sabato, 21 Dicembre 2024
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HomesocialeTruffe di vario genere in aumento: i consigli di Codacons e Federconsumatori

Truffe di vario genere in aumento: i consigli di Codacons e Federconsumatori

La Polizia Postale comunica che nel primo semestre di quest’anno le truffe online e le frodi informatiche hanno fatto registrare un aumento del +10% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Più in generale possiamo affermare che negli ultimi anni, con la crescita esponenziale del commercio digitale e delle interazioni online, si è verificato un incremento preoccupante delle truffe informatiche ai danni dei consumatori. Questi fenomeni, che includono frodi legate a pagamenti non autorizzati, phishing e vendite di prodotti inesistenti, hanno messo a dura prova la sicurezza economica di milioni di persone. In risposta a questa emergenza il Francesco Tanasi giurista e Segretario Nazionale del Codacons rende noto l’istituzione di una task force di avvocati coordinati da Bruno Messina, Vice Presidente Codacons Sicilia. 

L’obiettivo principale della task force è, infatti, quello di offrire assistenza concreta a chi è stato vittima di truffe online. Questo gruppo di avvocati, esperti in diritto dei consumatori e informatica giuridica, sarà a disposizione per fornire consulenza legale, supporto nelle denunce e per intraprendere azioni legali contro i responsabili delle frodi. D’altra parte, come spiega Tanasi, la proliferazione delle piattaforme online e delle app di pagamento ha reso sempre più difficile per i consumatori riconoscere ed evitare le truffe, che assumono diverse tipologie. In particolare, continua Tanasi vi sono: email o messaggi che simulano comunicazioni da parte di istituti bancari o piattaforme di pagamento, con l’obiettivo di ottenere dati personali e bancari degli utenti; siti e-commerce fittizi che vendono prodotti inesistenti o che non vengono mai spediti; truffe sugli investimenti, ovvero promesse di guadagni facili tramite investimenti in criptovalute o piattaforme di trading online, che in realtà nascondono operazioni fraudolente; addebiti su carte di credito o conti bancari a seguito di acquisti non effettuati. In tutti questi casi le vittime si trovano spesso disorientate, senza sapere a chi rivolgersi per ottenere giustizia, così adesso potranno rivolgersi al numero 095441010. Inoltre, sarà possibile segnalare le truffe direttamente attraverso l’indirizzo email sportello@codaconsicilia.it . 

“Ma il nostro impegno – rilancia il Coordinatore avv. Messina – si spinge oltre, perché a fianco dei nostri legali vi saranno anche numerosi psicologi, in quanto le truffe generano conseguenze oltre che sul piano economico, anche su quello emotivo. Pertanto, conclude Messina, forniremo anche assistenza psicologica alle vittime dei raggiri, aiutandoli a superare anche qual senso di vergogna da cui sono ossessionate”.

Oggi a causa di truffe telefoniche e informatiche sempre più sofisticate è in crescita il numero di utenti che si ritrova conti correnti svuotati o addebiti pesanti. Lo afferma Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons, che spiega quali sono oggi le nuove frontiere delle truffe e i trucchi per difendersi.

“I cybercriminali hanno raffinato le loro tecniche per far cadere in trappola i cittadini, e hanno iniziato anche ad avvalersi dell’intelligenza artificiale per mettere a segno i loro colpi – spiega il Codacons –. Truffe che colpiscono indistintamente tutti, non solo gli anziani, proprio grazie a stratagemmi e tecniche raffinate in continua evoluzione”.

Tra le nuove truffe telefoniche di nuova generazione Tanasi evidenzia:

Wangiri

Nota anche come truffa della chiamata senza risposta, è finalizzata all’attivazione di servizi telefonici e abbonamenti premium molto costosi. La vittima riceve una chiamata senza risposta da un numero estero e, se richiama il mittente, viene indirizzato verso numeri a pagamento che svuotano il credito telefonico. In alcuni casi viene riprodotto il suono dello squillo nonostante si sia già connessi alla chiamata, in modo da far stare più tempo possibile la vittima al telefono e sottrarre più soldi.

Truffa del codice a 6 cifre

La vittima riceve sul proprio telefonino un sms da uno dei contatti della propria rubrica in cui si informa di aver inviato per sbaglio un link contenente un codice, con la preghiera di comunicare le 6 cifre del codice stesso. Chi asseconda la richiesta apre il link ricevuto via sms ma, così facendo, apre la porta ai cyber-criminali che entrano nel profilo WhatsApp di chi cade nell’inganno accedendo a dati personali, codici di accesso a carte di credito e conti correnti, e alla rubrica, attraverso la quale pescano altre potenziali vittime con lo stesso stratagemma del finto messaggio di aiuto.

Smishing

Finto messaggio inviato da un corriere, da una banca o da un sito di e-commerce, allo scopo di acquisire codici di accesso e dati bancari delle vittime.

Carta bloccata e finto accesso abusivo al conto corrente

Questa truffa sfrutta i nomi di istituti di credito e società finanziarie per allarmare le vittime circa un presunto accesso fraudolento al proprio conto corrente o un blocco della carta di credito, fornendo link che, una volta aperti, ci spingeranno a fornire ai criminali password e codici bancari.

Truffa del telefono bagnato

In questo caso la vittima riceve un messaggio da un numero sconosciuto, dove chi scrive si identifica come un parente o un amico che, a causa del telefonino bagnato, è costretto a scrivere da un altro telefono, chiedendo soldi, dati di carte di credito o codici bancari.

Per difendersi dalle truffe telefoniche, Tanasi invita a seguire questi semplici consigli:

Utilizzare servizi antispam e di blocco automatico delle chiamate indesiderate.

Nessuna banca o società, in nessun caso, vi chiederà mai informazioni personali o finanziarie via sms o mail;

Diffidare da chiamate o messaggi che richiedono azioni immediate, come trasferire denaro, fornire informazioni personali o cliccare su link sospetti;

Non fornire mai informazioni personali o finanziarie al telefono;

Attenzioni a voci sintetiche o poco naturali: possono essere generate con l’Intelligenza artificiale;

Non aprire mai su link sospetti;

Mai fornire informazioni a persone che chiamano per conto di amici, figli o parenti in difficoltà, e verificare sempre l’identità del chiamante;

Non richiamare mai numeri telefonici sconosciuti o esteri.

Lo scorso 12 settembre, presso la sede di Termini Imerese della CGIL, si è tenuto l’incontro “Per un consumo consapevole, dalla parte dei consumatori contro il caro vita, caro bollette e le truffe“, organizzato da Federconsumatori Termini Imerese nell’ambito del progetto Sportelli Aperti al Consumatore.
L’incontro ha avuto lo scopo di informare i cittadini sui loro diritti di consumatori e di metterli in guardia dalle possibili truffe e dai comportamenti scorretti delle aziende di gas e luce, ma anche dei gestori del Servizio Idrico Integrato.
Dopo un’introduzione della responsabile dello sportello termitano di Federconsumatori,
Giusy Ballotta, e dopo i saluti istituzionali dell’assessore comunale alle attività produttive,
Claudio Merlino, e della responsabile CGIL di Termini, Laura Di Martino, sono seguiti gli
interventi del presidente provinciale di Federconsumatori Palermo, Pino Lo Bello, e della
segretaria provinciale CGIL di Palermo, Nzirirane Bijou.
Ha concluso i lavori il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa, che farà anche
il punto sul progetto Sportelli Aperti al Consumatore.
Sportelli Aperti al Consumatore è un progetto che vede Federconsumatori Sicilia come
capofila e UGC e Aiace come partner. E’ realizzato nell’ambito del Programma generale di
intervento della Regione siciliana, con l’uso di fondi del Ministero delle Imprese e del Made
in Italy.

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