giovedì, 19 Dicembre 2024
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Unipa: torna a splendere la Sala dei Baroni a Palazzo Steri

Sono stati ultimati i lavori per la restaurazione del soffitto trecentesco della Sala dei Baroni nel Complesso monumentale della sede del rettorato a Palazzo Steri. Il progetto è stato presentato in conferenza stampa nella stessa sala dal Rettore di Unipa Fabrizio Micari, dai docenti, dai dirigenti ai lavori e dal Direttore del Sistema museale di Ateneo.

«Presentare questo assoluto e unico gioiello storico e artistico è per noi un motivo di fortissimo orgoglio – ha detto Fabrizio Micari -. I lavori di restauro, su cui ci siamo fortemente impegnati e che potremmo definire epocali, rappresentano oltre che l’impegno per il recupero di un soffitto ligneo di inestimabile valore, una straordinaria occasione di studio e di ricerca scientifica».

«La sede del nostro Rettorato – ha sottolineato – apre così ancora di più le sue porte e i suoi tesori alla cittadinanza, proseguendo un percorso di restauro e di recupero che nei suoi tanti ambienti, ricchi di storia e di fascino, ci consente di ospitare mostre, conferenze, concerti, rappresentazioni ed altre manifestazioni culturali». «Il nostro obiettivo – conclude il Rettore Micari – è quello di realizzare un progetto museografico che metta la Steri al centro della vita culturale cittadina e nazionale in un’armoniosa connessione con gli altri importanti monumenti che lo circondano».

Il soffitto ligneo della Sala dei Baroni è stato realizzato da una composita équipe di carpentieri e pittori, tra cui Cecco da Naro, Simone da Corleone e Pellegrino de Arena da Palermo, tra il 1377 e il 1380 per volere del potentissimo conte Manfredi III Chiaromonte, e malgrado le diverse funzioni cui ha assolto l’ambiente nei secoli successivi, dopo la confisca a favore del demanio regio del palazzo con tutti i suoi arredi avvenuta nel 1392 dopo la decapitazione di Andrea Chiaromonte, ha conservato in tutta la sua integrità, sotto il profilo storico-artistico, delle tecniche di esecuzione e per gli aspetti simbolico-iconografici. L’apparato figurativo gotico-cortese, una vera e propria enciclopedia del sapere medievale, comprende storie bibliche e cavalleresche, volgarizzamenti di poemi epici, iscrizioni, stemmi, droleries, inseriti in una cornice a motivi cosmateschi e stelle a otto punte che coniuga la tradizione locale alla cultura mudejar. Secondo numerosi studiosi si tratta del soffitto ligneo dipinto più grande al mondo. Alle 18.30 la presentazione alla città con l’introduzione del professore Micari e gli interventi di Patrizia Sardina, docente di Storia Medievale, Maria Concetta Di Natale, delegata del rettore ai Beni culturali, Antonio Sorce, dirigente area tecnica UniPa, Edoardo Solito, ditta Ares Srl. Conclusioni di Paolo Inglese, direttore del sistema museale di Ateneo.

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