Continuano con successo gli appuntamenti inseriti nel ricco programma della seconda edizione della Biennale Internazionale di Arte Sacra Contemporanea, BIAS. Venerdì 27 aprile sono previsti due incontri presso il Palazzo Belmonte Riso, nella Sala Kounellis- Il primo alle ore 10.00, in programma, una Lectio Magistralis alla presenza dello storico dell’arte, Prof. Massimo Carboni sull’ Iconologia dell’ascesi. La spiritualità delle icone e l’opera di Kazimir Malevich.
Il Prof. Carboni è storico, critico dell’arte e teorico dell’estetica. Già docente di Estetica presso l’Università della Tuscia di Viterbo, attualmente è docente di Estetica e della Storia del Cinema e del Video presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Autore di numerosi articoli, libri, cataloghi e saggi critici.Mentre alle ore 18.00, sempre a Palazzo Belmonte Riso, si realizzerà la Conferenza dal tema Filosofia e Arte, con il filosofo Frank Pierobon e la storica dell’arte Justyna Gajko-Berckmans.
La BIAS in questa edizione ha come tema principe “LA PORTA – Porta itineris dicitur longissima esse” diretta e curata da Chiara Modìca Donà dalle Rose e promossa da WISH, World International Sicilian Heritage con il sostegno del Ministero degli Esteri, della Regione Sicilia, della Città di Palermo e della Diocesi di Palermo, Università di Palermo, Università Iuav di Venezia, Politecnico di Torino. «La porta – dichiara il presidente della Biennale Chiara Modica Donà dalle Rose – è intesa come soglia filosofica, come limen privilegiato: la soglia è il momento, il passaggio più arduo da intraprendere nel viaggio di un uomo, di una umanità, di una civiltà, significa rimettersi in gioco e lasciare che l’altro ed il resto del mondo entrino nella nostra mente e nel nostro futuro».
Tra i vari Padiglioni protagonisti della Biennale, vi è anche quello Padiglione Filosofico. Tutta la storia della filosofia è attraversata da due grandi quesiti fondamentali, declinati nel corso del tempo da scuole di pensiero collettive o autonome che si avvicendano. Interrogarsi sul senso del dualismo della natura [vita vs morte, espressione fenomenica e/o sensibile vs metafisica/trascendenza] e sul ruolo che ha la Ragione nell’affrescare la vita dell’uomo sulla Terra, in sposalizio o in contrasto con la sua componente sensibile e istintuale. Il Padiglione Filosofico consente agli artisti di muoversi su un più libero terreno di ricerca personale, intima o condivisa, spaziando nella policromia della conoscenza, strumento essenziale che l’uomo ha a disposizione per inquadrare il senso della propria vita e identità.