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A Villa San Cataldo lo sport è anche integrazione

Bagheria (PA), 23.05.2016 – Lo sport è fonte di benessere e salute, ma anche strumento di coesione sociale, che insegna il rispetto per se stessi e per gli altri in un percorso comune e condiviso di valori e regole. Se dunque intraprendere l’attività sportiva è fondamentale, lo è ancora di più quando quest’ultima sostiene e valorizza nel territorio l’integrazione.

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A pensarla così è Antonio Lo Piparo, un giovane bagherese con un ricco bagaglio di esperienza nel settore del benessere e dello sport, ideatore e promotore del progetto “Spinning ed integrazione”, finalizzato al coinvolgimento dei ragazzi diversamente abili. Lo spinning, del resto, è uno degli sport che in questi ultimi tempi riscuote sempre più apprezzamento per i benefici connessi sia al corpo che alla mente, sviluppando il coordinamento dei movimenti e la concentrazione.

L’iniziativa “Spinning ed integrazione” si svolge a Bagheria nell’area sportiva di Villa San Cataldo e si inserisce tra le attività organizzate dal “Movimento della Salute”, associazione di cui l’istruttore Antonio Lo Piparo è presidente.

«Questo progetto è nato l’anno scorso con lo scopo di favorire un percorso sportivo, articolato in spinning e pilates, che accomuni sia ragazzi normodotati che diversamente abili, promuovendo la salute e il benessere.  – ha spiegato a GCPress Lo Piparo – Fondamentale è stata la collaborazione con il Comune di Bagheria, che ha messo a disposizione per le nostre attività i giardini e una sala interna della villa». spinning2

«A fare parte dell’associazione sono circa una ventina tra giovani e adulti, mentre al progetto “Spinning ed integrazione” attualmente sono purtroppo pochi i ragazzi diversamente abili che ne prendono parte. Per questo motivo stiamo cercando di farci conoscere, – ha aggiunto – programmando con l’arrivo della bella stagione diversi eventi e manifestazioni all’aria aperta e cercando di fare rete con altre realtà del territorio. Domenica scorsa, ad esempio, abbiamo organizzato un saggio di pilates con una discreta partecipazione».

Il progetto, dunque, non può che contribuire a sensibilizzare e diffondere l’importanza dell’attività sportiva per i disabili, educando all’integrazione sociale e al benessere. «I ragazzi che hanno partecipato al progetto si sono inseriti positivamente all’interno del gruppo e i genitori hanno riscontrato nei loro figli felicità ed entusiasmo. – ha concluso Piparo – Lo sport infatti è per tutti e l’attività sportiva, ottimizzando le capacità motorie, favorisce il benessere fisico e psicologico, incidendo positivamente sulla qualità della vita».

 

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