Trapani, 10 Settembre 2013 – Dal pari di Empoli alla prossima sfida con la Reggina, dalla filosofia del gruppo all’esordio in serie B. Domande a tutto campo oggi per Luca Nizzetto ed Andrea Feola, nella consueta conferenza stampa del martedì. Nizzetto, centrocampista, ex Cremonese, in questa stagione al suo esordio in serie B, si è già fatto notare in maglia granata giocando sia nelle due gare di Coppa Italia, sia nelle tre di campionato. Feola, ex Selargius, ha avuto il suo battesimo con la B nella partita con l’Empoli. L’esperienza di chi ha già giocato nelle serie superiori, la mentalità, la determinazione e lo stile di chi veste la maglia granata da più stagioni, l’entusiasmo di chi per la prima volta affronta la serie cadetta, la voglia di crescere e fare crescere i più giovani, provenienti anche dalle categorie inferiori. E’ questo il mix che la società ha voluto per affrontare un campionato lungo e difficile, sono queste le scelte operate dal direttore sportivo Daniele Faggiano, in sintonia con mister Roberto Boscaglia, per una squadra che intende ricavarsi il suo spazio, partita dopo partita, con determinazione ed umiltà. Una filosofia che è emersa oggi anche dalle parole di Nizzetto e Feola.
LUCA NIZZETTO
Il prezioso pari di Empoli.
“Subiamo l’impatto con la categoria nei primi dieci minuti, perchè magari non ci siamo ancora resi conto dove siamo. Nei primi minuti ci facciamo intimorire dai nomi, ma poi capiamo che anche l’altra squadra gioca in undici come noi. Dopo aver accantonato questo timore, penso che domenica scorsa abbiamo cominciato a giocare mettendo in grande difficoltà l’Empoli. Abbiamo disputato un’ottima partita, in cui potevamo perdere ma in cui, ai punti, potevamo anche vincere. Forse noi come collettivo abbiamo qualcosina in più perchè quando abbiamo cominciato a giocare come sappiamo e come proviamo durante la settimana, penso che abbiamo dimostrato di valere qualcosa. Nella ripresa siamo riusciti ad avere in mano il pallino del gioco e credo che, se fossimo riusciti a pareggiare un po’ prima, potevamo concretamente tentare di vincere la partita. Con le ripartenze ci sono stati molti più spazi per noi, loro sono calati fisicamente e noi invece stavamo abbastanza bene anche grazie ai cambi. Un punto guadagnato, però se riuscivamo ad ottenere qualcosina in più non sarebbe stato così ingiusto”.
Essere all’altezza della serie B.
“Noi viviamo le partite giornata dopo giornata. Ogni squadra che andiamo ad affrontare ci dà lo stimolo giusto per andare a fare una grande partita. Rispetto agli altri forse noi abbiamo più fame e più voglia di dimostrare che in questa categoria possiamo starci tutti. La nostra forza è proprio questa: la volontà di dimostrare di poter valere l’Empoli, il Pescara e tutte le altre squadre. Vogliamo essere all’altezza della serie B, una vetrina importantissima per i ragazzi giovani e tutti gli altri che stanno avendo la possibilità di giocare in una categoria così notevole per la prima volta”.
Un gruppo sempre unito.
“Abbiamo una rosa di valore, una rosa in cui chiunque può fare il titolare. Questa è anche la nostra forza, noi lavoriamo in settimana e il giorno della partita sappiamo sempre cosa fare. Tutti ci diamo una mano, soprattutto nei momenti di difficoltà come successo in casa contro il Pescara in cui siamo riusciti a mettere in piedi la gara. Stessa cosa è successa ad Empoli: abbiamo sofferto nei primi minuti ma poi, tutti insieme, siamo riusciti a prendere in mano la partita. Domenica scorsa, per esempio, al gol loro abbiamo reagito non disunendoci e poi credendo nelle nostre possibilità. Siamo riusciti a creare tante occasioni e abbiamo capito che potevamo fargli male. Abbiamo preso coraggio, pareggiando meritatamente”.
Il Trapani al centro dell’attenzione mediatica.
“Sentire parlare del Trapani penso sia bello. E’ una soddisfazione che ci ripaga del grande lavoro che facciamo da due mesi a questa parte. La serie B è tutto un altro mondo rispetto alla Lega Pro. Rivedersi in tv o essere citati nei giornali nazionali con maggior attenzione è bello, però nello stesso tempo mette un po’ di timore perchè non siamo abituati. Dobbiamo restare sempre coi piedi per terra, non esaltarci e pensare che tutta questa attenzione possa darci tanta forza per fare sempre meglio”.
Il calore dell’ambiente granata.
“E’ una città carica d’entusiasmo, calda e che ti fa sentire calciatore. Giochiamo in uno stadio con 7.000 persone, una cornice che difficilmente si può trovare altrove. L’entusiasmo e il calore che ti danno i tifosi del Trapani non ha confronto con altre piazze. L’ambiente trapanese è bello e penso che come città sia bellissima. La gente dà carica e trasmette passione, tutte cose che mi permettono di stare bene in questo contesto”.
I prossimi avversari.
“Davanti hanno Di Michele, un lusso per la categoria ed un giocatore che può risolvere la partita in qualsiasi momento. C’è tutta gente che ha già fatto la serie B, sulla carta è un’altra squadra di livello altissimo. Domenica scorsa contro la Juve Stabia sono andati sotto e hanno ripreso la gara alla grande, meritando di vincere. Sarà una partita difficile come tutte le altre”.
ANDREA FEOLA
L’emozione di un esordio in serie B.
“Questo giorno me lo ricorderò per tutta la vita. Quando il mister mi ha detto di entrare non ci credevo. L’anno scorso giocavo in Serie D ed esordire in serie B ti cambia la vita, soprattutto per un ragazzo come me che fino a due anni fa giocava in Prima Categoria. E’ sempre stato un sogno arrivare a questi livelli. Domenica scorsa sono entrato subito in partita, ho toccato qualche pallone e mi sono inserito bene con la squadra. Ho giocato un quarto d’ora e, per la forte emozione, non mi capacitato quasi di nulla”.
Il ruolo in mezzo al campo.
“In un centrocampo a quattro mi trovo molto meglio nel ruolo dei due centrali. Sono più interditore, mi sento più un giocatore difensivo che offensivo. La mia caratteristica è quella di rubare palloni in mezzo al campo e rubare palla agli avversari”.
Un’esperienza importante in un gruppo unito.
“Dai miei compagni prendo quasi tutto perchè sono tutti ragazzi che hanno sempre giocato ad un livello più alto rispetto al mio. Sono tutti più grandi e hanno più esperienza di me, quindi anche nella cosa più semplice cerco sempre di trarne dei vantaggi. Il mister mi da sempre consigli, la forza di questa squadra è veramente il gruppo, perchè oltre ad esserci dei bravi calciatori ci sono delle grandissime persone”.
La proposta estiva del Trapani.
“Inizialmente non ci credevo, perchè comunque una proposta di serie B è davvero importante. Con il passare del tempo, quando il direttore è venuto in Sardegna a parlare con la società, ho cominciato a capire realmente che ci sarebbe stata la possibilità di venire qui a Trapani”.
La sfida di sabato contro la Reggina.
“Credo che non ci sia nessuna partita facile in questo campionato, ogni gara si deve preparare nel migliore dei modi. Dobbiamo sempre impostare il nostro gioco, ma nei momenti di sofferenza restare sempre sul pezzo e contrastare gli avversari. Contro la Reggina, come in tutte le partite, cercheremo di vincere. Hanno grandi campioni che possono risolvere la partita con un gesto tecnico che magari altri giocatori non riescono a fare. Avere grandi giocatori può essere importante, però a volte conta più il gruppo che le individualità”.