Si chiama “Cannolo Bag” la creazione dell’artista Giusy Di Benedetto che, in poco più di due anni, ha fatto letteralmente il giro del mondo ed è già una tendenza “made in Sicily”.
Dall’Italia alla Germania, dalla Francia ad altri Paesi d’Europa, dagli Stati Uniti alla Russia, la tradizione delle “coffe” artigianali siciliane, realizzate in fibra di palma nana naturale, unite a tessuti di pregio si fa sempre più strada: passamanerie, pon pon, strass, merletti, velluti, sete e broccati che danno un tocco di modernità ad un oggetto umile, semplice della tradizione contadina e che, oggi, è il fulcro del marchio “Io e la…My Sicilian Bag”, ufficialmente registrato ed esclusivo.
Una creatività immediata, spontanea e senza schemi preconfezionati quella di Giusy Di Benedetto, la stilista cinquantenne che ha inventato questa nuova ed originale moda e le ha dato forma all’interno del suo spazio espositivo nel cuore del centro storico di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.
Un talento scoperto per caso, quasi per gioco, che come fulmine a ciel sereno, è diventato lavoro: «Due anni e mezzo fa – ha rivelato Giusy Di Benedetto al GCPress – ho avviato un’attività commerciale per la vendita di bombole a gas e barbecue e, poco dopo, ho voluto letteralmente “addobbare” il mio negozio con le tradizionali “coffe”, senza pensare che quelle sarebbero diventate la mia passione. Svolgevo anche attività di doposcuola e di sostegno per ragazzi con difficoltà di apprendimento, e, un giorno, chiesi a mio marito di comprare le “coffe” per riempirle di fiori per arredare il negozio: da li, ho avuto un’illuminazione che non so nemmeno io spiegare».
Le mani prima della ragione, l’istinto prima dell’arte, il passo dalla tradizione all’innovazione fu breve: «Grazie alla Federazione Fidapa – ha spiegato la Di Benedetto – ho partecipato ad un evento che mi ha fatto capire cosa avrei potuto realizzare con le mie mani e, senza nessun progetto né senza schemi precostruiti, ho voluto immaginare le mie creazioni come qualcosa che richiamasse il passato, ma che si proiettasse verso il futuro».
Attraverso un insieme di elementi variegati e preziosi, e sempre alla ricerca delle materie prime più pregiate e ricercate, la stilista, vuole raccontare e richiamare la storia millenaria della Sicilia e delle sue culture rendendola “indossabile ed indimenticabile” alle donne di tutte le età.
Un lavoro lungo e laborioso (una delle borse, ha richiesto 10 giorni di lavoro continuativi) che, “quasi come una visione celestiale”, giunge all’ingegno e si trasforma attraverso le dita abili di Giusy: «Sono sempre alla continua ricerca di qualcosa di nuovo e aspetto che una nuova idea si faccia spazio nella mia mente perché – ha concluso la Di Benedetto – ciò che ho creato, per me, è già passato di moda».