Un cambio di direzione nel rapporto tra i vertici dell’amministrazione e i dipendenti è una richiesta chiara, rivolta alla politica, affinché si impegni a garantire migliori condizioni negli uffici, affrontando i nodi cruciali della questione salariale e dei carichi di lavoro, mettendo al centro la tutela della professionalità.
Oggi a Palermo, la Uil Pubblica Amministrazione Sicilia ha “schierato” in piazza Politeama dirigenti e dipendenti dell’Agenzia delle Entrate provenienti da tutte le province dell’isola, accendendo i riflettori sul tema del benessere organizzativo, della salute e della sicurezza negli uffici.
Una necessità che deriva dall’età media ormai troppo elevata degli impiegati (58 anni) e dallo stress lavoro correlato, un fenomeno che affligge il personale alle prese con il blocco del turno over.
“Dal 1 agosto – ha affermato il segretario generale Alfonso Farruggia – la situazione peggiorerà ulteriormente perché in molti entreranno in pensione beneficiando della quota cento”.
Sul palco di piazza Politeama, oltre al segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone, anche Nicola Turco e Renato Cavallaro, rispettivamente segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione e coordinatore nazionale UILPA Entrate: entrambi hanno sottolineato la necessità di scardinare i luoghi comuni che connotano il mondo del pubblico impiego, mettendo in rilievo lo spirito di abnegazione dei lavoratori.
“In Sicilia – ha affermato Farruggia – esiste un problema innegabile con i vertici dell’Agenzia delle Entrate, più volte sollecitatati e prendere atto dei disagi e delle criticità in atto: non abbiamo ricevuto ad oggi alcun segnale significativo che indichi la volontà di cambiare indirizzo”-
“Auspichiamo che gli oltre trecento lavoratori scesi in piazza – conclude – inducano la Direzione regionale a prendere consapevolezza di un malessere che rischia di tradursi in una paralisi dell’azione amministrativa, a danno dei cittadini e di tutte le professionalità che, a vario titolo, ruotano attorno all’Agenzia delle Entrate”.
Di particolare gravità le condizioni di lavoro negli uffici palermitani dell’Agenzia, come ha sottolineato Raffaele Del Giudice, coordinatore regionale UILPA Entrate.
“L’età media è di 57 anni – spiega – e i front office sono in sofferenza, in primis perché oltre a ricevere il pubblico si occupano di back office; si chiede inoltre di effettuare controlli a livello territoriale ma gli uffici preposti sono al collasso”.