sabato, 16 Novembre 2024
spot_img
HomeevidenzaVox populi dà il via allo sciopero della fame di Vincenzo Figuccia

Vox populi dà il via allo sciopero della fame di Vincenzo Figuccia

Palermo 05.09.2016 – È arrivata prima delle dieci di questa mattina davanti la sede dell’Assemblea Regionale Sicilia: Rosalia, una studentessa dell’Accademia delle Belle Arti, impegnata nel volontariato con l’associazione “Il Senso della Vita”, ha deciso di fare sentire la sua voce contro il governo siciliano. Denuncia i disagi, che tutte le persone disabili e con problemi motori, come lei, devono quotidianamente affrontare. Ma non è la sola: Francesco, ex lavoratore telecom che ha superato la cinquantina, insieme al figlio, reduce da Garanzia Giovani, chiede maggiori certezze e prospettive occupazionali. Poi Massimo, dopo un licenziamento dal Coinres, avvenuto circa quattro anni fa, è ancora senza lavoro.

figuccia

La voglia di cambiamento, invece, non manca alla combattiva Giuseppina, dedita al sociale: per lei sono necessarie maggiori attenzioni verso un territorio che deve essere rivalutato.

Vox populi quella raccolta da Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’ARS, che oggi ha dato il via ad uno sciopero della fame. «Un gesto per porre l’attenzione sulla questione dei diritti violati e calpestati. – ha dichiarato Figuccia – È necessario dare una scossa a una politica, che non tiene più conto della voce dei più deboli. Per questo motivo, con lo sciopero della fame, ho previsto un laboratorio politico “on the road”, che si svolgerà ogni giorno nel pomeriggio in Piazza Indipendenza».

Sviluppo territoriale, tutela e salvaguardia dell’ambiente, donne ed infanzia, lavoro e futuro sono alcune delle tematiche che verranno trattate.

figuccia4
Vincenzo Figuccia – Adriana Vitale

«Da tre anni siamo stati abbandonati dalla politica: molti di noi sono stati licenziati, altri sono stati sospesi. – ha incalzato nel corso del sit in Adriana Vitale rappresentante dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, esperta in politiche attive del lavoro – Questo è per me l’ennesimo sciopero della fame e oggi ho deciso di intraprenderlo insieme a Vincenzo Figuccia, nella speranza di un futuro migliore. Sto vivendo questo momento, rispetto alle volte passate, in maniera più forte. – ha aggiunto – Ho la consapevolezza, infatti, di ciò che andrò a passare e mi sento anche un po’ angosciata nei confronti della mia famiglia. Tuttavia, non voglio arrendermi e voglio continuare a chiedere fortemente il ripristino dei nostri diritti. Le politiche attive del lavoro sono lo sviluppo e non possono essere messe da parte, rimpiazzandoci con un elettorato fresco e nuovo».

figuccia2

«Proposta e protesta: per questo sono qui. – ha precisato Rosalia Giammalva studentessa impegnata nel sociale – Il governo siciliano non è mai intervenuto seriamente di fronte ai problemi che colpiscono tutte le persone che si trovano nella mia stessa condizione: non vengono, infatti, garantiti i servizi, necessari e indispensabili, per i disabili e per tutti quelli che, come me, hanno problemi motori. Nel mio caso, ad esempio, è impossibile che Palazzo Molinelli Di Santa Rosalia, sede di una parte dell’Accademia delle Belle Arti, non abbia un ascensore».

«Palermo si trova in una situazione gravissima. – ribadisce Giuseppina Martorelli, presidente dell’associazione “Il senso della vita” – Ho sposato l’iniziativa di Figuccia, perché ha visto e considerato insieme a noi, passo per passo, i disagi che affliggono numerosi quartieri palermitani. Acqua dei Corsari, Borgo Vecchio, Zen devono essere ancora riqualificati».

Giuseppina Martorelli - Rosalia Giammalva
Giuseppina Martorelli – Rosalia Giammalva

Sono tanti ad esternare le proprie difficoltà di fronte ad una politica che pare non tutelare e assistere famiglie e lavoratori. Tra i presenti anche alcuni ex dipendenti dell’Argenteria D’agostino, «speriamo nella mobilità che ci hanno sospeso il 31 ottobre del 2014».

«Ci sono dei ragazzi che da più di tre anni e mezzo hanno perso il posto di lavoro. – ha affermato il Segretario provinciale della Federazione Igiene Ambientale dell’Utl-Ugl di Trapani, Alessandro Franchina –  Chiediamo un percorso che dia sicurezza non solo alle nostre strade, ma anche a tutti i lavoratori».

«Sono stato licenziato tre anni e mezzo fa – ha aggiunto Massimo Gambino ex impiegato Coinres ATO 4 – Sto attraversando grandi difficoltà, dovute alle mancate promesse del governo regionale».

«Negli ultimi anni il governo ci sta danneggiando sia economicamente sia dal punto di vista funzionale. – ha ribadito il presidente del Mab Sicilia, Salvatore Ferrara – Non siamo in grado di svolgere bene il nostro lavoro per la mancanza e per la inadeguatezza di mezzi e dell’apparato radio. Non siamo noi, operai dell’antincendio boschivo e forestali, a non fare il nostro lavoro, è il governo regionale che ci impedisce di svolgerlo».

Un clima ascendente di voci in protesta, dunque, che sembra destinato ad accompagnare lo sciopero della fame di Vincenzo Figuccia, previsto fino a martedì 13 settembre.

 

CORRELATI

Ultimi inseriti