Anche gli sportelli automatici di Poste Italiane a disposizione della campagna di vaccinazione anti Covid in Sicilia. I 156 ATM Postamat di Palermo e provincia saranno da oggi al servizio dei cittadini che rientrano nei target individuati per l’inoculazione delle dosi – cittadini over 80 e docenti under 55 – al fine di verificare e selezionare luogo e data dell’appuntamento col vaccino.
“Poste Italiane sta proseguendo nell’importante investimento in servizi e infrastrutture per supportare la campagna vaccinale – afferma la responsabile Mercato Privati Sicilia Gaetana Treppiedi –. I nostri Postamat con i loro numerosi servizi, insieme ai servizi digitali, hanno svolto fin dall’inizio della pandemia una funzione essenziale nel supportare i cittadini all’utilizzo di canali alternativi allo sportello dove sono in vigore misure di sicurezza finalizzate al contrasto della diffusione del virus Covid-19”.
La capillare rete di ATM Postamat si va così ad aggiungere alla task force dei portalettere siciliani che stanno già supportando i cittadini con i loro palmari, in dotazione per il servizio di recapito, effettuando le prenotazioni in base agli slot disponibili. I canali forniti da Poste Italiane per accedere alle prenotazioni diventano dunque quattro; perché oltre ai postini e agli sportelli automatici, dallo scorso 8 febbraio i primi 100mila cittadini over 80 sull’Isola hanno potuto prenotare il loro appuntamento presso una delle sedi vaccinali attraverso la piattaforma realizzata da Poste Italiane all’indirizzo prenotazioni.vaccinicovid,gov.it e il numero verde 800.009.966.
Prenotare il vaccino da Postamat è semplice e intuitivo.
Basta infatti selezionare l’apposita voce presente sul display e successivamente inserire la propria tessera sanitaria nel lettore. Il sistema richiederà il CAP dell’indirizzo di residenza e il numero di cellulare. Una volta confermata la schermata di verifica col riepilogo dei dati, si potrà scorrere l’elenco degli slot di appuntamento disponibili per prossimità sul territorio, con l’indicazione del luogo e della data, e cliccare sul tasto “prenota”. Contestualmente, al numero di cellulare associato sarà inviato un sms con un codice numerico da digitare nel tastierino dell’ATM per finalizzare l’operazione. Al termine il cittadino riceverà un ulteriore sms di conferma con un codice che dovrà essere fornito il giorno del vaccino insieme alla tessera sanitaria e a un documento di identità. Tutte le informazioni saranno riportate su un promemoria cartaceo recante un codice QR e stampato dallo sportello automatico.
Poste Italiane continua a svolgere un ruolo centrale nella gestione dell’emergenza Covid-19. Sin dall’inizio della crisi pandemica, l’Azienda ha continuato a garantire i servizi a tutti i cittadini adottando presso gli uffici postali tutte le misure di sicurezza finalizzate a contenere la diffusione del virus. Nelle sedi siciliane, infatti, l’accesso è consentito esclusivamente con mascherina protettiva e contingentato in base alle dimensioni della sala al pubblico. Il mantenimento della distanza interpersonale è garantito anche grazie all’installazione di apposita segnaletica orizzontale per indicare come comportarsi durante l’accesso e il transito nei locali, e dall’installazione di barriere protettive in plexiglass. Negli uffici postali del Palermitano sono stati installati 147 termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea e, più in generale, in tutte le sedi vige l’osservanza di tutte le disposizioni di sicurezza previste dalle normative emanate in materia.
L’Azienda precisa che i canali messi a disposizione per la prenotazione in Sicilia sono ad oggi rivolti esclusivamente agli over 80 e docenti under 55. A breve quest’ultimo target verrà ampliato alla fascia di professori fino a 65 anni. Tempi e modalità di prenotazione per ulteriori target saranno diffusi attraverso comunicazioni ufficiali.
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Covid. Un anno di pandemia in Sicilia, Musumeci: esperienza drammatica
“Un’esperienza drammatica, tragica e per questo formativa. Ha messo a dura prova non soltanto il governo regionale, ma un sistema burocratico e sanitario che non era assolutamente oleato e pronto ad affrontare una pandemia di queste dimensioni”. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha commentato così con la Dire i 365 giorni trascorsi dal primo caso di coronavirus nell’Isola.
“Era trascorso un quarto d’ora dalla mezzanotte quando ricevetti la segnalazione della comitiva di turisti bergamaschi alloggiata in un albergo di Palermo che aveva fatto registrare il primo contagiato, a quel punto telefonai al prefetto di Palermo per comunicare quello che era accaduto – ha ricordato Musumeci -. Da allora abbiamo messo su un’articolata organizzazione che oggi, a distanza di un anno, segna l’inizio della stagione della rivincita e della riscossa”.
Il riferimento è all’avvio della campagna di vaccinazione: “Grande organizzazione e motivazione del personale sanitario e infermieristico – ha sottolineato il governatore -. Adesso aspettiamo la materia prima, cioè i vaccini. Speriamo che arrivino in tempo. Vorremmo potere completare la campagna di immunizzazione entro l’estate. Siamo pronti, ma il rispetto del calendario non dipende da noi”. «Agenzia DIRE»
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COVID. Dalla LEGA: ”Riaprire in sicurezza cinema e teatri”
“Sposiamo convintamente l’iniziativa di U.N.I.T.A. “facciamo luce sul teatro” con la quale si chiede di stipulare nuove disposizioni che permettano, dopo ormai un anno, di tornare a lavorare. È evidente che occorra ripensare il sistema delle chiusure dovute all’emergenza, permettendo di riaprire in sicurezza cinema e teatri in quei territori dove la situazione sanitaria è sotto controllo”.
“I luoghi della cultura, dell’intrattenimento e dello spettacolo dal vivo possono garantire pienamente il rispetto di quei protocolli che già vengono stabiliti per il mondo della ristorazione nelle zone gialle, quindi è giusto riflettere di questo per rispondere all’appello delle tante attività del settore che sono ormai allo stremo”.
Lo dichiarano in una nota Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega e responsabile del Dipartimento Cultura del Partito e gli Assessori Regionali alla Cultura della Regione Lombardia (Stefano Bruno Galli), Veneto (Cristiano Corazzari), Regione Siciliana (Alberto Samonà), Marche (Giorgia Latini), Piemonte (Vittoria Poggio), Alto Adige (Giuliano Vettorato), Trentino (Mirko Bisesti), Regione Calabria (Nino Spirlì), Basilicata (Dina Sileo).