Presentato a Villa Niscemi, a Palermo, il manifesto d’intenti “Un fiume in comune: l’Oreto, la sua valle e la costa da Sant’Erasmo alla Bandita”.
Ai lavori, che sono stati moderati dal Presidente della III Commissione Consiliare del Comune di Palermo Paolo Caracausi, hanno partecipato l’assessore Maria Prestigiacomo, il sindaco di Altofonte Angela De Luca, il vicepresidente del consiglio comunale di Monreale, Letizia Sardisco, Lorenzo Ruisi ed Antonella Tirrito in rappresentanza dell’Assessore al territorio ed ambiente della Regione Sicilia, oltre ai rappresentanti delle associazioni, enti e portatori d’interesse che hanno sottoscritto il manifesto, i consiglieri comunali di Palermo e Monreale Massimo Giaconia e Francesco La Barbera, e Valeria Patrizia Li Vigni della Soprintendenza del Mare.
I Contratti di fiume sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata, atti a perseguire la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo, in tal modo, allo sviluppo locale. La condivisione di un documento d’intenti costituisce, in particolare, la prima fase del percorso, l’ossatura su cui si reggerà l’intera impalcatura del Contratto di fiume e di costa dell’Oreto.
Il manifesto ha l’obiettivo di attivare strategie e politiche condivise e partecipate ed il totale arresto ai fenomeni dell’abusivismo edilizio, dello sversamento delle acque non depurate e della formazione di discariche abusive, ma soprattutto prevede attività di recupero orientata alla rinaturalizzazione del territorio di riferimento compatibilmente con la già presente antropizzazione.
“E stato compiuto un ulteriore passo importante verso la definizione del contratto di fiume – hanno dichiarato l’assessore Prestigiacomo ed il Consigliere Caracausi – e l’amministrazione comunale di Palermo è ben lieta di fare la sua parte perché ritiene sia fondamentale ed indispensabile per la riqualificazione del fiume. Ai tanti progetti avviati ed in corso di finanziamento e di realizzazione sapere che ci saranno anche i soldi del Fai che arrivano grazie ad una grande mobilitazione dal basso delle associazioni e dei cittadini ci fa ben sperare. Siamo sulla buona strada e l’amministrazione di Palermo non si tirerà certamente indietro”.