Palermo 15.04.2017 – E’ stata conferita questa mattina a Palazzo delle Aquile la cittadinanza onoraria al regista Giuseppe Tornatore. Assai nota e apprezzata la sua attività cinematografica, basti pensare all’Oscar al miglior film straniero e al Golden Globe per il film “Nuovo Cinema Paradiso”. Per poi passare alle pellicole che hanno conquistato il David di Donatello: “L’uomo delle stelle”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “La sconosciuta “ e “La migliore offerta”. Del 2016, il suo ultimo film “La corrispondenza”.
“Apprezzamento ed ammirazione per la sua arte magistrale, profondamente legata alla bellezza, alla cultura ed alla storia della Sicilia, espressione sublime della cinematografia contemporanea” – si legge nella motivazione riconoscimento.
Una cerimonia all’insegna dei ricordi, durante la quale, dopo la consegna della pergamena da parte del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il viso del maestro è stato segnato dall’emozione. “Quando ho ricevuto la notizia di questo riconoscimento, ho sorriso e in un primo momento mi è sembrata quasi una cosa innaturale, perché di fatto io ho sempre ritenuto di essere cittadino palermitano. – ha sottolineato Tornatore – Questo riconoscimento, che considero una riconferma dell’affetto reciproco che c’è sempre stato tra me e Palermo, mi fa tornare indietro nel tempo, quando ragazzino da Bagheria prendevo l’autobus per raggiungere la città: qui è dove mettevo in pratica tutte le mie aspirazioni, cercando di realizzare i miei sogni, che, tuttavia, voglio precisarlo, avevano tutti origine da Bagheria. Io sono e mi sento baarioto sempre”. Non è mancato il pensiero al professore Nino Buttitta, antropologo recentemente scomparso, figlio del poeta bagherese.
“La consegna della cittadinanza onoraria a Giuseppe Tornatore – ha affermato il sindaco Orlando – rinsalda il legame che c’è tra Bagheria e Palermo. L’arte di Tornatore è legata non soltanto alla valorizzazione delle bellezze della nostra terra, ai sentimenti, ai luoghi e ai colori della Sicilia, ma è anche espressione del rispetto dell’uomo: lui, infatti, è esempio di buona modernità, unita al passato e che guarda al futuro. Non vive di eterno presente come la ‘cattiva modernità’, che ‘massifica’ ogni cosa, ma mette in luce la preziosità delle differenze. Giuseppe Tornatore – ha concluso – è un buon moderno siciliano, un modello per tutti”.
