domenica, 30 Giugno 2024
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Viale delle Scienze-Dipartimento di Agraria: corsa contro il tempo per salvare 20 nidi di Rondone pallido

L'APPELLO DI LIPU-PALERMO: "NIDIFICAZIONE ORMAI COMPROMESSA, ABBIAMO FATTO DI TUTTO, INVIATO LETTERE ED ESPOSTI, MA PER UN MOTIVO O PER UN ALTRO NESSUNO FINORA SI E' MOSSO. CHIEDIAMO IL RISPETTO DELLE NORMATIVE VIGENTI E L'INSTALLAZIONE DI CASSETTE NIDO"

A seguire, inoltriamo la nota inviataci dalla Delegazione Lipu Palermo:

“Dieci giorni fa, grazie alla segnalazione da parte di frequentatori della Facoltà, abbiamo saputo che erano in corso dei lavori nelle facciate del plesso centrale di Agraria, edificio 4, proprio nel periodo in cui stavano nidificando, nei cassoni delle serrande, almeno 20 coppie di rondone – più precisamente Rondone pallido (Apus pallidus) –  una specie affine alle rondini che ha l’abitudine di costruire il nido all’interno degli avvolgibili.

Questa specie effettua due covate l’anno, protraendo la nidificazione fino a settembre inoltrato. In questi giorni si stanno proprio schiudendo le uova di molti nidi e a fine luglio, dopo l’involo dei giovani, alcune coppie si appresteranno a deporre una seconda covata. Durante questi giorni, gli operai hanno installato le impalcature che, insieme alla rete, ostruiscono l’ingresso dei rondoni ai nidi (rete che ci hanno informato non sono indispensabili poichè non c’è la caduta di grossi calcinacci): a queste condizioni gli adulti non potranno più né entrare al nido né uscire per alimentare i nidiacei e covare le uova deposte o alimentare i nuovi nati; i giovani rondoni, poi, non potranno più involarsi e rimarranno rinchiusi.

Secondo la normativa vigente, nidi, uova e nidiacei sono protetti dalla legge 157/92, recepita in Sicilia dalla legge 33/97, da Direttive e Convenzioni comunitarie come la Convenzione di Berna e la Direttiva Uccelli. Chiudere i nidi equivale a danneggiarli e disturbare la riproduzione, quindi si aggiunge anche il reato di maltrattamento animale.

Dopo un giro di contatti, abbiamo inviato una lettera al Rettore dell’Università di Palermo, Prof. Massimo Midiri e al Direttore del Dipartimento di Scienze di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali Prof. Tiziano Caruso informandoli della grave ed urgente situazione che stava accadendo all’interno della cittadina universitaria, in un dipartimento di una falcotà scientifica al confine con il Parco d’Orlenas, dove la sensibilità verso la biodiversità dovrebbe essere alta, ed invece non abbiamo ricevuto alcun riscontro.

Dopo un’attesa di un paio di giorni, vista la gravità e l’urgenza d’intervenire per bloccare i lavori o far smontare quantomeno la rete, abbiamo inviato un esposto alle Forze dell’Ordine, ma anche questo è purtroppo rimasto inascoltato.

La nostra richiesta non era così estremista, bastava tenere aperte le reti delle impalcature, in modo che i rondoni potessero entrare ed uscire dalle serrande e completare così la nidificazione. Nidificazione che, a questo punto, è ormai molto probabilmente compromessa per il troppo tempo che i pullus sono stati da soli ai nidi senza che i genitori potessero entrare.

In ogni caso, visto che c’è sempre la covata di rimpiazzo e comunque visto che il progetto prevede la chiusura totale dei fori delle serrande, la Lipu di Palermo chiede alla Ditta o all’Università di Palermo l’acquisto e l’installazione, a fine lavori, di almeno una trentina di nidi artificiali per rondoni all’esterno delle pareti (possibilmente sotto i balconi o cornicioni ove presenti per riparare i nidi dalle intemperie). I nidi artificiali sono reperibili online. La Lipu di Palermo si rende disponibile per eventuali indicazioni.

A Palermo abbiamo installato una webcam dove si può seguire in diretta, al link qui di seguito, la nidificazione di una coppia di rondoni pallidi all’interno di un cassone di una serranda: https://www.birdcam.it/rondoni-pallidi-2024/. La motivazione è sensibilizzare la gente e gli inquilini che ospitano queste specie, gli amministratori di condomini e le ditte che effettuano lavori di ristrutturazione edifici, oltre che per motivi scientifici”.

Ulteriori info su:

www.lipupalermo.it

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