Palermo. Lo scorso 6 novembre, volontari e attivisti a difesa dell’ambiente a Palermo, furono allertati da alcuni rappresentanti del WWF su presunti tagli ai Ficus del Foro Italico, noti a tutti i cittadini per il colpo d’occhio della bellissima macchia di alberi, molto fitta, che domina la passeggiata a mare proprio di fronte la Villa Giulia.
I membri di Laboratorio Idv Ambiente e Natura si recarono prontamente sul posto, notando che gli alberi erano stati potati e privati delle chiome e così, si preoccuparono per la loro stessa incolumità che era a rischio. Furono ben 20 le associazioni ambientaliste cittadine che, proprio su questa faccenda, firmarono un appello per chiedere spiegazioni, e tra essi, intervenne anche il consigliere comunale Paolo Caracausi che chiese all’Autorità Portuale, sotto cui rientra il demanio dell’area, l’immediata sospensione dei lavori.
Il Presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, intervenne prontamente a mezzo stampa spiegando le motivazioni di questi interventi (la sua dichiarazione, insieme a quella del Consigliere Caracausi, è riproposta attraverso il link in basso).
Questo quanto accadde lo scorso novembre, ma il Laboratorio Idv Ambiente e Natura ci fa sapere che, qualche giorno fa, è giunta loro notizia che i tagli degli alberi, al Foro Italico, stanno continuando.
“In merito a questa situazione che si protrae ormai da diversi mesi – dichiara la Responsabile nazionale del Laboratorio Idv Ambiente e Natura, Beatrice Feo Filangeri – noi come Laboratorio abbiamo più volte sollecitato gli Enti preposti a capire cosa stesse succedendo, e perchè nei mesi invernali venissero capitozzati questi Ficus che fanno parte di un’area pubblica ma rientrante nel demanio dell’Autorità Portuale, soprattutto dopo la riqualificazione di Sant’Erasmo che ha reso la zona molto più fruibile e bella, e che si trova proprio lì accanto. A noi quindi risulta dissonante il fatto che davanti a questa cura dei dettagli ci sia contiguo un giardino reso spettrale con queste capitozzature pesanti su questi grandi Ficus che davano una nota di verde. Ribadiamo e richiediamo nuovamente – aggiunge la Filangeri – che l’Assessore alle Ville e Giardini, Sergio Marino, si interessi della questione e, qualora ci fosse da modificare o fermare queste capitozzature che, dopo un momento di sosta, stanno continuando, si faccia; e chiediamo, anche al Presidente della terza Commissione Paolo Caracausi, e a tutti coloro che fanno parte del settore Ambiente, di indagare e capire perchè si stanno facendo tutte queste capitozzature, e perchè proprio in questo periodo, considerando che gennaio è il mese in cui iniziano le nidificazioni: è importante ricordare che quando c’è la nidificazione, gli alberi non si possono toccare! Sulla vicenda, è anche informato il presidente del Wwf Sicilia Nord Occidentale, Pietro Ciulla, che indaga anch’esso sul fatto. Infine – conclude – chiediamo di fermare questi lavori e rivedere il tutto, ed inoltre di conoscere i progetti per quest’area, se si tratta di una semplice potatura o c’è dietro altra volontà di modificare la stessa, ci rivolgiamo quindi al Sindaco, all’Assessore Marino, alla III Commissione e all’Autorità Portuale che invitiamo a mettersi in contatto con le associazioni ambientaliste, rendendo noto quanto chiesto”.
“Sui luoghi – commenta Elvira Dragonia Vernengo, Responsabile Regionale del Laboratorio Idv Ambiente e Natura – troviamo uno scempio di rami perfettamente integri tagliati a profusione e, ancora una volta, si tratterebbe degli operai dell’Autorità Portuale; e purtroppo si taglia senza che ci sia una logica. Lo stesso Giovanni Moncada dell’associazione Comitati Civici Palermo, ha documentato, con una propria visita ai luoghi, rami grossolanamente tagliati e lasciati pericolosamente a penzolare. Oggi, il Laboratorio Idv Ambiente e Natura, con le proprie rappresentanti e di concerto con tutti i partecipanti al Laboratorio e le associazioni ambientaliste palermitane, come Sos Emergenza Alberi a Palermo, Salviamo L’Oreto, associazione Comitati Civici, Palermo Ambiente, UpPalermo, Rotary Palermo Est, Palermo Bene Comune e tanti altri, sono qui a chiedere le ragioni di questi tagli, che appaiono inutili, incomprensibili e dannosi, essendo il patrimonio arboreo cittadino un bene collettivo e comune, di interesse e fruizione pubblica, oggi profondamente minacciato nella sua integrità e sopravvivenza da queste azioni di supposta manutenzione, poste in essere arbitrariamente, in carenza dei presupposti previsti, sia tecnicamente che normativamente”.
Restando in tema, lo scorso 16 gennaio, l’ambientalista palermitana M. Gabriella Pucci, ha scritto una lettera indirizzata al Presidente del “Comitato per la Rinascita della Costa e del Mare”, Carlo Pezzino Rao, attraverso la quale, ribadendo anche a nome di varie associazioni cittadine il valore e la necessità delle opere di riqualificazione nell’area del Foro Italico, manifesta preoccupazione in merito alle “distruttive potature” e alla conseguente pericolosità che l’albero, privato della sua chioma, perda la sua funzione di assorbimento di CO2. “Alberi e cespugli, in seguito all’eliminazione di rami e fogliame – si legge nella lettera – spesso, dopo qualche tempo, si ammalano, e ne consegue l’abbattimento, o comunque perdendo la maggior parte di rami e foglie, perdono le loro precipue funzioni, e la loro ragion d’essere. Quando un albero infatti viene privato di buona parte o di tutta la sua chioma, mancherà alla sua funzione di cattura della CO2 e alla funzione ossigenante, oltre quella di filtro per le polveri e i metalli pesanti, quella climatizzante, e quella di filtro per l’inquinamento acustico. Inoltre un albero con la chioma impoverita non assolverà più alla sua funzione ornamentale né a quella psicologico-ricreativa. Alla fine – si legge ancora – ci si ritrova con alberature seriamente compromesse che non hanno più la capacità di produrre servizi ecosistemici, e che dovranno essere sostituite con nuovi esemplari con un costo molto alto per le amministrazioni. L’eliminazione di tutte le ramificazioni di un albero non permetterà, inoltre, agli uccelli di creare dei nidi o di trovarvi riparo durante la notte”.
E poi, si aggiunge: “ogni potatura operata su un grosso ramo provoca l’emissione di rami nuovi più fragili, quindi più esposti alle sollecitazioni del vento e alla conseguente rottura. Ma non solo. Con l’asporto di rami e foglie si sottrae energia all’albero che, indebolito, sarà più vulnerabile a parassiti e malattie fungine che in seguito potranno giustificarne l’eliminazione. Quando ad un albero, come il Ficus microcarpa, che per suo portamento naturale tende ad assumere la forma che ricade su se stessa, vengono asportati i rami più bassi, si crea un’alterazione a svantaggio del suo portamento naturale”. La lettera, poi, si conclude con gli articoli del Regolamento comunale del 16 ottobre 2008, e con un accorato appello, sempre a nome delle varie associazioni cittadine, all’Autorità Portuale e all’Amministrazione Comunale che tengano conto delle richieste e delle motivazioni da loro espresse.
LE ASSOCIAZIONI CHE SI UNISCONO ALL’APPELLO:
Associazione Comitati Civici Palermo; S.O.S. Emergenza Alberi; Lipu Palermo; Ecs Ecologia-Socialismo-Costituzione; Wwf Sicilia Occidentale; Pro Loco Vergine Maria; Com Pa Aps; Circolo Istrice; Bene Collettivo; Salviamo L’Oreto; Ambiente e Natura; Rinnova Palermo; Amari Cantieri; Rotaract Palermo Est; Comitato Civico Pagliarelli; Konsumer Sicilia Palermo.
Sulla potatura dei Ficus al Foro Italico, rinviamo anche al seguente link risalente a novembre scorso:
Infine, anche in merito ai lavori che interessano piazza Don Bosco e via del Bersagliere, e che vedono coinvolti alcuni Ficus cittadini (https://www.giornalecittadinopress.it/palermo-a-piazza-don-bosco-e-via-del-bersagliere-chiusura-stradale-per-potatura-ficus/?fbclid=IwAR1cM-gCC_OvZkOx-kXQS59RCU7WIbtkHkwup9bNgPbPUnY3p9B9BpcMhxc), dalla pagina Facebook di Sos Emergenza Alberi Palermo si legge: “Sembra una guerra ai Ficus quella che si sta consumando a Palermo, il Foro Italico con i suoi tagli inopportuni, via Ernesto Basile, e per finire L’Amap che fa dei lavori e taglia radici di alberature fondamentali all’equilibrio di un sistema complesso, come quello di una città popolosa, come Palermo. Assistiamo a questi attacchi quotidiani, meditando su cosa sia opportuno fare”.