“Il governo c’è e se sbaglia lo ammette e riparte”, quindi no alla “rassegnazione”. E’ questo il messaggio che Matteo Renzi ha rivolto alla classe dirigente nel suo viaggio in quattro tappe al Sud.
E’ iniziato intorno alle 9, a Napoli, il tour del presidente del Consiglio. Sempre a Napoli, presso la Fondazione Idis-Città della Scienza nel suo intervento ha detto: “Per settimane abbiamo sentito parlare scenari inquietanti sull’Italia perché abbiamo fatto -0,2% Oggi è arrivato il dato che anche la Germania fa -0,2. Io farei a cambio volentieri, in termini di dimensioni economiche, con la situazione della Germania che è certamente più forte della nostra. Non è la percentuale dello ‘0 virgola’ che mi preoccupa, l’ho sempre detto, ma a preoccuparmi è il clima di rassegnazione che c’è nella classe dirigente che dice ‘tanto le cose non cambieranno mai’“.
Quindi la classe dirigente del Sud “deve uscire dalla cultura della delega e della rassegnazione”. E “niente alibi: il governo c’è e se sbaglia lo ammette e riparte – ha aggiunto il presidente del Consiglio – il governo può sbagliare ma non scappa“. “Oggi l’Italia è nelle condizioni di poter essere, nei prossimi anni, la guida dell’Europa – ha aggiunto il premier -. Facendo le riforme che deve fare l’Italia è nelle condizioni di poter trascinare l’Europa fuori dalla crisi. Ho sentito dire ‘vediamo cosa ci dice l’Europa…’ E’ esattamente il contrario: è l’Europa che si aspetta una carica, una spinta”.
Altra tappa del premier a Reggio Calabria, per un incontro in prefettura in tarda mattinata. Al suo arrivo lo attendevano un centinaio di persone che stanno svolgendo lavori socialmente utili e i percettori degli ammortizzatori sociali che temono la mancata copertura finanziaria. “Ci sono dei segnali – ha precisato Renzi riferendosi agli ultimi dati della produzione industriale – che ci dicono che l’Italia non sta messa peggio di altri Paesi europei ma l’Italia ha uno spazio di miglioramento se completerà il percorso delle riforme che abbiamo iniziato. Spendere bene i fondi europei è centrale. Quanto vale – ha domandato Renzi – sul Pil di una regione come la Calabria un’operazione da 200 milioni di euro? Se spendessimo bene i soldi la Calabria avrebbe l’incremento di un punto di pil”.
Renzi ha poi elencato i vari temi affrontati nel corso dell’incontro che si è svolto mercoledì sera con il capo di Stato. “Con il presidente Napolitano c’è stato un incontro a 360 gradi su tutte le numerosissime questioni aperte, sullo scacchiere interno e internazionale. C’è la vicenda Ucraina-Russia, la vicenda siriana e irachena con il martirio dei cristiani e delle minoranze etniche – ha detto -. C’è il grande tema della Libia con l’Italia che è l’unico Paese a tenere aperta l’ambasciata e c’è infine la drammatica questione del Medio Oriente”. “Al Consiglio europeo del 30 agosto – ha proseguito Renzi – ascolteremo le indicazioni di Juncker sulla formazione della Commissione. C’è poi la questione economica dell’Europa che, come si è chiarito con i dati sul pil della Germania, non riguarda solo l’Italia ma l’intera eurozona”.
In Sicilia, Renzi ha appuntamento a Gela per un incontro con amministratori locali e rappresentanti dei sindacati nell’aula consiliare. ”Se riparte il Sud riparte l’Italia’. Bisogna che l’Italia – ha aggiunto Renzi- vada in ferie ma che riparta subito investendo sul turismo e attraendolo in località come questa”.
Tappa finale a Termini Imerese con amministratori locali e rappresentanti dei sindacati dello stabilimento Fiat.