Due decenni di Mito, Scienza e Teatro per attraversare in maniera diversa l’esperienza umana della malattia ovvero la complessità stessa dello stare al mondo. È questo il percorso del Progetto Amazzone, promosso dal Comune di Palermo e diretto da Anna Barbera e Lina Prosa, che quest’anno taglia il traguardo dei venti anni di attività.
Il progetto è stato presentato stamattina in conferenza stampa a Villa Niscemi, in presenza del sindaco Leoluca Orlando e dell’assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano.
“Venti anni fa era complicato pensare quello che oggi è una realtà importante – dice il sindaco Leoluca Orlando – Venti anni fa tutto questo aveva il sapore di una profezia che oggi è continuità e presenza nel territorio con una dimensione internazionale”:
“Origine Ordine Disordine” sono le tre parole che danno il titolo all’XI edizione delle Giornate Internazionali – organizzata dall’associazione Arlenika onlus, in coorganizzazione col Comune di Palermo e la collaborazione con l’Università di Palermo e l’Ospedale Civico, nell’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi, programma culturale (via Torremuzza, 28-Palermo) e Palazzo Steri (Piazza Marina) dal 16 al 20 novembre 2016 – che racchiudono in sé la traccia di un percorso che continua e che tenta di esplorare, edizione dopo edizione, il rapporto fra malattia, arte, cultura e teatro. “Sono parole veicolo di sensazioni, emozioni, pensieri – dicono Anna Barbera e Lina Prosa – Ma anche di critica, di una lotta che continua senza sosta. Siamo consapevoli che il panorama della salute, ma anche sociale e culturale, sia frammentario, sconnesso, disordinato. Somiglia al paesaggio di Troia distrutta dalla guerra. Per la letteratura e la geografia la fine di Troia è il Big-Bang che ha portato alla formazione della civiltà mediterranea. Dal lato umanistico possiamo guardare da fuori l’insieme delle macerie della città “caduta”, dal lato scientifico ci siamo sopra e ne abbiamo una visione parziale”.
Accanto alla sezione scientifica (Palazzo Steri, sala dei Baroni, 18-19 novembre) che anche in quest’edizione può contare sull’intervento di accreditati studiosi in arrivo da tutto il mondo per un convegno dal titolo “L’integrazione di Prevenzione e Cura del Cancro al seno fra Mito e realtà”, che sarà l’occasione per lanciare due progetti importanti (Well Being Island Action Plan e Arcipelago Origine), si snoda la sezione culturale-teatrale che ha al centro il nuovo testo teatrale di Lina Prosa “Troiane. Variazione con barca”. “Quello del Progetto Amazzone è un progetto importante – dice Andrea Cusumano, assessore comunale alla Cultura – Segno di una resistenza e presenza nel territorio che regala alla città di Palermo una dimensione innovativa e culturale dove la malattia viene affrontata in chiave multidisciplinare”.
Lo spettacolo vedrà in scena, durante le giornate del Progetto l’attrice Emanuela Muni e la partecipazione delle donne del centro Amazzone di Palermo, di quello “gemello” di Fortaleza in Brasile creato dal Teatro a Boca Rica. La prima è giovedì 17 novembre alle 18,30 nella chiesa di San Mattia. “Le “Troiane” di Euripide – si legge nelle note di regia di Lina Prosa – è il testo che da secoli ripropone al mondo il dolore delle donne dinanzi alla perdita delle radici, della libertà, dei legami affettivi. Conosciamo bene come dinanzi alle guerre che si ripetono, e ne abbiamo tanti esempi nel nostro tempo, ritornano a noi le varie Ecuba, i vari Astianatte, le varie Cassandra. Non c’è fine a questo ritorno perché dalla guerra di Troia a oggi non si è posta fine alle guerre. Il testo “Troiane. Variazione con barca” nasce su questa estensione infinita dell’immagine di Troia verso il presente, sulla consapevolezza che la contemporaneità è un cantiere aperto da cui domani nascerà l’ultimo strato della Troia di sempre, sulla sensazione di camminare e calpestare, oggi, secoli di strati, croste dell’Antico, da cui ci alziamo ogni mattina a rivedere il sole sul filo dell’orizzonte”.
Il programma parte il 16 novembre alle 16 con un ritorno alle “Origini” che nel 1996, con “L’Assalto al Cielo” di Thierry Salmon diede il via al Progetto Amazzone. Per l’occasione, alcuni artisti e testimoni di quell’evento e delle successive Biennali racconteranno con parole, immagini, performances e musica, la storia dei vent’anni dal titolo “Assalto al cancro. Avamposto Attore”.
Il 17 novembre, invece, per la giornata “Ordine, disordine, creazione”, daranno il loro contributo sulla parte teatrale alcuni studiosi come Anna Beltrametti, Sotera Fornaro, Lura Caretti e Alexandra Silva. Il momento conclusivo di questo percorso sarà il 20 novembre alle 16,30 con la consegna del Premio Susan Strasberg a Irina Brook. In quest’occasione si parlerà di società e teatro nel nostro tempo.
“A Irina Brook – si legge nelle motivazioni del premio – va il premio “Susan Strasberg” per le qualità straordinarie di donna e di artista che l’hanno portata e la portano, nel suo percorso teatrale, a dare particolare attenzione alla difesa dei diritti umani e alla realizzazione di un teatro come luogo di risveglio delle coscienze. Le sue scelte artistiche sono in funzione di una critica alla realtà contemporanea ammalata di materialismo, di egoismo e di paura dell’“altro”, contro cui Irina mette in campo semplicemente il teatro”. La sezione scientifica del programma partirà invece con il Premio Luigi Castagnetta ad Adriana Albini, responsabile della Ricerca Oncologica al Polo Scientifico e Tecnologico dell’IRCCS MultiMedica di Milano, da venerdì 18 novembre alle 9 nella sala Baroni di Palazzo Steri.