Si è svolta la scorsa notte un’esercitazione di emergenza ferroviaria nella galleria ferroviaria Madonna del Tindari, sulla linea Messina – Palermo. L’obiettivo è stato quello di verificare e consolidare le procedure e i flussi comunicativi in emergenza tra i vari Enti, in caso di incidente in galleria.
All’esercitazione, realizzata con il coordinamento della Prefettura di Messina, hanno partecipato le strutture di Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia e FS Security (Gruppo FS Italiane), i Vigili del Fuoco di Messina, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, la Polizia Municipale di Patti e Oliveri, il SUES 118, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sicilia e la Croce Rossa Italiana.
Nella simulazione, un treno passeggeri proveniente da Palermo centrale e diretto a Messina centrale è sviato circa 300 metri dopo aver imboccato la galleria Madonna del Tindari lato Patti. Il capotreno, constatando la presenza di un ferito a bordo, ha attivato tutte le procedure di assistenza, avvisando la Sala Operativa che a sua volta ha allertato immediatamente i Vigili del Fuoco, il 118, la Protezione Civile e la Polfer. La circolazione dei treni sul tratto fra Patti e Bivio Terme Vigliatore è stata subito interrotta. Dopo le operazioni di soccorso del viaggiatore e la messa in sicurezza del treno, i tecnici hanno effettuato una ricognizione lungo linea per accertare le condizioni dell’infrastruttura.
L’esercitazione ha permesso di testare il Piano Generale di Emergenza esterna della galleria e le sue procedure per incrementare gli standard di sicurezza; verificata, inoltre, la capacità di risposta del sistema dei soccorsi in situazioni di emergenza, attraverso il riscontro dei tempi di intervento, delle modalità di attivazione degli Enti coinvolti, dell’idoneità dei mezzi di comunicazione e la tempistica di messa fuori tensione e messa in sicurezza della linea di contatto.
L’attività esercitativa non ha avuto alcuna ripercussione sulla circolazione dei treni.