Si è svolta questa sera a Palazzo Cefalà l’assemblea aperta ai cittadini, organizzata dalla Consulta delle culture di Palermo, in seguito alla tragedia verificatasi domenica scorsa nel Canale di Sicilia.
All’incontro con i cittadini erano presenti il presidente della Consulta delle Cultura, Adham Darawsha con i membri della Consulta, il prefetto Francesca Cannizzo, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con la Giunta, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, i consiglieri comunali, il corpo consolare della città, i membri del mondo dell’associazionismo e i componenti delle organizzazioni sindacali. Presenti anche il console generale del Ghana in Italia, Mohammed Hussein, don Sergio Mattalliano della Caritas e il neo sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, Elisa Buscemi. L’assemblea è iniziata con un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime del mare.
“Sottolineo con orgoglio la grande risposta della città di Palermo a questa tragedia – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -, dato che, questa sera, Palazzo Cefalà non è abbastanza capiente per ospitare tutti gli intervenuti. Sono grato alla Consulta delle culture per aver organizzato questo momento di riflessione. Questa riunione dà voce ai sentimenti che la città esprime in questo momento. Quella che si è verificata domenica è l’ennesima strage degli innocenti, frutto degli egoismi della politica europea, e non è un caso se oggi parliamo di euro-genocidio, perché l’Unione europea rischia di passare alla storia per essere stata complice di queste tragedie. Al termine del convegno internazionale “Io sono persona”, abbiamo approvato la ‘Carta di Palermo’, – ha ricordato il primo cittadino -, un documento che prevede l’abolizione del permesso di soggiorno, diventato uno strumento di tortura, e una radicale riforma delle norme sulla cittadinanza. La mobilità è un diritto inalienabile – ha sottolineato – e tutti hanno il diritto di scegliere dove vivere, dove tentare di sopravvivere e dove morire. Chiedo cortesemente al prefetto Cannizzo, che ringrazio per il grande lavoro svolto nell’accoglienza dei migranti e per l’eccellente coordinamento effettuato presso il porto di Palermo, in questi giorni di sbarchi, che si faccia portavoce presso il governo nazionale di queste nostre richieste, fra cui quella di creare un corridoio umanitario. Presto – ha concluso il sindaco – sarà collocato al Foro Italico il monumento al migrante ignoto, perché questa è la nuova guerra dei nostri giorni e sta provocando un’ecatombe”.
“Siamo vicini ai parenti delle molte vittime di questi giorni e a tutti quei disperati che rischiano la vita ogni giorno per una futuro migliore – ha affermato il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha -. La presenza oggi di tutte le istituzioni e di molte persone è il segno tangibile dell’impegno e della sensibilità di Palermo nel fronteggiare questa emergenza. Voglio ringraziare tutti i sindacati, le associazioni, il corpo diplomatico e le comunità. La Consulta delle culture ha approvato un documento in cui chiede al governo e alla Comunità internazionale un intervento immediato per porre fine a queste stragi. Consegniamo le nostre proposte al prefetto, fra cui quella di ripristinare ‘Mare nostrum’ e di garantire un corridoio umanitario, affinché le possa consegnare al governo nazionale”.
“La seduta del Consiglio comunale odierna è stata posticipata per poter partecipare a questa importante iniziativa – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando – credo che il Consiglio comunale debba approvare la carta di Palermo in tempi brevi. Non possiamo più assistere a queste stragi. Assumiamo formalmente l’impegno ad approvare questo importante documento sulla mobilità umana al più presto”.