Il Comune di Palermo batte cassa è approva l’aliquota del 2,89 per mille per la TASI, l’imposta sui servizi che ha sostituito l’Imu, che verrà applicata sul valore della rendita catastale della prima casa. La decisione arriva alle 7 del mattino dopo dodici ore di consiglio, con voto a maggioranza. Contrari PD e IDV. La tassa dovrà essere versata entro il 16 ottobre e porterà nelle casse comunali circa 16 milioni di euro.
A votare favorevolmente il provvedimento è stato anche il consigliere di Leva Democratica, Orazio La Corte: “Purtroppo questa notte abbiamo assistito all’ennesimo ‘braccio di ferro’ politico tra PD e l’amministrazione comunale che non ha nulla che fare con il provvedimento TASI di cui si discuteva. Se fosse passato il principio del PD dell’1 per mille, si rischiava di non concedere ai cittadini che vivono in condizioni di disagio i benefici che scaturiscono dalle agevolazioni. Il testo approvato è stato migliorato rispetto quello proposto nella parte che riguarda le detrazioni che da 50€ sono state raddoppiate a 100€ aumentando, così, da 15mila a 30mila il numero dei cittadini palermitani che ne beneficeranno. Mi auguro – ha concluso La Corte – che tutta la sinistra presente in aula possa aprire un dibattito ed un confronto con il sindaco Orlando finalizzato alla creazione di un progetto comune e condiviso, da seguire fino alla fine della consiliatura, per il solo bene della città e non mirato alle poltrone da occupare.”
“Siamo amareggiati – dicono Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti di Idv – per il comportamento in aula della maggioranza, che pur di portare a casa il bottino da 16 milioni di euro si è alleata con le forze che negli anni scorsi hanno sostenuto la giunta Cammarata. I nostri sforzi di evitare la tassazione che grava mediamente per circa 150 euro a famiglia, o comunque di ridurla al minimo, è stata contrastata da questo asse anomalo e ormai consolidato tra centrodestra e Mov139. Nel dibattito d’aula abbiamo evidenziato l’assurdità del pagare troppe tasse per servizi che abbiamo definito più invisibili, che indivisibili. Oltre alla stangata Tari, adesso arriva anche la Tasi che colpirà le famiglie già messe alle corde da una disoccupazione crescente e da una crisi economica gravissima. L’unica cosa che rende meno amaro questo atto sono le detrazioni previste che riprendono in buona parte le nostre proposte”.
Dello stesso avviso sono il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli e i consiglieri comunali democratici Carlo Di Pisa, Fabrizio Ferrara, Rosario Filoramo, Luisa La Colla, Sandro Leonardi, Giovanni Lo Cascio, Antonella Monastra e Loris Sanlorenzo, che in una nota congiunta hanno affermato: “Il voto sulla Tasi, arrivato dopo una lunga maratona in consiglio, certifica la nascita in città di una nuova maggioranza: il sindaco Orlando governa insieme al centrodestra di Cammarata. Un matrimonio contro-natura che fa uscire allo scoperto le contraddizioni di un’amministrazione che si dice di sinistra, ma poi fa gli inciuci con la destra, grazie all’emendamento a firma Tantillo, Milazzo, Veronese e La Commare. La Tasi a Palermo resta tra le più alte d’Italia e penalizzerà le famiglie, specie chi ha una rendita catastale oltre i 400 euro, su cui graverà tutta l’imposta”.
Voce fuori dal coro, tra le file di Forza Italia, che ha votato l’emendamento è quella del consigliere Angelo Figuccia: “L’approvazione della delibera della Tasi è un errore che la città pagherà caramente. Avendo intuito che il documento sarebbe stato approvato soltanto con l’accordo tra il partito del sindaco, Movimento 139, e alcuni esponenti dell’opposizione, ho preferito abbandonare i lavori d’Aula perché, seguendo coerentemente la linea nazionale e regionale del mio partito, sono e voglio restare all’opposizione. Con questo accordo, i palermitani saranno costretti ad un ulteriore salasso, mentre sarebbe stato meglio che fosse stata applicata l’aliquota nazionale dell’1 per mille e che le risorse mancanti fossero recuperate con una seria politica di risparmi e di tagli agli sprechi, che ancora continuano a regnare.”
Soddisfatto il sindaco Leoluca Orlando: “Ancora una volta esprimo il mio apprezzamento per l’ottimo lavoro del Consiglio Comunale che ha approvato la Tasi, imposta stabilita dal Governo nazionale e resa necessaria dai tagli ai trasferimenti ai Comuni. Il Consiglio comunale ha confermato l’impostazione dell’assessore Luciano Abbonato e degli uffici competenti fatta propria dalla Giunta e ha ulteriormente definito e migliorato le già previste agevolazioni”.
“La delibera approvata, con le connesse aliquote Tasi, pone Palermo al livello più basso rispetto a tutte le altre grandi città italiane, a conferma di un percorso di risanamento del bilancio comunale che consente oggi anche una politica di graduale contenimento della pressione tributaria”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale della delibera che definisce le aliquote della Tasi sulla prima casa che è stata fissata al 2,89 per mille sul valore catastale. “I due giorni di confronto in aula – continua Abbonato – sono stati senz’altro utili a confermare la bontà dell’impostazione dell’amministrazione e a migliorare il provvedimento predisposto. Il Consiglio Comunale ha approvato infatti un emendamento che rimodula le detrazioni, azzerando sostanzialmente l’imposta per tutte le unità immobiliari la cui rendita catastale è inferiore a 200 euro e rendendo minimo l’esborso per rendite tra 200 e 300 euro, casi che interessano complessivamente circa 36mila famiglie che certamente si collocano nelle fasce più povere della popolazione. È stato quindi mantenuto l’impegno di eliminare sostanzialmente l’imposizione sulla casa a circa 1/3 dei proprietari di abitazione principale, senza gravare ulteriormente sulle proprietà già sottoposte a IMU (abitazioni diverse da quella principale, fabbricati industriali e immobili rurali). Anche per questo mi unisco all’apprezzamento a tutto il Consiglio Comunale”.