“Mi girò la testa, un giorno d’estate di qualche anno fa. Un capogiro lungo, infinito. Una vertigine che mi fece stare sospesa, per anni, sull’orlo di un precipizio di cui non riuscivo a vedere il fondo. I miei piedi nudi sfioravano con la punta delle dita il terreno, davanti al quale c’era il vuoto. E le vertigini si susseguivano in modo lento e traditore. Caddi, urlando aiuto al cielo. L’eco risputò indietro il mio angosciato appello…” Questo è uno dei passi di “Vertigo – Il commercio dell’inferno”, un libretto fresco di pubblicazione, a cura dello scrittore palermitano Fabio Ceraulo, ed edito da Nuova Ipsa Editore.
Trattasi di un racconto lungo, che l’autore ha messo su durante questa estate appena trascorsa, e che pone l’attenzione su un tema molto delicato, quanto tristemente attuale, ovvero quello della tratta delle ragazze di colore, e lo fa in punta di piedi, raccontando una storia vera, triste, cruda, e purtroppo, fortemente vera.
Queste giovani donne arrivano dall’Africa con pochi bagagli e tanti sogni, ingannate dal fatto che qui, in Italia, possano trovare un buon lavoro tanto da poter anche aiutare economicamente la famiglia che resta nel Paese d’origine. Tanti sogni e speranze in questo piccolo bagaglio che le accompagna e, mentre immaginano un futuro roseo, qui l’aspetta tutt’altro. Spesso, come è anche accaduto alla giovane protagonista di cui narra Ceraulo, il calvario inizia ancor prima del viaggio.
Un viaggio lungo, infinito e infernale, con tante soste, tanti incontri che spesso sfociano in maltrattamenti, violenze fisiche e sessuali, umiliazioni non immaginabili. Nel racconto di Ceraulo, infatti, in questo viaggio della speranza, emerge un trattamento talmente disumano, che è impensabile persino se si fosse trattato di merci e non di giovani donne.
«Sono lieto di annunciare la nascita della nuova “creatura” – commenta Fabio Ceraulo – si tratta di un volumetto che inaugura una collana di “Narrativa breve”, della casa editrice Nuova Ipsa, che mi ha dato la possibilità di questa pubblicazione. Si tratta del racconto di un viaggio, quello fatto da una giovane ragazza africana verso la speranza di un lavoro e di un mondo migliore del suo. Invece, come purtroppo accade molto spesso, tutto si muterà in un percorso terrificante, la cui testimonianza è arrivata fino a me tramite qualcuno che l’ha conosciuta e che voleva raccontare».
Il progetto della stesura di Vertigo è nato solamente qualche mese fa, la persona che parlò all’autore di questa giovane e sfortunata donna è una signora, anch’essa di colore, che lavorava come interprete e che la conobbe circa 7 anni fa, proprio qua, a Palermo.
Sul tema della tratta, potremmo dire che questa sia una storia tra le tante, però la giovane, di cui Ceraulo usa un nome di fantasia, ebbe il coraggio di denunciare e, quando la vita sembrava sorriderle di nuovo, i vecchi fantasmi si sono rifatti vivi per rovinare ogni cosa. La storia è triste, dall’inizio alla fine, ma ci dà un grande insegnamento, oltre ad invitarci ad una profonda riflessione, in ogni caso forza e speranza non dovrebbero mai abbandonare nessuna di loro. Certo uscirne illese non è facile, ma nemmeno impossibile.
«Ho deciso, d’accordo con l’editore, di devolvere in beneficenza il mio compenso – aggiunge Ceraulo – con il quale darò un piccolo aiuto a qualche centro che ospita bambini in difficoltà. Vertigo è un racconto crudo e violento come una scena di guerra. Era tempo di misurarmi con qualcosa di diverso, e ora spero nel sostegno dei miei lettori».
La copertina del libretto è rappresentata da un’illustrazione della giovanissima Sofia Giacalone che, nei mesi scorsi, aveva realizzato anche quella del racconto di Ceraulo all’interno del volume “Tutta colpa della luna”.
Il prossimo 24 ottobre, a Palermo, avrà luogo la prima presentazione del racconto.