, Nino D’Angelo, i Sansoni, Ficarra e Picone.
I luoghi
La campagna dei lenzuoli verrà rilanciata anche attraverso i luoghi della bellezza e dell’arte divenuti simbolo del nostro Paese. Venti amministrazioni comunali ed enti culturali appenderanno un lenzuolo, realizzato dal lavoratorio di scenografia del teatro Massimo di Palermo, con una illustrazione dei giudici Falcone e Borsellino a cura del designer Carlo Fiore. Tra i luoghi coinvolti: il Colosseo, il Teatro Massimo, i Comuni di Venezia, Firenze, Bergamo, Norcia, Ragusa, Bari, Bologna, Napoli, Perugia, Ancona, Trieste.
All’iniziativa, a cui ha aderito il Parcheo Archeologico del Colosseo, ha dato un fondamentale contributo il Comando Generale dei Carabinieri.
LE INSTALLAZIONI- IL PROGETTO #SPAZICAPACI
LE INSTALLAZIONI E L’INAUGURAZIONE ALL’AULA BUNKER ALLA PRESENZA DEL CAPO DELLO STATO
Spazi Capaci -Comunità Capaci
La Fondazione Falcone e il Ministero dell’Istruzione hanno dato vita a un progetto di memoria e di riappropriazione degli spazi urbani attraverso l’arte che partirà da luoghi significativi per la storia di Palermo e si concluderàil 23 maggio del 2022, anno del 30esimo anniversario della strage di Capaci. Sarà un cammino di un anno, lungo tutto il Paese, con l’obiettivo di ricucire i legami con luoghi simbolo e coltivare le memorie.
L’inaugurazione del progetto si svolgerà alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, a margine delle celebrazioni solenni organizzate nel giorno del 29esimo anniversario della strage, nel rispetto delle normative anti covid, quindi senza pubblico, e avrà come scenario uno dei luoghi simbolo della lotta alla mafia l’AulaBunker dell’Ucciardone che ospita una colossale installazione di Velasco Vitali dal titolo “Branco”. 54 cani a grandezza naturale in ferro, lamiere e cemento. Il branco rappresenta la fame di potere criminale e l’abuso della mafia sulla società ma anche la reazione, la lotta civile, la trasformazione in sentinelle a guardia della verità. Un cane tutto d’oro “veglierà” il caveau dove è custodita l’istruttoria del primo storico maxiprocesso contro Cosa Nostra.
Al progetto, a cui hanno già aderito la Soprintendenza per i Beni Culturali di Palermo, il Teatro Massimo di Palermo, il Museo Archeologico Regionale Salinas, Il Colosseo a Roma e che ha ricevuto il plauso del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, si compone di più opere. “La porta dei Giganti” di Andrea Buglisi, due enormi ritratti su parete, uno di Giovanni Falcone, realizzato sulla facciata di un palazzo di 11 piani in via Duca Della Verdura, l’altro di Paolo Borsellino, che sarà realizzato in estate su un altro edificio in via Sampolo, entrambi a pochi metri dall’Aula Bunker del carcere Ucciardone.
Sotto l’Albero Falcone, emblema di una comunità che è stata capace di risvegliarsi dal sonno della sottomissione a Cosa nostra dando inizio a una nuova stagione di responsabilità civile, sarà stata collocata la statua “L’attesa”, realizzata dall’artista trentino Peter Demetz: una giovane donna che rappresenta l’attesa di una città per la giustizia e, oniricamente, il ritorno a casa di Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo.
A Brancaccio, periferia per anni feudo dei clan, l’arte si riprende piazza Beato Padre Pino Puglisi (ex piazza Anita Garibaldi). Là dove sorge la casa museo dedicata a don Pino Puglisi, Igor Scalisi Palminteri ha realizzato un monumentale polittico urbano dal titolo “Roveto Ardente“, ritraendo il sacerdote ucciso dalla mafia, il fiammifero che spegnendosi ha appiccato il fuoco eterno della vampa del coraggio, quel roveto ardente appunto che è profondamente presente nella cultura delle religioni del Mediterraneo. Cultura e bello dove don Pino, da poco proclamato Beato, combatté la sua battaglia perché i ragazzi riconquistassero la loro libertà dalla mafia.
LE DIRETTE
#dicosasiamoCapaci #23maggio #PalermoChiamaItalia
Tutti gli eventi del 23 maggio verranno seguiti in diretta sulle pagine @fondazionefalcone.
ALTRE INIZIATIVE
Nella Giornata della Legalità, domenica 23 maggio, su Mood Italia Radio, partner del Giornale Cittadino Press, si parlerà di antimafia, di mafia e coloro che l’hanno combattuta. In ricordo della strage di Capaci avvenuta il 23 maggio 1992 dove persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Un evento speciale con tanti ospiti a partire dalle 10:30 che si chiuderà con un minuto di silenzio alle 17:57 per ricordare tutte le vittime e gli eroi uccisi dalla mafia.
***
In occasione della quarta edizione della Corsa per la memoria 2021- Virtual Run, partita giovedì scorso e che si concluderà il 23 maggio, in memoria delle stragi di Capaci e via d’Amelio e di tutte le vittime della mafia, l’Amministrazione comunale, che patrocina l’evento, s’impegna a realizzare con i proventi delle iscrizioni “Il giardino di Betty”. Un parco giochi realizzato con pavimentazione antitrauma ottenuta dal riciclo di scarpe sportive, palline da tennis, copertoni e camere d’aria di biciclette. Il luogo sarà identificato insieme a Nicolas Meletiou, managing director di Eso e organizzatore della corsa, poco prima del 29°anniversario della strage di Capaci.
L’iscrizione sarà consentita esclusivamente online, collegandosi al sito njuko.net/corsaperlamemoria e registrandosi. C’è tempo fino al 23 maggio 2021.
***
A Capaci torna il festival Falcone e Borsellino. Il 23 maggio alle 20,30 la quarta edizione del festival teatrale dedicato alla memoria dei giudici uccisi dalla mafia nelle stragi del 92′. Il palco sarà allestito nell’atrio interno della scuola elementare Alcide De Gasperi dd Gaetano Longo (via J.F. Kennedy). I Teatranti Instabili hanno risposto in tempi record alla possibilità di riportare in sala il pubblico dopo più di un anno di stop. Durante la serata di apertura il tributo ad una grandissima artista palermitana: Giuni Russo. Omaggio anche a Franco Battiato, cantautore recentemente scomparso, sulle note di “La sua figura”. La conduzione della serata è affidata anche per quest’anno alla madrina del festival Giada Lo Porto. Troveranno spazio sul palco anche i ragazzi de I Teatranti Instabili Junior con due spettacoli che dimostrano un grande senso di responsabilità e voglia di ripresa. Ospiti della prima serata saranno il sindaco di Capaci Pietro Puccio, l’assessore Rita Di Maggio, il magistrato Fernando Asaro, che interverrà con un suo testo, il presidente Uilt Sicilia Lillo Ciotta, l’autore e cabarettista Chris Clun, che curerà anche uno spettacolo durante la rassegna e lo scultore e docente all’accademia di belle arti di Palermo Giacomo Rizzo, con una mostra permanente con alcune sue opere al viale d’ingresso. A rappresentare la scuola di Capaci l’insegnante Elena Milone e suoi alunni della 3D, con lenzuola bianche con scritte appese alle finestre della scuola. Il calendario delle serate è disponibile sulle pagine social dell’associazione. Per info e prenotazioni 3284455075 e 3493152035.
***
Nel 29° anniversario della strage di Capaci, BCsicilia Isola delle Femmine ha invitato Giovanni Paparcuri al Giardino della Memoria a Capaci. Paparcuri faceva l’autista giudiziario a Palermo, tante volte aveva guidato la macchina di Giovanni Falcone; il 29 luglio del 1983 andò a prendere a casa, in via Pipitone, il Consigliere istruttore Rocco Chinnici. Quella mattina davanti l’abitazione del giudice, un autobomba esplose uccidendo lui, due uomini della scorta e il portiere del palazzo. Giovanni Paparcuri rimase vivo per miracolo. Volevano congedarlo a 27 anni, ma lui si è rifiutato. Non potendo più fare lo stesso lavoro, è diventato collaboratore amministrativo e grazie ad una felice intuizione di Paolo Borsellino si è occupato della banca dati di quello che fu poi chiamato maxiprocesso, istruito dai due giudici uccisi a Capaci e via D’Amelio. Da qui è nato un racconto avvincente e umanamente toccante che sarà raccontato domenica 23 maggio alle ore 10 sulla pagina Facebook di BCsicilia Isola delle Femmine.
***
A sessant’anni dalla laurea di Giovanni Falcone, viene pubblicata dalla Treccani la tesi “L’istruzione probatoria nel diritto amministrativo”, a cura di Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo presso l’Università di Palermo e Vicepresidente della Regione siciliana, con l’introduzione del Ministro della Giustizia Marta Cartabia, Presidente emerito della Corte costituzionale.
Il volume, realizzato in collaborazione con l’Archivio storico dell’Università degli Studi di Palermo e con un contributo della Federazione Siciliana della Banca di Credito Cooperativo, è corredato da commenti di studiosi che contribuiscono a tratteggiare la figura di Giovanni Falcone quale giurista e che ne ricordano aneddoti del periodo studentesco.
L’opera ha lo scopo non solo di celebrare l’illustre magistrato ucciso dalla mafia, ma, principalmente, di evidenziarne lo spessore della cultura giuridica, della poliedricità della sua formazione e dell’impegno professionale, in sintesi della cifra del giurista, passata, spesso, in secondo piano rispetto al rilievo assunto dal giudice palermitano sul piano civile ed etico. Nella tesi, a tutti gli effetti il primo degli scritti giuridici di Falcone, si rivela lo spirito profondamente analitico ed intuitivo del giudice palermitano, quello che, successivamente, si sarebbe perfezionato nel cosiddetto «metodo Falcone», anticipando, «con una lucidità estrema e con capacità quasi predittiva» – secondo il Ministro Marta Cartabia –, successivi interventi legislativi».
Ad accompagnare lo scritto del grande magistrato anche i contributi del Rettore dell’Università palermitana, Fabrizio Micari, del Presidente della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca e di Guido Corso, professore emerito di diritto amministrativo nell’Università Roma Tre e collega universitario di Falcone. Seguono, poi, un’analisi degli scritti di Falcone ricostruita da Giovanni Fiandaca ed un profilo biografico tratteggiato da Salvatore Lupo, professori rispettivamente di diritto penale e di storia contemporanea presso l’Università di Palermo. Infine, la bibliografia ragionata sull’istruzione probatoria nel giudizio amministrativo è affidata a Sebastiano Corso, già ricercatore presso la Fondazione Falcone.
***
In occasione del 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, Luca Abete, inviato di Striscia La Notizia, ha aderito con un suo contributo video, all’iniziativa promossa dalla Fondazione Giovanni Falcone per dire no alla mafia e per far vedere a tutti #dicosasiamoCapaci.
Ecco il video: https://fb.watch/5iu8k0j3Bg/