La Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria di Trapani celebra il congresso provinciale e rielegge in qualità di segretario Gioacchino Veneziano.
Il congresso, svoltosi alla presenza, tra gli altri, del segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Armando Algozzino, ha eletto anche i componenti della segreteria che affiancheranno Veneziano nell’azione sindacale dei prossimi quattro anni, ovvero Francesco Culcasi, Giuseppina Graceffa e Ignazio Carini; eletti inoltre i delegati che parteciperanno al congresso regionale della Uil Polizia Penitenziaria Sicilia.
A Michele Barraco, poliziotto penitenziario in pensione, è stata assegnata invece la carica di presidente del coordinamento della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria di Trapani: un riconoscimento della dedizione al lavoro svolto negli anni.
L’agenda di Veneziano per il prossimo quadriennio è fitta.
“Siamo impegnati a rilanciare il tema della libertà sindacale – afferma – messa in discussione di recente da alcune forme di militarismo che non condividiamo, a partire dall’ingresso del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri”.
Non è tutto.
Come spiega il segretario appena rieletto, il sindacato continuerà a essere in prima linea sul versante della sicurezza – anche strutturale – dei luoghi di lavoro, per tutelare non soltanto la Polizia Penitenziaria, ma anche i detenuti.
“Esistono strutture carcerarie – chiarisce – che necessitano di interventi di ammodernamento: la Uil Pubblica Amministrazione da tempo è impegnata in un’azione di verifica della salubrità e della sicurezza dei luoghi di lavoro, che porteremo avanti nei prossimi anni”.
E, in merito ai detenuti, Veneziano sottolinea come “certe forme di premialità non debbano essere scontate bensì legate a benefici che i carcerati devono meritare”, così come annovera la certezza della pena quale priorità assoluta a tutela dei cittadini piuttosto che il trattamento dei detenuti in chiave rieducativa.
“Esiste ancora il problema storico del sovraffollamento – aggiunge – malgrado il decreto svuota carceri che, a livello nazionale, ha condotto fuori dalle mura detentive 22.900 soggetti”.
Sono tanti, dunque, i fronti sui quali la Uilpa Polizia Penitenziaria di Trapani, forte della posizione di primo sindacato in provincia sia in termini di iscritti che di percentuale, dovrà lavorare, tenendo conto di un altro problema “storico”, quello della carenza di organico che, secondo Veneziano, si è aggravato a seguito della legge Madia che ha ridimensionato di 5 mila unità la presenza degli agenti su tutto il territorio nazionale: in Sicilia, nello specifico, il dato numerico è di 600 in meno, 50 delle quali in provincia di Trapani.