Anche in Sicilia, nel diciassettesimo secolo, la musica veniva usata a scopo terapeutico, come terapia per il tarantismo, rito religioso che permetteva, attraverso musiche e danze, di guarire i disturbi provocati dal morso di un pericoloso ragno velenoso. Nasce proprio da questa antichissima usanza, di cui parla il monaco Athanasius Kircher nel suo trattatoMagnes sive de arte magnetica (Roma 1641), il nuovo disco dell’Arianna Art Ensemble intitolato “Cimbalu d’amuri”, che prodotto dall’etichetta Almendra Music uscito lo scorso 15 giugno.
Le musiche del disco sono anche protagoniste dello spettacolo“Canto perché l’amor non passa” che verrà presentato nell’ambito della X stagione concertistica dell’Associazione MusicaMente di Palermo, sabato 19 giugno, alle 18.15, presso l’Oratorio di Santa Cita.
Lo spettacolo vede in scena, su testo e regia di Gianfranco Perriera (assistente di scena Adriana Rigano).
Compongono l’Arianna Art Ensemble: Paolo Rigano alla chitarra barocca, Cinzia Guarinoal clavicembalo, Debora Troìa alla voce, Silvio Natoli alla tiorba e colascione e Giuseppe Valguarnera alle percussioni.
L’idea di “Cimbalu d’amuri” nasce dalla tarantella Stu petto è fattu cimbalu d’amuri, della quale il gesuita tedesco Athanasius Kircher parla nel suo trattato sul tarantismo.
“Questa tarantella parla di un amante non corrisposto, che identifica le sue pene d’amore con il cimbalu, il clavicembalo, e in particolare con le parti che compongono lo strumento, come tasti, corde, rosa e martelli– spiega Paolo Rigano, liutista dell’Arianna Art Ensemble – questo raro esempio di musica siciliana presenta caratteristiche popolari come il testo in dialetto e il ritmo di tarantella, ma lo strumento protagonista è il clavicembalo, sicuramente più adatto ad un contesto di musica colta, uno strumento presente nei palazzi nobiliari e ben conosciuto in tutte le sue parti da chi ha scritto la tarantella.
Poco ci è stato tramandato attraverso la notazione musicale, ma da quanto emerge da una consistente documentazione dell’epoca, pare che le arie-canzuni siciliane fossero molto apprezzate in tutta Italia per le dolci melodie, le armonie ardite e per la bellezza dei versi, alcuni frutto della penna di famosi poeti”, conclude il musicista.
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Concerti tra gli oratori di San Mercurio e Santa Cita a Palermo
Riprende la X edizione della stagione concertistica autunnale dell’Associazione MusicaMente di Palermo, promossa dall’AIAM, Associazione Italiana Attività Musicali.
IL PROGRAMMA
Il prossimo appuntamento sarà il 22 settembre, alle 21, presso l’Oratorio di San Mercurio, con il concerto del flautista Marcello Gatti, che si esibirà per l’occasione insieme all’Arianna Art Ensemble. Gatti, che ha al suo attivo una intensa attività concertistica che lo ha portato a esibirsi in tutta Europa, America, Giappone, Australia e Medio Oriente presso le più prestigiose istituzioni musica.
Il 30 settembre, alle 21, all’Oratorio San Mercurio, l’ensemble pugliese di musica antica Hortensia Virtuosa si esibirà nell’ambito con il concerto dal titolo “A Violon Seul (1726)”, che sarà anche oggetto di un’incisione discografica della raccolta Sonates à violon seul (1726) del compositore Giovanni Antonio Guido, eseguite dall’ensemble Hortensia Virtuosa diretto da Giovanni Rota.
Il 10 ottobre, alle 21, presso l’Oratorio di San Mercurio, invece, in programma il concerto di Stefano Bagliano, flauti diritti, Andrea Coen, clavicembalo (e organo positivo), dal titolo “Johann Sebastian Bach: sonate, corali, preludi”.
Il 23 ottobre, alle 21, sempre all’Oratorio di Santa Cita, Tiziano Bagnati e Paolo Rigano saranno protagonisti di un interessante concerto che proporrà un repertorio affascinante e quasi sconosciuto di composizioni originali per chitarra e tiorba.
Il 30 ottobre, alle 21, presso l’Oratorio di Santa Cita avrà luogo il concerto della violinista Chiara Zanisi che, insieme all’Arianna Art Ensemble, proporrà un viaggio intorno al repertorio per violino di quattro grandi pilastri del barocco come Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e Georg Philipp Telemann e Georg Friedrich
Handel.
Il 5 novembre, alle 21, sempre all’Oratorio di Santa Cita,concerto del violista Stefano Marcocchi e del clavicembalista Basilio Timpanaro, dal titolo “La violetta virtuosa secondo il gusto tedesco”.
Un programma che affronta il repertorio ritrovato per viola da braccio e clavicembalo nelle composizioni originali dei grandi musicisti della scuola tedesca del Settecento.
La decima stagione dell’Associazione MusicaMente si concluderà il 27 dicembre, alle 21, all’Oratorio di Santa Cita, con un concerto che vede protagonisti il coro dell’ensemble Antonio Il Verso, l’Eufonia Ensemble e l’Arianna Art Ensemble, diretti dal maestro Fabio Ciulla.
In programma, in prima esecuzione moderna, opere sacre della produzione del compositore napoletano di fine ‘700 Paolo Altieri, maestro di cappella della cattedrale di Noto.
INFO E PRENOTAZIONI
L’abbonamento all’intera stagione avrà un costo di 60 euro (intero) 50 euro (ridotto per over 65 e studenti universitari).
Per prenotazioni: assmusicamente@gmail.com +39 3791832485