Importante passo avanti sul fronte della sicurezza nei due pronto soccorso adulti dell’Ospedale Villa Sofia e del Cervello di Palermo. Dopo una decina di anni è infatti operativo un nuovo servizio di videosorveglianza a tutela di lavoratori, utenti e visitatori delle due aree di emergenza che presentano afflussi annui di utenza elevati, circa 55 mila a Villa Sofia e circa 35 mila al Cervello e dove negli ultimi anni non sono mancati atti di violenza nei confronti del personale.
Da ieri dodici video camere a Villa Sofia e dieci al Cervello controlleranno aree di entrata ed uscita, corridoi principali, ma anche sale visite e shock room.
Il servizio è fornito dalla ditta Mondialpol Security che già assicura la vigilanza armata nei due Pronto soccorso. “E’ un passaggio di estrema importanza – spiega il Direttore Generale Walter Messina – nel percorso che abbiamo intrapreso per rendere più funzionali e sicure le nostre aree di emergenza. Partiamo con la videosorveglianza, che non era più attiva da molti anni, per poi procedere con altri interventi. Da oggi comunque i due pronto soccorso saranno più vigilati e più sicuri e i malintenzionati sappiano che saranno subito identificati e perseguiti, mentre pazienti e lavoratori vedranno garantita la loro privacy”.
Il sistema prevede la trasmissione delle immagini in tempo reale nella sala operativa della Mondialpol operativa h24, tutti i giorni, alla presenza esclusiva delle Guardie di Polizia Giurata, mentre la registrazione avviene su una Unità di archiviazione dati messa a disposizione dell’Azienda Villa Sofia Cervello che è proprietaria della stessa Unità, delle video camere e delle immagini, con la Mondialpol che opera come amministratore di sistema. Tutto il percorso di avvio della videosorveglianza da parte di Mondialpol è avvenuto con l’affiancamento del Servizio tecnico di Villa Sofia Cervello.
La tipologia di videocamere, con apertura focale fissa e non direzionale, è stata scelta per essere direzionate a presidio delle zone di entrata ed uscita degli utenti e nelle altre aree ritenute strategiche, con l’unico scopo di salvaguardare la sicurezza dei luoghi da vigilare, garantendo la privacy di lavoratori e pazienti.
Sono escluse dall’area di osservazione orologi marcatempo, zone spogliatoio, zone relax e banchi di lavoro. Il piano è infatti stato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali che hanno dato il loro sta bene, avanzando anche proposte migliorative che sono state accolte.
Il tutto si è infatti poi tradotto in un apposito regolamento comprensivo di informativa trattamento dati personali, deliberato dalla Direzione strategica su proposta del Data Protection Officer, che definisce gli aspetti legati alla riservatezza dei lavoratori, alla modalità di gestione, all’accesso e alla conservazione delle immagini.