Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è una delle realtà più importanti per la sicurezza dei cittadini e del nostro Paese e in molte occasioni si è rivelato decisivo per la salvezza di tante vite umane.
Ad oggi la carenza di organico che è di circa 25.000 unità, considerato lo standard europeo, rischia di compromettere l’efficienza del servizio, minando alla base le esigenze di tutela dell’incolumità pubblica, della sicurezza oltre che della difesa del patrimonio boschivo e la salvaguardia del patrimonio architettonico italiano.
Per sopperire in piccola parte alla carenza di organico, vengono richiamati in servizio i Vigili del Fuoco Volontari Discontinui (categoria di lavoratori precari) sempre pronti ad affiancare i colleghi effettivi e prestare soccorso nelle situazioni più difficili mettendo anche a repentaglio la loro vita. Purtroppo i continui tagli sulla sicurezza, hanno anche diminuito i giorni di richiamo, infatti se prima avevano una durata di 20 giorni adesso i giorni di richiamo sono stati diminuiti a 14 riducendo, di fatto, di circa il 50% il salario. Nota ulteriormente negativa è che l’amministrazione anziché stabilizzare questi lavoratori, intende cancellarli definitivamente dall’organigramma del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mettendo per strada migliaia di famiglie.
L’Associazione Nazionale Discontinui è scesa in piazza con un sit-in il 15, 16 e 17 settembre manifestando a oltranza in Piazza Montecitorio chiedendo al Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi, al Ministro dell’Interno Alfano e al Ministro della Pubblica Amministrazione Madia di risolvere l’annosa questione e dare un futuro sia ai lavoratori, attraverso l’assunzione dei precari, sia alla sicurezza del paese, rinforzando le fila del corpo dei Vigili del Fuoco.