Nel Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea siciliana e recentemente inserito nel circuito arabo-normanno dell’Unesco, le rarità da immortalare di certo non mancano: dalla Cappella Palatina alla Sala di Re Ruggero, dalla Sala d’Ercole alla Sala dei Venti, turisti provenienti da ogni parte del mondo si trovano di fronte ambienti ricchi di richiami artistici di raro fascino. Eppure una delle principali “attrazioni” del Palazzo è diventata una targa posta al lato della Sala Verde, nel corridoio del piano parlamentare: è l’insegna marrone sulla quale è incisa la scritta in oro “Commissione Parlamentare Antimafia”. “Lavoro qui da anni – dice una dipendente della Fondazione Federico II, che si occupa della gestione turistica nel Palazzo – e rimango sempre sorpresa dalla quantità di persone che si fermano a fotografare questa insegna. Probabilmente la parola ‘antimafia’ incuriosisce, di certo è uno degli angoli più fotografati del Palazzo”. Un turista intento a fotografare la targa dice: “E’ qui che lavorava il giudice Giovanni Falcone? O no?”, facendo evidentemente confusione. La Sala Verde, che si trova in una zona del piano parlamentare aperta al passaggio del pubblico, ospita in realtà gli uffici del presidente della commissione Antimafia, organo di vigilanza interno al Parlamento regionale. Il Palazzo ospita infatti anche l’Assemblea Regionale Siciliana ed i suoi uffici.