lunedì, 23 Dicembre 2024
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HomesportTarga Florio Classica, il racconto del primo giorno di gara

Targa Florio Classica, il racconto del primo giorno di gara

Lotta agguerrita alla prima tappa della Targa Florio Classica 2020, gara di regolarità classica organizzata da AC Palermo e ACI con il supporto di ACI Sport e ACI Storico, valevole per il Campionato Italiano Grandi Eventi ACI Sport.

Lasciato il Museo dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo i concorrenti della Targa Florio Classica 2020 hanno affrontato il mare e la montagna, prima con le prove a Castellammare del Golfo, poi con la salita del monte Erice; quindi Castello di Venere e Mozia prima del controllo a timbro alle Cantine Florio, a Marsala.

Nell’annunciato testa a testa iniziale tra le due FIAT 508C, rispettivamente del 1937 e 1939, di Passanante-Di Mauro e Moceri-Dicembre, se ne è aggiunta anche una terza, del 1938, quella di Angelo Accardo e Filippo Becchina.

Nel pomeriggio qualche nuvola e un accenno di pioggia non hanno certamente fiaccato lo spirito indomito dei regolaristi, poi di nuovo sole mentre le vetture facevano trionfale ingresso a Campobello di Mazara, salutati anche dal Sindaco Giuseppe Castiglione“Un onore accogliere il passaggio della Targa Florio nella culla della regolarità” ha dichiarato il primo cittadino, è questo infatti il cuore pulsante di tale disciplina in Italia, con una scuola che ha visto crescere numerosi campioni.

Anche il Presidente dell’Automobile Club di TrapaniGiovanni Pellegrino, intervenuto in questa occasione, si è potuto dire orgoglioso e soddisfatto nel vedere i numerosi equipaggi affrontare le prove in linea nel centro del paese. Gli onori a Campobello di Mazara non sono stati riservati soltanto al passaggio dei Campioni, anche il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, è stato accolto gioiosamente dagli ospiti illustri, ammaliati dalla sua bellissima Lancia Aurelia B24 del 1957. Sul versante sportivo, qui sono spiccate le ottime prestazioni anche della Lancia Fulvia Coupé del 1973 di Dario Converso e Federica Ameglio e di un’altra FIAT 508 C del 1938, la quarta in gara, quella di Alberto Diana e Anna Maria Revello.

Da qui ancora controlli cronometrici nel passaggio dalla strada delle saline alla via di Garibaldi, Castelvetrano, Santa Ninfa e Cretto di Burri prima di rientrare all’università dopo ben 77 prove affrontate tra prove cronometriche e di media rilevate dall’official timeekeper Tag Heuer su oltre 300km di strada.

In attesa dell’uscita dei risultati ufficiali, la gioia dei concorrenti: “sono veramente contento” afferma Mario Passanante, porta colori Mafra in questa competizione, “il valore aggiunto è stato il passaggio a casa mia, mi sono emozionato come un bambino”. Emozione condivisa anche da Giovanni Moceri: “una grande festa per me, un ritorno alle origini. Una bella tappa, ben articolata, ben ritmata non abbiamo avuto il tempo di annoiarci e abbiamo goduto al massimo del paesaggio del trapanese. L’organizzazione ha dato conferma del grande stato di forma”. Entrambi i concorrenti si sono detti poi soddisfatti delle proprie prestazioni, così come pure Angelo Accardo, prima volta su un’auto anteguerra, che fa tesoro dell’esperienza accumulata in questa prima tappa.

Una giornata intensa nella quale le abilità al volante di tutti i piloti sono state messe alla prova, meritato dunque il riposo, ma è vietato perdere la concentrazione: sabato mattina, a partire si torna nuovamente in strada per la seconda e ultima tappa della Targa Florio Classica 2020, questa volta in un percorso che andrà a ricalcare quello originario sul Circuito delle Madonie riportando alla vita il mito di Floriopoli.

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