Tra pochi mesi arriva la stagione estiva e come tutti gli anni si rinnoverà il rito del “tutti ar mare a mostrà le chiappe chiare”, come recita una nota canzone del 1973 della mitica Gabriella Ferri. E come ogni anno, in previsione dell’estate, iniziano le corse per dimagrire ed attrezzarsi per tempo, con nuovi costumi, copri-costumi, sandali, borse e quant’altro necessiti per rispettare il rito del mare.
Andando indietro nel tempo, rivedo le vecchie fotografie e i vecchi filmati della gente che si recava al mare. In particolare rivedo vari stabilimenti, attivi in quel periodo a Palermo. Ce n’erano parecchi, a partire da Acqua dei Corsari e ad arrivare a Sferracavallo. Tra i più noti: i Bagni Italia ad Acqua dei Corsari, i Bagni Virzì e i Bagni Petrucci a Romagnolo, all’Acquasanta lo Stabilimento Idroterapico Pandolfo e lo Stabilimento Bagni di Vincenzo Tramontana, a Mondello lo Stabilimento balneare Igea e il Grande Stabilimento balneare della Società Les Tramways de Palerm e a Sferracavallo il lido oggi conosciuto come “Lido Profeta”.
Tempi che furono, si andava al mare con i costumi interi che coprivano tutto il corpo e le signore erano separate dai signori. I bambini andavano al seguito delle madri. I primi stabilimenti erano interamente costruiti in legno, alcuni erano su palafitte e si accedeva al mare direttamente dalla piattaforma dove erano collocate le cabine. Successivamente, alcuni di questi lidi trasformarono, la struttura in legno, considerata struttura precaria, in quella in muratura, più stabile. Tra le strutture in muratura, ancora oggi esistenti, c’è lo stabilimento di Mondello e quello di Sferracavallo, anche se, purtroppo, rimane ben poco. Tutti gli altri sono stagionali.
Col tempo, molti di quelli citati prima, sono scomparsi. Oggi rimane solo il mito. Infatti nella zona che, va da Acqua dei Corsari al porto di Palermo, non esistono più stabilimenti, perché ahimè il mare non è balneabile a causa anche degli scarichi fognari. A dire il vero, negli ultimi anni una fitta azione di bonifica ha riconsegnato ai palermitani parte della costa sud cittadina ma non si capisce bene perché ancora non viene autorizzata la fruizione. Pastoie burocratiche dicono… E’ un peccato non potere usufruire di questo splendido litorale. I palermitani potrebbero avere una valida alternativa al litorale di Mondello, che risulta sempre super affollato.
Oggi, quindi nel territorio della città di Palermo rimane ben poca costa da usufriore per “andare al mare” e, così, i palermitani sono costretti a recarsi presso i lidi dei comuni vicini.
Ma come sarà la moda mare di quest’anno? Facciamo un po’ di curtigghiu (chiacchiericcio per i non palermitani) ovvero come si dice oggi gossip.
Per le donne:
i costumi da bagno vanno da quelli interi sgambati e non, ai trikini, ai due pezzi a vita alta e ai bikini brasiliana, mentre per i copricostume si va dai classici caftani ai nuovi vestiti da spiaggia, da abbinare al costume da bagno.
I costumi interi saranno a tinta unica e fantasia e si vestono di nuovi colori. Il nero resta un classico, ma l’alternativa più elegante è il costume blu, il nudo cipria o anche i toni neutri e il bianco. Stampe floreali per i costumi interi animalier (zebrato, tigrato, leopardato) o anche a righe e a pois, rientrano tra le tendenze di quest’anno. Mentre per quanto riguarda i modelli e le scollature dei costumi da bagno, queste saranno a V rotonda, ma ci sono molti costumi interi a fascia e non mancano quelli con volant.
I modelli più sensuali hanno le scollature profonde e l’allacciatura laterale. Per indossarli occorre un fisico mozzafiato e senza cellulite. Sta bene a tutte invece il costume intero con scollatura all’americana e tessuto in stampa.
Altri tipi di copricostume: abiti ampi, in tessuti floreali, lunghi con stampe etniche o anche vestiti da spiaggia monospalla, senza trascurare il pareo e il copricostume all’uncinetto. La moda di quest’anno esprime stile ed eleganza per andare incontro a donne di tutte le età.
Per gli uomini:
dagli shorts da bagno lunghi o corti, passando per i pantaloncini da surf dai motivi audaci. Slip da bagno multicolori, con stampe tropicali, floreali o etniche! Altri costumi da bagno saranno
stile old school o a tinta unita, in fantasia camouflage (militare), a righe e
dalla stampa floreale!
Gli stilisti consigliano che, se non si è dei surfisti, assolutamente da evitate i board-surf, ossia i boxer lunghi oltre al ginocchio. Tra i preferiti invece i boxer appena sopra il ginocchio, fanno sembrare più snelli. La scelta dello slip è molto delicata in quanto non tutti se lo possono permettere. Bisogna essere ben proporzionati e con un fisico ben scolpito. Se invece si ha qualche chiletto di troppo, è più adatto un boxer con la fascia laterale esterna, di un colore a contrasto. Meglio il modello di boxer sopra al ginocchio, con il cordoncino in vita, in modo tale da regolare l’elastico e non rischiare di far uscire le maniglie dell’amore. Da evitare le fantasie macro che accentuano ancor di più i volumi!
Ma rispetto ad ieri, oggi, come sappiamo, visto che l’abbronzatura diventa sempre più integrale, per un logico meccanismo inversamente proporzionale, le dimensioni dei costumi da bagno si sono ridotti notevolmente. I bikini diventano sempre più sottili. Ma, come accennato prima, circa un secolo fa, al mare si andava vestiti.
Agli inizi del novecento le donne entravano in acqua con tanto di gonna e cappello. Col passare degli anni, vista l’oggettiva scomodità, i costumi femminili assomigliarono sempre più a quelli maschili. È così che nacquero i costumi interi, certamente più pratici, ma che, permettevano di prendere il sole, solo alle braccia e alle gambe.
Nel tempo il loro ingombro si è sempre più ridotto, oramai al mare si vede di tutto e di più. Anche i maschietti certe volte mettono in mostra i loro glutei, oltre ai pettorali, per farsi ammirare meglio, dicono. Sarà veramente così? Il gentil sesso gradisce? Qualcuna si, ma la maggior parte credo di no. Lo stesso vale per i maschietti nei confronti delle donne? Certo, qualcuna farebbe bene ad evitare di mettere in mostra certe parti del corpo. Io da “vecchietto” preferisco il vedere e non vedere, l’immaginazione è più sensuale.
Or dunque ciurma armatevi e partite. Tutti al mare e mi raccomando non dimenticate il cappellino, le creme protettive etc. Non state troppo al sole i primi giorni, non è bello vedere la pelle arrossata, se non addirittura screpolata a causa del troppo sole. Un altro piccolo consiglio per coloro che amano diventare assai, assai abbronzati: l’eccessiva abbronzatura non fa bene pelle e con l’età le scelte azzardate si pagano.
Forza, l’acqua salata, il sole, la sabbia, gli scogli, etc, etc, ci aspettano, andiamo al mare.