“Da troppe settimane si recita in Sicilia il teatrino politico con lo stesso copione e con gli stessi protagonisti al quale si addice il titolo ‘dilettanti allo sbaraglio’. La verità è che ormai nel campo dei rifiuti il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e tutto il suo entourage non sa più che pesci prendere, tanto si è incartato che non sa cosa fare“.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Reggente dell’Utl-Ugl di Palermo e Alessandro Franchina, Responsabile provinciale del comparto pubblico dell’Igiene ambientale di Ugl a Palermo e Reggente della Federazione in provincia di Trapani.
“L’impasse è sotto gli occhi di tutti, basti pensare che ancora l’esecutivo Crocetta – affermano i due dirigenti sindacali dell’Ugl – non ha pronto un piano regionale per la gestione degli stessi, forse sarà pronto a novembre secondo quanto dichiara l’Assessore al ramo, Vania Contrafatto. Ed ovviamente il condizionale è d’obbligo – sottolineano –visto che sia il piano che un eventuale nuovo disegno di legge erano alla base degli accordi con il governo nazionale per evitare il commissariamento. Ed anche su questa partita il caos regna sovrano con ripercussioni sul territorio a partire dalle aree metropolitane“.
“A tutte queste incertezze – proseguono i due sindacalisti dell’Ugl – si aggiunge la comunicazione del Liquidatore della Servizi Comunali Integrati R.S.U. Ato Pa 1, che ha messo per iscritto che la società è senza Commissario Straordinario in quanto i due commissari nominati con decreto assessoriale n.569 del 01/08/2016 e n. 574 del 11/08/2016 si sono dimessi entrambi nel giro di pochi giorni. La nomina del terzo commissario in meno di un mese, avvenuta nelle scorse ore, la dice lunga sull’inadeguatezza dell’esecutivo regionale i cui ritardi non sono più sostenibili“.
“Va ricordato – sostengono Messina e Franchina – che tra i compiti del commissario c’è quello di garantire la continuità del servizio in nome e per conto dei comuni, oltre alle varie incombenze come pianificazione, rapporti con le amministrazioni comunali con fornitori, obblighi e scadenze da rispettare, va anche specificato le innumerevoli criticità che persistono su tutto il territorio di competenza del ATO PA 1. Come più volte già dichiarato – concludono Messina e Franchina – siamo stanchi di tutto questo pressappochismo che produce cumuli di rifiuti per le strade delle nostre città, mancanza e ritardi nel pagamento delle retribuzioni degli operatori ed anche e soprattutto la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, stanchezza che fa alzare forte il nostro urlo di preoccupazione“.