Palermo, 23.4.2013 – È bastato un solo giorno di commercializzazione, riservato esclusivamente per i residenti negli Stati Uniti, per fare andare a ruba i Google Glass, ovvero gli occhiali multimediali che sfruttano la realtà aumentata, nonostante il costo a pezzo di 1.500 dollari oltre tasse. I Google Glass, commercializzati dalla società di Mountain View sono l’oggetto più atteso dal mercato hi-tech. Hanno astine curve e rigide e lenti trasparenti o da sole (è allo studio la versione con lenti graduate). Davanti all’occhio destro, poco più in alto della normale visuale orizzontale, c’è un prisma (in plexiglass) che funziona da microdisplay. Sono dotati di bussola, microfono e uscita audio, accelerometro, antenna wireless e giroscopio. Permettono di catturare immagini, ascoltare musica, registrare e vedere filmati, gestire i social network, fare ricerche su Google, trovare una località e raggiungerla, dettare, inviare, leggere mail e messaggi. Facile l’utilizzo, per attivarli basta pronunciare “Ok Glass” oppure battere leggermente con il polpastrello l’astina e sullo schermo compare una serie di opzioni selezionabili attraverso comandi vocali. Nella versione in uso agli sviluppatori parlano solo in inglese. Gli occhiali di Big G non sono dotati di cuffie né auricolari, ma per riprodurre l’audio sfruttano la conduzione ossea. Ovvero il suono arriva all’orecchio interno attraverso le ossa del cranio. Sarà possibile anche videochiamare ed il nostro interlocutore vedrà quello che noi stiamo guardando. Considerata la molteplicità di ambiti professionali in cui Google Glass può essere impiegato, a riscuotere particolare interesse è quello medico. In America, prima nel Maine e poi nell’Indiana, sono stati eseguiti interventi chirurgici ricorrendo ai Google Glass nella fase di consultazione delle lastre e l’esito delle risonanze magnetiche del paziente, senza bisogno bisogno di spostare l’attenzione dal tavolo operatorio e senza interrompere il procedimento chirurgico. Anche in Italia i Google Glass sono entrati in sala operatoria. Il primo a sperimentare il nuovo supporto tecnologico è stato l’Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, durante un intervento chirurgico. L’Ospedale ha avuto la possibilità di sperimentare in anteprima un’applicazione medica dei glass grazie alla partnership con le società Vidiemme Consulting e Rokivo che si sono aggiudicate dei prototipi e che li impiega in progetti medici. Nel prossimo futuro, il personale di primo soccorso potrebbe essere dotato dei Google Glass ed inviare immagini e filmati dei pazienti più gravi in tempo reale, così da trasmettere ai medici in ospedale le informazioni sull’incidente ed approntare all’arrivo le cure senza attesa. Altro utilizzo auspicato sarebbe quello di dotare le forze di polizia di questi occhiali con i quali potere effettuare i controlli senza la necessità di chiedere patente, libretto ed assicurazione perchè semplicemente guardando il fermato e la targa dell’autovettura otterrebbero, in tempo reale, tutte le informazioni necessarie ad individuare se il soggetto è da multare.
Ma a puntare molto sulla realtà aumentata sono soprattutto le forze armate statunitensi. In un progetto di collaborazione tra la società di Mountain View ed il governo americano, Google Glass è stato inserito all’interno dei caschi militari venendo incontro alle necessità dei soldati sul campo di battaglia. In questo modo il “super-soldato” può ottenere informazioni in tempo reale sulla situazione sul campo di battaglia, misurare le distanze, ottenere feedback video da un drone, visualizzare la planimetria 3D interna di un edificio.
I Glass hanno anche un lato negativo: non possono funzionare da soli ed hanno bisogno del supporto dei dispositivi mobili, smartphone e tablet, per connettersi a internet. Nel prossimo futuro, le chance di successo dei Google Glass sono legata agli interventi tecnologici che la società della Silicon Valley riuscirà a mettere in campo per dotare i suoi occhiali di autonomia di connessione lasciando inalterate le ridotte dimensioni e l’estrema leggerezza.
Per quanto riguarda l’arrivo in Italia dei Google Glass sembra ancora lontano. I rumors avevano dato aprile come probabile mese per l’immissione sul mercato italiano al costo di circa 600 euro ma tutto sembra rinviato.
Ninni Ricotta