Dieci persone, tra cui due dipendenti Amat, sono indagate, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, nell’ambito di una inchiesta della procura di Palermo sulla stampa e vendita di biglietti falsi dei bus Amat. I falsi ticket sarebbero stati piazzati in alcuni punti vendita “autorizzati” causando danni per centinaia di migliaia di euro all’azienda trasporti palermitana. Le segnalazioni alla procura sono partite due anni fa dai vertici aziendali che avevano riscontrato un calo delle vendite dei titoli di viaggio. Ieri mattina la guardia di finanza ha acquisito nuova documentazione negli uffici dell’Amat.
Il presidente dell’Amat Antonio Gristina alla luce delle notizie pubblicate sulla stampa, ha affermato: “E’ nostro compito, mio e del consiglio di amministrazione che presiedo, porre in essere forme di verifica e controllo della corretta attività dell’azienda, così come di possibili comportamenti che possono dannegiarne l’operatività.
Ovviamente è anche nostro compito e dovere denunciare all’autorità giudiziaria ciò che riteniamo anomalo nello svolgimento a seguito di tali verifiche. Lo facciamo per tutelare l’azienda e la collettività.
E’ prassi consolidata – continua Gristina – Al primo segnale di anomalia, dall’azienda scattano le denunce. E’ una maniera di reagire a situazioni o fatti che destano perplessità, causa di danni economici per l’Amat. Spetta poi all’autorità giudiziaria stabilire se le nostre segnalazioni meritano di essere approfondite. Al momento, attendiamo
con fiducia lo sviluppo delle indagini, fermo restando, come sempre, la nostra completa collaborazione con le forze dell’ordine a cui vanno i nostri ringraziamenti”.
Per il Sindaco Leoluca Orlando: “Il Consiglio di Amministrazione dell’AMAT ha sempre operato, in raccordo e comunicazione con il Comune, per garantire la più totale legalità interna e per tutelare l’azienda da fatti e comportamenti anomali. I vertici dell’AMAT e l’Amministrazione hanno fornito all’autorità giudiziaria elementi di valutazione ed informazioni per quanto di propria competenza, nella consapevolezza che ogni danno economico
apportato all’azienda è un danno per i lavoratori della stessa, per i servizi che fornisce e per tutta la collettività.
E’ ovvio che il Comune e l’Azienda si costituiranno parte civile in qualsiasi eventuale procedimento dovesse scaturire da questo come da altre attività di indagine nate dalla lodevole vigilanza che il CdA opera sul corretto andamento dell’AMAT.”