Oggi, presso la sede del Ministero del Lavoro a Roma, in prosecuzione dell’incontro dello scorso 26 giugno, si è tenuta una riunione con le Organizzazioni Sindacali, sollecitata anche dal recente sciopero sul territorio, sulla vertenza Almaviva Palermo.
Erano presenti i vertici aziendali di Almaviva, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore Comunale Giovanna Marano, l’assessore Regionale al Lavoro Antonio Scavone, il direttore del Ministero del Lavoro Romolo De Camillis, il consulente del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali Francesco Vanin, il Capo di Gabinetto del Sottosegretario del lavoro Raffaele Fontana, le Segreterie Nazionali e Territoriali e la delegazione RSU Almaviva Palermo – SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL TLC.
Il Presidente di Almaviva Contact ha ribadito che le pianificazioni di volumi di lavoro, specie dei committenti Tim e Wind, non rilevano nessuna variazione positiva, con un andamento ancora più stringente pianificato per i mesi a venire. Le proposte che ha avanzato Almaviva Contact ai committenti circa la propria disponibilità a far rientrare volumi in Italia dall’estero a tariffe adeguate, non hanno avuto risposte positive dagli stessi.
Il presidente Antonelli, ha confermato che se non dovessero arrivare soluzioni strutturali dal tavolo Ministeriale, sarà costretto alla ristrutturazione del sito di Palermo a partire dal prossimo settembre.
Le OO.SS., pur rilevando l’assenza al tavolo del Ministro Di Maio, hanno ribadito le condizioni di assoluta emergenza e la necessità improrogabile di un intervento governativo sulla vertenza palermitana visti i tempi ristretti per la soluzione.
“Il Sindacato che ha presentato una piattaforma rivendicativa per tutto il settore dei call center – si legge nella nota congiunta delle OO.SS. -, ha evidenziato l’urgenza di azioni incisivise sul tema delle delocalizzazioni delle attività e sul rispetto del D.M. sulle tabelle del costo del lavoro prima che l’ennesimo dramma occupazionale colpisca Palermo. Il Ministero ha ribadito di aver bisogno di tempo per la risoluzioni dei problemi”.
La delegazione sindacale ha incalzato il Ministero, che a distanza di 34 giorni dall’ultimo incontro, non ha portato nessun sensibile avanzamento rispetto alla risoluzione della vertenza mentre il tempo sta scorrendo inesorabilmente.
Soltanto dopo le sollecitazioni sindacali, il Ministero, ha chiesto un’apertura di credito, dichiarando che c’è stato già un primo passaggio con i committenti e che ce ne saranno altri, riaggiornando il tavolo a settembre.
Di fatto, però, le OO.SS. non registrano ancora soluzioni per la vertenza e pertanto metteranno in campo già da settembre le prime azioni per la mobilitazione dell’intero settore.
“Dal tavolo al Ministero del Lavoro non è arrivata alcuna novità – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando al termine del tavolo al Ministero -, almeno di quelle che ci aspettavamo per rasserenare la tensione sociale e dare risposte concrete sulla vertenza Almaviva a Palermo. Continua la preoccupazione, perché nessuno dei punti attorno a cui si snoda la crisi dei Call center è stato affrontato. Non sarà un’estate facile per migliaia di lavoratrici e lavoratori di Almaviva. Tuttavia continuiamo a confidare che nella prima settimana di settembre, quando il tavolo si riunirà nuovamente, sarà possibile scongiurare l’apertura della procedura degli esuberi con qualche misure di sistema appropriata”.