Unica tappa siciliana del lungo tour italiano 2024 per Ana Carla Maza, violoncellista, cantante e compositrice cubana in occasione dell’ultimo album, Caribe. Il concerto che vedrà la spumeggiante e talentuosa musicista esibirsi in trio con Norman Peplow al pianoforte e Arnaud Dolmen alla batteria, si terrà martedì 20 agosto alle ore 21:30 al cortile Abatelli del Complesso Monumentale dello Steri di Palermo, nell’ambito del Festival Steri estate 2024, organizzato dalla Fondazione Orchestra Siciliana “The Brass Group”.
Con brani odierni conditi dai successi delle precedenti produzioni discografiche, La Flor e Bahia, e da evergreen interpretati in versioni inedite e straordinarie, la giovane, virtuosa ed energica artista proporrà un repertorio che spazia dai suoni, ritmi e melodie attinenti alle radici della sua prima infanzia alle descargas (jam) cubane degli anni Cinquanta, con abbondanti e gioiose deviazioni verso le rumbas dei Caraibi, al tango argentino e alla samba e bossa nova brasiliani.
Benché la sua formazione derivi dalla musica classica, Ana Carla ha esplorato durante la sua carriera musicale le atmosfere caraibiche e limitrofe, prendendosi la libertà di variarne le formule e imponendo le sue doti vocali quali testimoni delle esperienze maturate durante i molteplici viaggi nelle terre sudamericane, ma anche in quelle afro-europee. La figura poliedrica di Ana Carla Maza si muove dunque fuori dagli schemi ed è aperta ad un continuo dialogo musicale che affascinerà un pubblico italiano multigenerazionale ed appassionato di musiche all’insegna della gioia e positività.
Ana Carla Maza
Di formazione classica, compie i primi passi musicali nel distretto ‘rumbero’ e perennemente riecheggiante di Guanabacaoa, all’Avana. L’artista ricorda in modo vivido quando guardava fuori dalla finestra della sala della sua amata nonna e ascoltava e osservava i rituali e la musica cerimoniale afro-cubana (Santería), che si svolgevano nell’edificio di fronte.
A cinque anni sua madre (Mirza Sierra, direttrice di un coro di bambini) e suo padre (Carlos Maza, compositore e musicista jazz) la introducono allo studio del pianoforte sotto l’ala di Miriam Valdés, sorella della leggenda vivente Chucho Valdés. Pizzica le prime corde del violoncello all’età di otto anni, quando lo strumento è ancora più grande di lei.
A 12 anni la ragazza lascia Cuba per trasferirsi in Spagna con la famiglia e neanche quattro anni dopo, armata di una ferrea determinazione, va a vivere a Parigi, la destinazione musicale dei suoi sogni, dove continua a studiare e sostenere gli esami per poi entrare al Conservatorio di Musica.
È in questo periodo – tra studio e prime performance dal vivo – che si definisce il suo percorso creativo: un tragitto in continuo fermento ed evoluzione che l’ha portata, a meno di 30 anni, ad avere un intenso calendario di concerti e una prolifica storia discografica. In tre anni l’artista ha infatti realizzato ben tre album: La Flor (2020), Bahia (2022) e Caribe (2023), che hanno avuto molteplici plausi dal pubblico e dalla critica internazionale.
Di lei hanno infatti scritto le riviste più prestigiose definendola come “la cantante-violoncellista diva del momento”, “un’artista dal temperamento di fuoco e dagli orizzonti sconfinati”, una musicista dal multilinguismo sonoro che riesce a combinare i ritmi latini con gli spiriti raffinati della chanson francese” e che promette grandi cose in avvenire grazie alla sua profonda sensibilità artistica.