Le Vie dei Tesori giungono al loro secondo weekend: il 19 e 20 settembre si ritorna a Bagheria, Messina, Caltanissetta, Sambuca, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo, quest’ultima apre le porte per la prima volta della “città” diocesana nel suo complesso, con l’imponente palazzo vescovile, il Seminario che racconta gli “studenti” illustri del passato, e la bellissima Cattedrale. Mentre a Caltanissetta si svela la chiesa di san Sebastiano, antica sede della Confraternita dei macellai, dove sarà visitabile la cripta nascosta appena recuperata.
Ottanta saranno i luoghi aperti e diverse le passeggiate in programma; si parte da Bagheria col giardino romantico di Villa San Cataldo, ultimo baluardo rimasto di quella che un tempo fu la residenza in stile neogotico dei principi Galletti. Tra le dimore nobiliari, Palazzo Butera dove basta alzare lo sguardo e si scopre Borremans, poi Aspra, passando dal Museo dell’Acciuga che racconta la vita marinara, e raggiungendo la chiesetta della Beata Vergine Maria Addolorata, con gli affreschi del giovane Renato Guttuso che per decenni furono ricoperti di calce perché di mano “comunista”. E’ già sold out l’escursione in barca a vela nel golfo di Santa Flavia, mentre è ancora possibile fare il battesimo del mare, ovvero una discesa con un sub esperto.
Caltanissetta, con il supporto dell’associazione Creative Spaces, apre alcune delle sue chiese più belle, a partire dalla Cattedrale con gli affreschi del Borremans alla chiesa di Santa Flavia con le sue tombe illustri; si potrà ascoltare la lunga storia del Seminario e visitare il cimitero monumentale scavato nella roccia. Ma sarà anche il weekend che, oltre ad aprire le porte dei golosi laboratori artigiani del famoso torrone nisseno, condurrà domenica nella Valle delle Miniere, seguendo la scia delle cappelle votive dei minatori per arrivare all’impressionante cimitero dei Carusi, 19 croci bianche piantate nel terreno per ricordare i bambini (9 rimasero senza nome) uccisi nel rogo di Gessolungo.
Messina punterà per il “fuori porta”, oltre la riconferma del Forte San Salvatore come luogo più amato, e poi, il villaggio fantasma di Massa San Nicola, abbarbicato sulle colline, un paese irreale posto sotto il vincolo della Soprintendenza; o il villaggio medievale di Mili San Pietro, nascosto sui Peloritani, dove si scoprirà che l’abbazia basiliana è la più antica chiesa normanna di Sicilia. In città, nel quartiere Larderia, saranno mostrati ai visitatori, nella chiesa di San Giovanni Battista, due enigmatici anagrammi aritmetici, che rimandano ai salotti nobiliari; senza dimenticare le due eleganti Villa Cianciafara e Villa Alfè.
Sul versante occidentale dell’Isola, Sambuca di Sicilia, scolpita nell’arenaria, padrona di una luce morbida che ingentilisce ogni spigolo, l’antica Al Zabut tra vicoli tortuosi e cortili, ed ancora Casa Amodeo e la passeggiata di domenica. Chi sceglie un percorso autonomo potrà ammiare la “macchina orologiaia” della Torre Civica, i due portali arabo-normanni della chiesa della Concezione e della chiesa di San Giuseppe; e, fuori porta, la casa-studio dove nacquero le ultime tele del pittore Gianbecchina.
Nel Trapanese, tra chiese, ipogei, palazzi nobiliari, e aree archeologiche vi sono: Trapani, Marsala e Mazara.
A Trapani si può seguire in diretta, alla Biblioteca Fardelliana, il restauro certosino dei corali medievali cui collabora l’associazione Le Vie dei Tesori. Ma, oltre alla sempre gettonatissima Torre della Colombaia e all’Immacolata del Marabitti al Collegio dei Gesuiti, ci sarà Villa Aula, già entrata nel cuore di numerosi visitatori, accolti dai giovani dell’associazione Agorà, partner del Festival: questo fine settimana sarà l’ultimo disponibile per scoprire modanature, arredi eleganti e vetrate Liberty del Gregoretti. A Palazzo D’Alì, invece, ad accogliere sarà la nobildonna Clotilde, pronta a ricordare cerimonie e balli di una volta.
Marsala e il suo Stagnone tra voli in Piper, esperienze nelle Saline e prove di kitesurf e Sup, ma anche un brunch in puro british stylee la visita a due diversi scavi archeologici in corso a Mozia. Tornando in città, con l’aiuto dell’associazione Nonovento, partner del Festival a Marsala, si può far tappa a San Matteo per una supplica sotto il Crocifisso contro le catastrofi o scendere nel complesso ipogeico di Santa Maria della Grotta.
Mazara, oltre alla straordinaria “città vescovile” nel suo complesso, e ai ruderi di sant’Ignazio, si può partecipare all’esperienza di un viaggio nella città sotterranea, duecentomila metri quadrati di gallerie, caverne e giardini del museo “Evocava”, nelle cave della città, gestito da Casa Periferica che supporta il festival in città.
Con il vettore ufficiale del festival, Labisi, si possono raggiungere comodamente da Palermo e visitare in giornata Marsala e Messina (questa domenica, 20 settembre), e la prossima, Mazara del Vallo, Naro e Sambuca.
I luoghi sono visitabili a piccoli gruppi, con numeri diversi a seconda di ciascuno spazio e delle caratteristiche dei siti. È stata istituita ovunque la prenotazione on line, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: basterà acquisire il coupon su leviedeitesori.com o negli info point allestiti nelle città. Le visite si faranno con la guida in presenza, oppure con l’audioguida. Quest’anno, comprando i coupon del Festival, si potrà scegliere di donare 1 euro in più per sostenere progetti dell’associazione Le Vie dei Tesori Onlus, tutte le info sono sul sito web.
Oltre alle visite, alle passeggiate e alle esperienze si aggiungono i tour organizzati con Insider Sicily. “Mezza giornata con noi”, per vivere il Festival in libertà con otto ingressi e un pranzo/cena tipico (con prenotazione dei luoghi garantita dall’organizzazione) e “Un weekend con noi”, un fine settimana in tutte le città del Festival per scoprire tesori dell’arte e del palato.
Informazioni: 091 842 00 00, tutti i giorni 10-18 oltre che sul sito ufficiale.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, quello da 10 euro per 4 visite, mentre quello da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi senza prenotazione, mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.