Ognuno di noi ha una storia. In fondo alla storia, veicola il personaggio e la sua vita. Raccontare significa, filtrare il corso degli eventi, procedendo per step. Se trasportiamo il congegno emotivo dentro il personaggio che vogliamo raccontare, è facile capire qual è la centralità e lo scopo del racconto.
Oggi voglio raccontare l’artista e produttore, Piero Melissano. Voglio scavare nella sua storia, sul suo amore per i giardini e per le piante, sulla sua passione per il cinema. Nella sua pubblicazione ”Il senso del mio giardino” Melissano parla, attraverso immagini che raccontano il fascino e fanno scoprire l’equilibrio della natura. Racconta i giardini ed entra in sintonia con il paesaggio, mostra visioni rare, insolite, proiettate in un mondo quasi magico.
Le sue piante e i suoi fiori viaggiano sull’onda di un sentimento…, l’amore per la vita e per l’ambiente. Melissano, orgoglioso del suo pollice verde, ereditato dal padre, nonostante la sua giovane età, lascia Ruffano, sua città natale, per raggiungere la Svizzera, con la speranza di trovare la propria dimensione nel mercato del lavoro. La sua vita diventa un po’ come sfogliare una margherita. Con decisione, volta pagina. Sopporta una vita di fatica, arida di gratificazioni.
La sua esistenza è un susseguirsi di inizi e fine. Non si arrende, continua ogni giorno a svolgere con passione il suo lavoro, quello della valorizzazione e progettazione degli spazi verdi, unica vera vocazione della sua vita. Sceglie di condurre una vita lontano dai suoi affetti, accompagnato dal desiderio di scalare la montagna delle sue aspettative. In gioventù prova tantissimi lavori, diversificati tra loro.
La sua vita diventa un libro bianco, dove ridisegnare la sua realtà, alla continua ricerca di opportunità professionali. Non conosce i rimpianti, ma solo ricordi che racchiude in una silloge ”Il respiro della tua luce” con la quale Melissano, ripercorrendo la strada dei suoi affetti, mira a lanciare un messaggio di speranza, tramite interrogativi sostanziali che toccano l’esistenza e le corde emozionali di ognuno di noi.
Al suo lavoro si mescola la passione per l’arte cinematografica. Il suo percorso diventa una rassegna di arborei e di cinema, un connubio che muove la sua mente. Nel suo percorso si susseguono e si alternano entusiasmi, impasse, pause e disorientamento. La tenacia e la pazienza, diventano risorse di importanza vitale e la sua forza d’animo, si irrobustisce come un albero dal tronco robusto e dai rami vigorosi, assumendo una location speciale.
Il tempo trascorre e nel panorama siciliano si affaccia la PM Management Group Production/Film Production SRls di Piero Melissano. Da artista paesaggista, assieme alla sua salopette da lavoro, indossa anche l’abito del produttore. La Sicilia diventa la sua casa.
Sul suo cammino incontra persone che lo sorreggono e lo incoraggiano. Melissano si lascia alle spalle il passato, fatto di luci e di molte ombre. Inizia una nuova pagina tutta siciliana. I suoi cassetti sono colmi, di storie, soggetti e sceneggiature. Si butta a capofitto sulle strade che portano al cinema, cercando di promuovere la sua attività di produttore. Il suo desiderio è quello di poter raccontare, attraverso il grande schermo, storie originali, per trovare la vera magia di questa arte.
Durante il suo viaggio nel mondo del cinema, incontra registi, produttori, artisti vari e gente comune. Tocca con mano il bene e il male, assaporando i frutti dell’onestà e della perfidia. Resiste al male, mantenendo la sua grande dignità. Melissano non perde occasione per mettere in circolo nuove energie. Si avvale di un team di giornalisti e di tv locali, sottoscrivendo protocolli d’intesa, con diverse testate giornalistiche, tra cui il GCPress (giornalecittadinopress.it). Il suo obiettivo è quello di rappresentare la realtà cinematografica, stabilendo un contatto e un coinvolgimento diretto con lo spettatore.
Inizialmente non pensavo che Melissano, una persona arrivata in Sicilia dalla Svizzera, potesse stabilire un rapporto saldo, duraturo e di amore, con la nostra terra. Compresi in seguito che, io e Melissano, avevamo aspettative reciproche e che le stesse, erano realistiche e non idealizzate. Col trascorrere del tempo, compresi che potevo fidarmi di lui, perché era capace di leggere oltre le mille maschere che incontrava.
Sul suo profilo facebook si leggono diversi commenti e apprezzamenti nei suoi confronti che ne esaltano la modestia, la correttezza e l’onestà. Indubbiamente sono questi i valori che contraddistinguono la sua identità e la sua professionalità. Dietro la sua passione per il cinema, c’è un carburante che non inquina. Dietro di lui c’è una personalità ricca e piena di stimoli. Il suo difetto peggiore è quello di voler pianificare ogni cosa, con la stessa precisione di un orologio svizzero. A volte, proprio per questa ragione, assume la veste del “rompiscatole”.
“Non possiamo fare a meno delle griglie del tempo per leggere il risultato”, dice spesso Melissano ai suoi interlocutori. Per lui il tempo e l’entusiasmo sono valori aggiunti, per continuare ad apprendere e migliorarsi. Il suo è uno stile di vita volto a cogliere le opportunità, e non a subire passivamente gli eventi.
Il chiodo fisso di Melissano è la realizzazione del film “Un amore violento per Sara”. Una pellicola ormai incisa, in modo indelebile, nella sua mente. Una storia che racconta lo stalking e la speranza, scritta da una siciliana e ambientata in Sicilia.
Se il mio giudizio non m’inganna, se il mio modo di leggere e capire l’animo umano è ancorché lucido, credo che la sua strada, benché in salita, arriverà alla meta.
Voglio augurare a Piero Melissano di continuare il suo percorso con la lealtà e il coraggio di un guerriero. Sono fermamente convinta che l’audacia, la capacità di trovare espedienti e vie nuove, sono mezzi efficaci e produttivi, per arrivare al capolinea. Ritengo che la capacità, guidata dalla passione e dalle attitudini e soprattutto dalla volontà di muoversi in prima persona, senza adagiarsi o aspettare che le cose arrivino da sole, è la strada giusta per dare vita ad un lavoro di qualità.