Secondo quanto riportato da Cronache di Gusto, quella di quest’anno, sarà una vendemmia più contenuta rispetto quella del 2013 che però vedrà, per effetto della crisi, più italiani a raccogliere i grappoli tra i filari. Saranno soprattutto giovani operativi in questa campagna.
In totale, saranno coinvolte 200mila aziende in tutto il territorio nazionale, dei quali 480mila Docg, Doc e Igt, pari a 650mila ettari di vigna. Secondo una ricerca di Coldiretti “per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben 18 settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro”. Con la vendemmia si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone.
Il mondo del vino rappresenta oramai uno degli sbocchi più certi per l’occupazione. “La decisa svolta verso la qualità ha messo in moto nel vino un percorso virtuoso in grado di conciliare ambiente e territorio con crescita economica e occupazionale anche attraverso l’integrazione di categorie come giovani, donne e immigrati che in questo momento hanno maggiori difficoltà nell’accesso al lavoro”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.