Continua a riscuotere grande successo il film La voce negli occhi del regista e produttore siciliano, Pietro Crisafulli, avvenuta nei giorni scorsi a New York, presso il “Lincon Plaza Cinemas”. «L’Italia non accetta l’eutanasia, ma uccide le persone», questa una delle frasi molto forti pronunciate in diretta da Oliver Martin subito dopo la proiezione del film. È notte fonda quando in Italia viene proiettato il film La voce negli occhi che racconta la straziante storia di Salvatore Crisafulli, fratello del regista Pietro, conosciuto come il “Terri Schiavo Italiano” e rimasto vittima di un terribile incidente stradale avvenuto a Catania l’11 settembre del 2013. Un uomo giudicato clinicamente in stato vegetativo, da diversi luminari della scienza medica, interpellati nella lunga odissea durata fino al 2013, data in cui avvenne la morte di Salvatore in attesa che un giudice italiano lo autorizzasse a curarsi con cellule staminali. Un film denuncia contro la cattiva assistenza ed in particolare lo scarso interesse del governo Italiano. Scene drammatiche che hanno lo scopo di toccare lo spettatore verso il dramma vissuto dai familiari di Salvatore, si alternano altre scene sull’infanzia dei due fratelli Crisafulli, legatissimi dal profondo affetto, vissuti in diversi collegi. Si ripercorre in questa pellicola la vita sin da bambini, fino al giorno dell’incidente e alla lunghissima tragedia della famiglia, girando tantissimi ospedali Italiani ed in Europa. Luminari interpellati sentenziavano lo stato di incoscienza di Salvatore. La mamma Angela, non si era mai rassegnata, che il figlio nonostante fosse ritenuto dalla scienza medica un “vegetale” percepì mesi dopo che Salvatore fosse cosciente, proprio grazie ai movimenti degli occhi, che i medici scambiavano per movimenti e pianto involontario.
La voce negli occhi, il film sulla vita di Salvatore Crisafulli è stato già proiettato alla Camera dei Deputati, ed ha vinto in Italia il premio messaggio importante – Sezione lungometraggi oro invisibile – al 19° Festival Internazionale che si è svolto a Lenola dal 9 al 13 agosto scorso. La pellicola contiene una scena dedicata alla lettera inviata pubblicamente dall’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Crisafulli.
Sala stracolma di persone che non sono riusciti a trattenere le lacrime. Lunghissimi applausi dedicati alla famiglia Crisafulli, alla madre Angela, ed in particolare a Domenico, figlio di Pietro morto a 25 anni lo scorso 6 marzo, che aveva recitato nella pellicola nel ruolo dello spirito di Agatino, un altro fratello di Salvatore e Pietro Crisafulli, scomparso nel 1992.
Da New York sono volate accuse molto pesanti nei confronti del governo Italiano, la scienza medica ufficiale ed in particolare del Vaticano. «Molto strano il comportamento del Vaticano», ha concluso Martin nel suo lungo discorso.
Grande soddisfazione è arrivata dal regista Pietro Crisafulli: «Sono molto felice che il mio film in America non sia stato censurato come avviene in Italia, fiero ed orgoglioso di avere onorato i miei cari».