sabato, 28 Dicembre 2024
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HomesocialeTotò CUFFARO e il divieto di vedere la madre.

Totò CUFFARO e il divieto di vedere la madre.

Desidero intervenire sulla vicenda del mancato permesso a Totò Cuffaro di vedere la madre, ancora in vita a 90 anni, ma malata di Alzheimer, non amplificando i vari interventi di parlamentari che possono fare storcere il naso anche ai benpensanti o infoltire la schiera dei polemici ad ogni costo, ma semplicemente facendo conoscere a voi lettori, l’articolo della collega Elvira Terranova. Non aggiungendo altro. Perché il pensiero di Elvira è toccante ed esaustivo e nello stesso tempo rivolto a chi, nell’applicare la Legge, possa fare anche comprendere al popolo, che l’art. 3 della Costituzione non è privo di umanità, anzi.
Chissà se il giudice di sorveglianza che ha vietato all’ex governatore Totò Cuffaro di vedere la madre novantenne malata di Alzheimer perché, così sostiene il magistrato, tanto lei non lo riconoscerebbe, ha mai visto il video in cui una donna, Kelly Gunderson, che convive con il dramma della madre malata di Alzheimer che ormai non riesce a riconoscere più le persone a lei care, compresa la figlia, cattura con il cellulare l’ultimo momento di lucidità dell’anziana madre.
Kelly non si è mai arresa e ha continuato a provare a farsi riconoscere per carpire il momento tanto atteso, quello in cui la madre la riconosce. E alla fine c’è riuscita. Le riprese sono state fatte nella camera d’ospedale dove la donna è ricoverata. Kelly si è sdraiata vicino alla madre e ha continuato a chiederle “sai chi sono? Mi riconosci?”. Dopo numerosi e desolanti “no, non so chi sei”, ecco la luce: “Sei Kelly, mia figlia”. Poi un toccante “ti voglio bene”.
Il filmato, sul web, ha in poco tempo fatto il pieno di clic, arrivando a totalizzare quasi un milione di visualizzazioni. Ma probabilmente il giudice Valeria Tomassini, del tribunale di sorveglianza di Roma, quel video non l’ha mai visto. Lei, in un linguaggio freddo e burocratico, ha messo nero su bianco perché Totò Cuffaro, che sta scontando una pena a sette anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, non potrà vedere l’anziana madre Ida.
Eccole, le parole usate dal giudice per dire no a Cuffaro: “Il deterioramento cognitivo evidenziato svuota senz’altro di significato il richiesto colloquio, poiché sarebbe comunque pregiudicato un soddisfacente momento di condivisione”. Capito? In sostanza il giudice dice che per la mamma di Cuffaro vedere o no il figlio – la richiesta era stata avanzata dal legale dell’ex governatore, Maria Brucale – è la stessa identica cosa.
Ecco, io mi chiedo, da figlia e senza alcuna retorica: l’abbraccio di una malata di Alzheimer vale meno dell’abbraccio di una persona sana? Un giudice può stabilire quanto vale un sentimento? Sì, me lo chiedo e non trovo risposta. Anzi, sì. Signor giudice, vada vedersi il video in cui la mamma di Kelly per un attimo torna lucida e dice alla figlia ti voglio bene. Forse si commuoverà anche lei. Anzi, ne sono certa.
(Elvira Terranova è giornalista dell’Adnkronos)

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