mercoledì, 18 Dicembre 2024
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”Una luce nel muro dell’oscurità” in anteprima il trailer

Film, prodotto da Piero Melissano, con la collaborazione di Jack Gallo, regia di Tony Paganelli, scritto da Francesca Currieri, che tratta il tema della solitudine e dell’abbandono degli anziani

Locandina: Una luce nel muro dell'oscurità - Un film di Piero Melissano in collaborazione con Jack Gallo
Una luce nel muro dell’oscurità – Un film di Piero Melissano in collaborazione con Jack Gallo

Il trailer del film Una luce nel muro dell’oscurità”, realizzato da un esperto e qualificato professionista, riproduce immagini che guardano la solitudine e l’abbandono degli anziani.  Immagini che scavano nella sofferenza silenziosa che, non conosce la dimensione del tempo.  Una richiesta di aiuto alla ricerca di un porto sicuro dove ritirarsi. Un trailer che  invoglia alla visione dell’intero film, senza rivelarne i particolari, creando emotività,  dando al pubblico un assaggio del prodotto finale, per stimolarne l’interesse.

Nel trailer, “Una luce nel muro dell’oscurità”  il montaggio, la cromia, la musica, hanno creato delle immagini  in corsa che permettono, a chi guarda, di comprendere il viaggio che spinge l’uomo verso la vecchiaia.  Pugni chiusi, sguardo perso nel vuoto, occhi umidi di pianto mai sfogato, senso di vuoto che impregna e avvolge, scalfisce e travolge.  Un cuore che grida rabbia e dolore.  Le immagini scorrono.  Due mani si stringono, si intrecciano,  creano un  legame e nasce la speranza.  Oltre il buio dei pugni chiusi, c’è un orizzonte luminoso che pulsa.

«La realizzazione di un trailer cinematografico (dichiara il produttore Piero Melissano), richiede immaginazione, fermezza e capacità professionale.  L’artista che ha provveduto al montaggio cinematografico del trailer “Una luce nel muro dell’oscurità”,  ha cercato di catturare le emozioni dello spettatore e, tratteggiando la  linea invisibile ch, attraversa la mente e i desideri del produttore, del regista e della sceneggiatrice, è riuscito a indirizzarsi verso il messaggio finale, diretto in particolare ai giovani. La buona riuscita di un progetto filmico, dipende   principalmente dagli addetti al montaggio.

Il montaggio – conclude Melissano – è qualcosa che deve prendere lo spettatore e trascinarlo nella magia del cinema, trasmettendo le stesse emozioni che vivono i personaggi, all’interno della storia e credo proprio che, il nostro professionista, abbia centrato l’obiettivo».

“Una luce nel muro dell’oscurità”  è un progetto ambizioso, che presto diventerà cortometraggio, la cui pellicola è destinata a trasmettere  valori universali che vanno verso il rispetto e la solidarietà.  Un film non retorico, luminoso, emozionale, sagace, che tratta la condizione degli anziani con delicatezza, a conferma che, la vecchiaia  è una fase inevitabile della vita e deve rappresentare, per il contesto sociale, un  arricchimento umano e culturale.  

Ogni individuo ha un suo vissuto, una sua storia, che determina necessariamente il suo modo di vivere la terza età.

Se consideriamo il cinema come uno specchio, entro cui la società si riflette, notiamo che i volti della vecchiaia cambiano.  A volte il  vecchio appare come un peso e un ostacolo che, impedisce lo sviluppo sereno delle generazioni future.  A volte  viene considerato una risorsa preziosa, per la famiglia e per la società.

Guardare un film è sempre una buona occasione per riflettere e leggersi dentro. Il cinema è fascino e passione. Quando il film è avvolto  da umanità e socialità,  diventa  un ottimo modo per rivedere la propria scala di valori.  Alcuni raccontano con leggerezza ed ironia questa fase della vita, altri puntano alla commozione, altri ancora all’impegno sociale.

Noi, vogliamo proporre un film che guarda oltre i sentimenti e tenga conto che, l’essere anziani, è solo una stagione della vita, da rispettare e tutelare.

Tutti invecchiando avremo bisogno di cura, di affetto, di servizi accoglienti,  tutti abbiamo bisogno di un luogo in cui pregare.

Succederà a tutti prima o poi. Diventeremo anziani  e solo allora scopriremo la coltre che avvolge questa ciclo della vita.

Voglio concludere con un aforisma tratto dal film Ratatouille:

“Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque”. Un messaggio questo rivolto a tutti gli artisti del set “Una luce nel muro dell’oscurità”.

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