Quando lo swing si innamora della canzone italiana. I grandi classici del songbook italiano, rivisitati con gioioso respiro jazzistico in un concerto tutto da assaporare con il concerto nazionale “Vieni Via con Me”. L’Orchestra Jazz Siciliana si esibirà in una grande produzione.
Da oltre 40 anni, l’Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione The Brass Group, è una realtà tra le più rare perché ha ospitato solisti tra i più illustri della scena internazionale: Francy Boland, Gil Evans, Carla Bley, Mel Lewis, Clarke Terry, Natalie Cole, Arturo Sandoval, Toots Thielemans, Dianne Reeves e Vince Mendoza, per citarne solo alcuni.
Nel progetto “Vieni via con me” (edito dalla Fondazione su cd nel 2018) l’orchestra scandaglia la canzone italiana tra la fine degli anni 40 ed i 60, con omaggi a Fred Buscaglione, incursioni in tempi più recenti (“Spaghetti a Detroit” di Fred Bongusto, “Via con me” di Paolo Conte), nel repertorio internazionale dell’epoca (“Bongo bongo bongo”, “Buonasera signorina” e “Mambo italiano”) e perfino con composizioni originali che mantengono l’identico sapore di tutto il concerto. Gli arrangiamenti sono di Ninni Pedone che ne cura anche la direzione, mentre Sal Pizzurro, già apprezzato primo trombone dell’ensemble siciliano, qui si propone anche come cantante di vocalità sorniona, come se a cantare quei classici fosse chiunque di noi. Soddisfatto il presidente della Fondazione the Brass Group, il Maestro Ignazio Garsia che dichiara «quanto sia importante portare la realtà dell’OJS e la cultura dello swing proposta dall’orchestra siciliana anche a livello nazionale ed internazionale, come già accaduto in passato. Il concerto, in questo caso, rientra in un quadro di scambi culturali tra la Fondazione e l’Area M(usica) dell’Arti e Corti di Milano che, grazie alla collaborazione dell’Università di Milano promuove un progetto di Rete Culturale nel Quartiere Città Studi volto a produrre, ospitare e realizzare concerti ed appuntamenti di musica jazz di alto profilo. Il progetto artistico Vieni via con me, in particolare, è una produzione diventata anche disco, il terzo in assoluto della OJS, dopo lo storico esordio del 1990 sotto la guida di Carla Bley ed il successivo “Three Drums Show” del 2009 con Peter Erskine, Alex Acuña e Gianluca Pellerito. Un’occasione unica per la presentazione del lavoro di musica jazz che vede partecipi anche i professori d’orchestra della Fondazione The Brass Group».
Un gruppo vocale e l’Orchestra Jazz Siciliana al gran completo: tutti impegnati a trasformarsi in uno scintillante juke box d’epoca (Wurlitzer o Rock-Ola che sia) per ricreare l’atmosfera del tempo e scandire la colonna sonora che accompagnava la rinascita di quella generazione.Le canzoni più antiche sono “In cerca di te” di Testoni/Sciorilli del 1945 (incisa da Dea Garbaccio, Natalino Otto, Teddy Reno e molti altri) e “Bongo bongo bongo”, da noi portata al successo nel 1947 da Nilla Pizzi ma che nella versione originale statunitense (“Civilization”, di Hilliard/Sigman) ha goduto di interpretazioni prestigiose, tra cui quella dell’orchestra di Woody Herman. Agli anni Cinquanta appartengono altri due brani di provenienza americana: “Buonasera signorina” (scritta da Peter DeRose per Louis Prima che la rese popolare in tutto il mondo) e “Mambo italiano” (di Bob Merrill) che negli Usa ebbe grandi interpreti in Rosemary Clooney e in Dean Martin mentre a lanciarla in Italia fu Renato Carosone.