The Human Library. I libri sono uomini. Un progetto ambizioso e al tempo stesso necessario, quello promosso dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari di Palermo in collaborazione con ALAB–Associazione Liberi Artigiani Artisti e con il sostegno di numerose organizzazioni ed enti del territorio.
Finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane – Piano Cultura Futuro Urbano “Biblioteca casa di quartiere” – il progetto mira a fare incontrare uomini e parole, microstorie e macrostorie. L’obiettivo è fare uscire le parole dalle biblioteche perché vengano condivise e tramandate e, allo stesso tempo, riportare la comunità nelle biblioteche per farle vivere e valorizzarle.
Due i luoghi principali attorno ai quali si sviluppano le diverse e poliedriche iniziative del progetto: la biblioteca “Giuseppe Leggio” e il polo biblio-documentario sulle tradizioni siciliane di Palazzo Tarallo: presidi culturali, istituzionali e sociali dei mandamenti della Kalsa e Albergheria di Palermo.
Le attività sono pensate per costruire un ponte che colleghi l’ampio patrimonio bibliotecario e documentario custodito nei due luoghi e quello legato alla memoria e alla narrazione della comunità del quartiere.
Ad aprire il progetto e fruibile fino alla sua conclusione la Biblioteca diffusa dei libri umani. Sono 17 i luoghi, tra botteghe artigiane, associazioni, imprese culturali e strutture extra-alberghiere, che ad oggi hanno aderito all’iniziativa per ospitare uno spazio di libera fruizione dei libri della Biblioteca Giuseppe Leggio e provenienti dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani. Una vera e propria biblioteca diffusa nel centro storico di Palermo che vuole costruire una relazione tra gli abitanti del quartiere e i turisti con un vasto patrimonio librario, legato alla storia, alla cultura e alle tradizioni siciliane. Per scoprire le postazioni, basta visionare la mappa sul sito ilibrisonouomini.it
Il 2020 si apre con l’avvio di due corsi di formazione organizzati in collaborazione conl’Officina di Studi Medievali.
Il primo, per Addetto alla gestione e al recupero dei beni bibliografici, si terrà alla biblioteca Giuseppe Leggio dal 25 febbraio al 17 aprile.
Il secondo, ancora alla Leggio, ma dal 26 febbraio al 16 aprile, è un corso di lingua e cultura araba.
Scopo dei due corsi – della durata complessiva di 40 ore ciascuno – è trasmettere conoscenze e competenze inerenti il patrimonio linguistico-culturale e librario del territorio grazie alla sinergia tra diverse realtà d’eccellenza del quartiere. Saranno approfondite tematiche inerenti le tecniche di prevenzione, gestione, tutela e restauro del materiale bibliografico e, oltre alle competenze tecniche di lettura e scrittura dell’arabo, quinta tra le lingue più parlate nel mondo, si approfondirà la cultura araba antica e contemporanea in una prospettiva interculturale.
L’accesso ai corsi è gratuito e prevede il rilascio di un attestato di partecipazione. I due corsi, a numero chiuso, sono accessibili fino a esaurimento posti e previa iscrizione.
Per partecipare è necessario inviare una richiesta di iscrizione al corso di interesse entro il 21 febbraio 2020 a mimap@museomarionettepalermo.it.
Informazioni: 091.328060
Prossimo è l’avvio di sei percorsi laboratoriali realizzati in collaborazione con l’associazione ALAB (Associazione Liberi Artisti Artigiani Balarm).
I sei corsi di artigianato, che spaziano dall’ambito sartoriale a quello della lavorazione della pelle, dal design dei gioielli alla lavorazione della ceramica, saranno tenuti dai giovani artigiani della rete ALAB e destinati ai giovani, ai diversamente abili e ai soggetti a rischio.
Il programma di iniziative del progetto The Human Library. I libri sono uomini si farà sempre più intenso e proseguirà fino ad aprile 2020 con attività a cavallo tra formazione teorico-pratica, approfondimento e nuove tecnologie: tra queste, racconto sul quartiere e scambio intergenerazionale, formazione con artigiani-artisti, nuove tecnologie per la memoria orale, formazione e incontri di approfondimento con esperti e studiosi.
Tutte le attività si strutturano secondo il metodo del “collaboratorio”, trasformando la biblioteca in un vero e proprio community hub capace di creare nuove sinergie e mettere al servizio degli abitanti del quartiere competenze ed esperienze di organismi privati, esperti e imprese.