venerdì, 8 Novembre 2024
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Strage di Capaci: ecco tutte le iniziative per il XXX anniversario

Tutte le iniziative a Palermo, Capaci e Isola delle Femmine, le installazioni e il programma completo a cura della Fondazione Falcone

Per la prima volta insieme in modo coordinato, quindici associazioni e realtà sociali del territorio di Capaci ed Isola delle Femmine, organizzano un calendario di iniziative in occasione del XXX anniversario della strage in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Il programma delle iniziative vede:

il 20 maggio ore 21 – Piazza Madrice, Capaci23 MAGGIO 1992: FU SOLO MAFIA? Intervista a Vittorio Teresi, magistrato, ed Enrico Bellavia, giornalista de L’Espresso. Testimonianze di Filippo Parrino (presidente Legacoop Sicilia), Anna Giordano (ambientalista), Cooperativa La Paranza (rione Sanità, Napoli). Nella seconda parte della serata, le testimonianze che ci riportano ad oggi: cosa è Cosa Nostra oggi? come condiziona le nostre vite? Come si può contrastare? Nel mondo del lavoro, della cultura, impegnandosi nel salvaguardare l’ambiente.

il 21 maggio ore 17 – Via degli Oleandri (davanti al campo comunale), CapaciCOLORIAMO I NOSTRI SOGNI: ritinteggiatura della scritta NO MAFIA visibile dall’autostrada. Con Vittorio Teresi (magistrato), Salvo Palazzolo (giornalista), Roberto Lipari (comico), Shobha Stagnitta (fotografa, figlia di Letizia Battaglia), Anna Giordano (ambientalista), Cooperativa Geotrans (Catania), Cooperativa La Paranza (Napoli).
La scelta dei testimonial non è casuale e corrisponde ai temi che, proprio a partire dalle lettere della scritta NO MAFIA, saranno oggetto di riflessione: Natura, Occupazione, Magistratura, Arte, FotografiaInformazione.

il 22 maggio ore 10 – Piazza Pittsburg, Isola delle FemmineLE IDEE NON MUOIONO: TRENT’ANNI DALLA STRAGE. Incontro-dibattito con Maria Teresa Maligno (Sostituto Procuratore), Giovanna Nozzetti (giudice del tribunale di Palermo), Mari Albanese (autrice del libro “Io, Felicia”), Eros Lodato (poliziotto ex scorte), Isidoro Farina (responsabile legalità CSAIN). Poesie di Domenico Di Grusa.

La tre giorni sarà anticipata dalla riproposizione di un’iniziativa che si ripete ogni anno già dal ‘92, con l’esposizione a Capaci e Isola delle Femmine di tanti cartelloni colorati con diverse scritte contro la violenza mafiosa e in ricordo di quanti si sono impegnati per contrastare il potere mafioso. Alle iniziative prenderanno parte, oltre agli studenti delle scuole di Capaci (la Direzione Didattica A. De Gasperi e l’Istituto Comprensivo Biagio Siciliano) e a centinaia di cittadini siciliani anche alcune delegazioni di studenti ed insegnanti di Sassuolo (MO), Novi Ligure (AL), Volpiano (TO), rappresentanti delle associazioni di Dortmund in Germania e dell’Associazione di emigrati in Svizzera “Lupi solidali”.

Per la ritinteggiatura della scritta NO MAFIA, è stata chiesta la collaborazione di AMAP, proprietaria del manufatto (che è parte dell’acquedotto dello Jato).

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Con una “5 giorni per non dimenticare” l’Associazione Nazionale Forense partecipa alla celebrazione a Palermo della Giornata della Legalità, per ricordare le vittime delle stragi di mafia nel 30° anniversario dell’attentato di Capaci. Il 19 maggio si terrà il torneo “Un calcio alla mafia” giunto alla sua settima edizione. Venerdì 20 maggio si terrà la conferenza “Il tempo d(e)i Capaci: storia, diritto, persone della lotta alla mafia. Appuntamento a Palazzo Branciforte alle ore 16.

Le giornate del 21 e 22 saranno dedicate al Consiglio nazionale dell’Associazione, che poi nella giornata del 23 prenderà parte agli eventi commemorativi della Fondazione Falcone, presso l’Albero Falcone (dalle ore 17.00).

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Sabato 21 maggio ore 20:30 appuntamento nella piazza dell’antico rione palermitano di Danisinni, per il flash mob artistico che darà vita a una performance luminosa collettiva curata dall’artista genovese Liliana Iadeluca, ambasciatrice della L.P.W.A.  Light painting World Alliance. 

Venerdì 20 Liliana Iadeluca, affiancata dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, insiema a Valentina Console e Rossella Puccio del Museo Sociale Danisinni incontrerà i bambini del quartiere per raccontare la Strage di Capaci e delle sue vittime diventati simboli vivi della lotta all’antimafia, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alla fine dell’incontro verrà realizzato un laboratorio con i bambini per realizzaredipinti di ‘light painting’ e avvicinarli alla tecnica che li vedrà protagonisti insieme alla città nella realizzazione di un grande disegno creato con la luce. Incontro e laboratorio sono destinati alla sola comunità e non aperti al pubblico. 

L’appuntamento per chi volesse prendere parte all’Art mob è sabato 21 ore 20:30 a piazza Danisinni muniti di torcia e in abiti scuri. L’azione artistica sarà ripetuta un paio di volte.

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A trent’anni dalle stragi del ’92, venerdì 20 maggio alle 11, nella sala pre imbarchi dell’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino, si svolgerà la cerimonia di apertura della mostra permanente per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
All’evento, organizzato dall’agenzia di stampa Ansa insieme alla Gesap, la società di gestione dello scalo aereo palermitano, alla Fondazione Federico II e alla Regione siciliana, parteciperanno i familiari delle vittime, autorità civili e militari, il Ceo di Gesap Giovanni Scalia, la direttrice della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso. 
Realizzata come omaggio alla memoria e al sacrificio dei due magistrati, l’installazione fotografica e il relativo catalogo ricostruiscono – attraverso le immagini private messe a disposizione dai familiari e l’archivio fotografico dell’Ansa – la vita di Falcone e Borsellino: l’adolescenza a Palermo, l’ingresso in magistratura, la nascita del Pool antimafia, il maxiprocesso, le stragi del ’92.
Il percorso creato dalle immagini è integrato – all’interno dei pannelli espositivi – da riproduzioni dei “lanci” Ansa.

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Presentato, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede della Rai di Viale Mazzini a Roma, il programma e l’impegno di informazione, cultura e intrattenimento della Rai per le commemorazioni del XXX anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio nelle quali morirono i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo e i poliziotti Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Alla conferenza stampa hanno preso parte Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la presidente della Rai Mariella Soldi, il direttore della Distribuzione Rai Marcello Ciannamea, il curatore generale del progetto culturale Spazi Capaci Comunità Capaci Alessandro De Lisi, il Vice Capo vicario della Polizia di Stato, il Generale D. del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Massimo Mennittie il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, che ha condiviso e sostenuto il progetto della Fondazione Falcone mostrando come l’Italia tutta, da nord a sud intende sostenere un cammino comune per contrastare le mafie. La Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Trentino Alto Adige e il comune di Ortisei sono partner primari del progetto della Fondazione Falcone, come già la Fondazione Federico II, diretta da Patrizia Monterosso, l’Assemblea Regionale Siciliana, la Regione Siciliana e il Comune di Palermo e molte altre importanti istituzioni locali e d’area del Paese. 

Schierati in prima fila tutti i direttori dell’informazione Rai iniziando da Monica Maggioni (Tg1), Gennaro Sangiuliano (Tg2), Simona Sala (Tg3), Paolo Petrecca (Rainews24) e Andrea Vianello (Radio1 – Grr).

Il tema scelto per questa occasione speciale dalla Fondazione Falcone è la “memoria di tutti”. Si intende ricordare così chi non c’è più, uomini e donne delle istituzioni, politici, magistrati, sacerdoti, sindacalisti e giornalisti, semplici cittadini morti per un Paese libero dalle mafie, ma anche chi è vivo e con il suo impegno si batte ogni giorno per la democrazia e la giustizia.

Dopo due anni di isolamento forzato, si tornerà di nuovo in piazza. Il 23 maggio, giorno dell’anniversario dell’attentato di Capaci, dalle 10 del mattino e fino al pomeriggio, al Foro Italico a Palermo, nel cuore della città storica dove sono nati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la Fondazione Falcone accoglierà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, delegazioni di scuole d’Italia, esponenti delle istituzioni del Paese, alcuni dei protagonisti dei drammatici giorni degli attentati del ’92 e artisti, musicisti, esponenti del mondo della cultura, testimoni di un Paese che vuole guardare al futuro senza dimenticare. Tra le 10 e le 11.30, in diretta su Rai1, sul palco speciale allestito al Foro Italico parteciperanno alla giornata dedicata alle commemorazioni e alla promozione sociale della memoria del XXX anniversario della strage di Capaci il Capo dello Stato Sergio Mattarella, la presidente della Fondazione Falcone Maria Falcone, esponenti delle istituzioni come i ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dell’Interno Luciana Lamorgese, della Giustizia Marta Cartabia, dell’Università Maria Cristina Messa, degli Esteri Luigi Di Maio e il capo della Polizia Lamberto Giannini, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, il procuratore di Roma Francesco Lo Voi. Nel corso della cerimonia agli interventi istituzionali si alterneranno i racconti di alcuni dei protagonisti dei tragici giorni degli attentati del ’92, come i componenti della squadra dei Vigili del Fuoco che, per primi, arrivarono sul luogo della strage a Capaci, di esponenti del mondo della cultura come Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo  che testimonierà l’importanza  della cultura nella battaglia sociale per la legalità, e di altri testimoni di riscatto civile e di impegno come Selima Giuliano, Sovrintendente alle Belle Arti di Palermo, figlia di Boris Giuliano, il vicequestore ucciso dalla mafia tra i primi a intuire i legami economici tra Cosa nostra siciliana e i clan americani e un rappresentante dell’associazione antiracket Addiopizzo.

Prosegue inoltre, nel XXX anniversario delle stragi del ‘92, lo speciale progetto d’arte contemporanea per la promozione della memoria civile Spazi Capaci-Comunità Capaci che coinvolge diversi artisti di fama internazionale, anima i luoghi simbolo della rinascita e della vittoria collettiva contro i ricatti di Cosa nostra e coinvolgerà, dopo Palermo, diverse altre città italiane ed europee. 

I LENZUOLI

Il XXX anniversario delle stragi mafiose di Palermo è occasione per riflettere su quanto la città, la comunità nazionale, i giovani percepiscano le trasformazioni culturali profonde che quei fatti drammatici hanno determinato. Si è chiesto agli studenti di realizzare con la massima libertà creativa un lenzuolo che racconti le storie di chi alla mafia si è ribellato: vittime note e meno note che hanno fatto la storia del Paese.  In tutto sono 1070 le scuole che hanno aderito all’iniziativa che si concluderà con la realizzazione di una speciale installazione urbana diffusa: i  lenzuoli capaci di generare memoria e di unire il Paese saranno esposti al Foro Italico e ai tanti altri balconi dei palermitani  e luoghi istituzionali che li adotteranno.

NIEDERSTÄTTER, DALL’ALTO ADIGE ALLA SICILIA
OTTO CONTAINER ARTISTICI SUL PALCO DI PALERMO
PER COMMEMORARE LA STRAGE DI CAPACI

Niederstätter, azienda altoatesina operante nel mercato dei servizi, del noleggio e della vendita di macchinari per l’edilizia nel nord Italia, ha sponsorizzato alla Fondazione Giovanni Falcone di Palermo il noleggio di otto container che andranno a comporre due edifici temporanei posti dietro al palco che ospiterà gli eventi principali e i saluti istituzionali del 23 maggio prossimo e, dal 18 al 23 maggio, saranno diverse le attività culturali che coinvolgeranno numerosi artisti, cittadini e studenti provenienti da tutta Italia e organizzate dalla Fondazione Falcone insieme al Ministero dell’Istruzione a Palermo. Il tema scelto per quest’anno è quello della memoria di tutti, delle vittime e dei sopravvissuti, dove eredità morali e culturali si sono intrecciate alle attività e all’impegno di chi è rimasto in vita in questi decenni molto complessi successivi alla strage.

Il progetto artistico della struttura modulare è stato realizzato da Manfred A. Mayr con il sostegno della curatrice Sabine Gamper. Mayr ha deciso di legare la cultura siciliano e altoatesina decorando i container con colori contrastanti e vivaci, con riferimenti ai Carretti Siciliani, i carri trainati da cavalli dipinti con motivi colorati che rappresentano la tradizione folcloristica della Sicilia, che egli contrappone alla tavolozza di colori dei costumi tradizionali altoatesini. Sul retro, invece, la Fondazione Falcone ha deciso di realizzare i due maxi-volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ispirandosi alla famosa fotografia scattata nel 1992 che ritrae i due magistrati sorridenti uno a fianco all’altro. All’interno saranno arredati con elementi di design esposti oggi al Museo del Design di Milano.

I moduli andranno a realizzare due edifici trasparenti con terrazza e facciate in vetro di quasi sei metri d’altezza e saranno posti subito dietro al palco installato sulla spiaggia nell’area del Foro Italico di Palermo. Le strutture ospiteranno una parte della stampa nazionale, studenti e scuole coinvolti in workshop e progetti didattici, e le istituzioni che giungeranno in Sicilia per prendere parte alla manifestazione, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Durante le giornate di ricordo della strage, Palermo sarà inoltre invasa dall’arte: in diverse zone della città saranno installate delle opere artistiche al fine di generare in cui le osserva un’indagine sul temporaneo e sulla transitorietà dell’uomo e della memoria.

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La sezione di Palermo dell’Anm e l’Assostampa Sicilia, sindacato unitario dei giornalisti, sabato 21 maggio, alle 17.30, organizzano al Giardino della Memoria, in via Ciaculli 92, un incontro per ricordare il trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Sarà un’occasione non solo per tenere viva la memoria delle vittime di mafia compresi i giornalisti che hanno perso la vita per testimoniare la verità dei fatti. Nel Giardino della memoria, bene confiscato alla mafia e gestito da magistrati e gruppo cronisti siciliani, infatti, hanno trovato posto le targhe che rappresentano tutti coloro si sono opposti alla strategia del sangue imposta dai clan in Sicilia, dalle vittime di Portella della ginestra, ai sindacalisti de Corleonese, sino a padre Puglisi.
Saranno presenti per l’Assostampa Sicilia il segretario regionale Roberto Ginex, con i vicesegretari Roberto Leone e Cristina Puglisi, i componenti della giunta esecutiva e la presidente Tiziana Tavella, che ha convocato un consiglio regionale straordinario ad hoc, e per l’Anm la presidente della sezione di Palermo Clelia Maltese. Oltre ai componenti della giunta dell’associazione magistrati hanno annunciato la loro presenza il procuratore aggiunto della procura di Palrrmo Ennio Petrigni, il presidente della corte d’appello di Palermo Matteo Frasca e Gabriella De Marco, in rappresentanza del presidente del tribunale Balsamo. Tra le autorità, hanno confermato la partecipazione il prefetto Giuseppe Forlani, il sindaco Leoluca Orlando e il questore Leopoldo Laricchia. Hanno inoltre assicurato la partecipazione anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza Antonio Nicola Quintavalle Cecere e per l’Esercito il maggiore Giuseppe Provenza, il vice dirigente dei vigili del fuoco Tommaso Bellomare e il presidente della Fondazione Borsellino Leonardo Agueci. Sarà presente anche una rappresentanza di familiari di vittime della mafia. Alla cerimonia sono stati invitati gli alunni del liceo “Danilo Dolci” di Ciaculli che hanno realizzato un video sul Giardino della Memoria, in gara nel concorso organizzato dalla prefettura sull’utilizzo dei beni confiscati.
Alle 17,58 è previsto un minuto di silenzio in corrispondenza dell’ora dell’attentato del 23 maggio 1992 sull’autostrada Palermo-Trapani in cui vennero uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.

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30 anni dalla morte di Giovanni Falcone Paolo Borsellino, Arte vs Mafia, in onda in esclusiva su Sky Arte il 23 maggio alle 21.15, inizia e si chiude con la voce di Paolo Borsellino. Il documentario, diretto da Simona Risi e scritto da Valeria Parisi, racconta come il sacrificio degli uomini dello Stato abbia segnato le coscienze non solo dei cittadini comuni, della giustizia e della politica, ma anche del mondo dell’arte; le testimonianze di artisti, giornalisti, fotografi, testimoni e famigliari delle vittime (Maria FalconeFiammetta Borsellino, Franco La Torre), danno vita ad una intensa narrazione che unisce la riflessione artistica alla cronaca. Tante le immagini che ricostruiscono questo mosaico, a partire dalla fotografia scattata da Tony Gentile a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che si sorridono in un momento di intimità e alla quale si ispira il murales che troneggia sul lungomare di Palermo dipinto dagli street artist Rosk e Loste; i volti dei due magistrati hanno ispirato anche la Porta dei Giganti, un’imponente installazione pittorica di Andrea Buglisi su due palazzi costruiti accanto al carcere dell’Ucciardone. Nell’aula bunker di Palermo, teatro del maxi processo, l’artista Velasco Vitali ha esposto per la prima volta il Branco, opera/metafora itinerante realizzata con rifiuti derivanti dall’abusivismo edilizio, ora esposta nel cortile della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Palermo, dove hanno studiato Falcone e Borsellino e i tanti giovani che ne seguono l’esempio. Le fotografie di Ferdinando Scianna raccontano un altro progetto che Isgrò ha dedicato al suo paese nel messinese, il “Seme d’Arancia”, una gigantesca scultura a forma di seme, il seme della rinascita. Claudio Fava ripercorre le tele del padre Giuseppe Fava, scrittore e giornalista ucciso dalla mafia catanese nel 1984 e che combatteva il crimine con le parole come con le immagini; nella periferia palermitana   è nato Roveto Ardente, un trittico murale di Igor Scalisi Palminteri dedicato a Don Pino Puglisi, il prete ucciso a Brancaccio nel 1994 perché insegnava ai giovani non tanto il catechismo, ma le alternative alla criminalità. Toccante infine la testimonianza di Letizia Battaglia, che ha visto e fotografato la mattanza della mafia e che ancora nell’intervista rilasciata pochi giorni prima di morire dichiara che il giorno della strage di Capaci scelse di non andare sul luogo dell’esplosione e di smettere di fotografare gli eccidi di mafia.

ARTE VS MAFIA | Una produzione Sky Original realizzata da 3D Produzioni, in onda lunedì 23 maggio alle 21.15 in prima visione su Sky Arte, disponibile on demand e in streaming su NOW.

Sabato 21 maggio, alle 17 poi, un corteo si muoverà da Capaci (appuntamento in via degli Oleandri davanti il campo comunale) in direzione della casina “NO MAFIA” visibile dall’autosdrada, dove, in collaborazione con AMAP, che è proprietaria dell’immobile, si procederà a tinteggiare nuovamente l’iconica scritta realizzata nel luogo da cui fu innescato l’esplosivo delle bombe che uccisero i magistrati e gli agenti. A questo momento parteciperanno Vittorio Teresi (magistrato), Salvo Palazzolo (giornalista), Roberto Lipari (comico), Shobha Stagnitta (fotografa, figlia di Letizia Battaglia), Anna Giordano (ambientalista), Cooperativa Geotrans (Catania), Cooperativa La Paranza (Napoli). La scelta dei testimonial non è casuale e corrisponde ai temi che, proprio a partire dalle lettere della scritta NO MAFIA, saranno oggetto di riflessione: Natura, Occupazione, Magistratura, Arte, Fotografia, Informazione, Arte.

L’AMAP infatti aderisce e supporta le iniziative di commemorazione del XXX anniversario della strage di Capaci a supporto delle iniziative organizzate dalle associazioni della società civile di Capaci ed Isola delle Femmine, e collabora alla tinteggiatura della casina “No Mafia” ubicata a Pizzo Manolfo e visibile dall’autostrada Palermo-Trapani.
La stessa casina è infatti di proprietà dell’azienda, essendo il punto di ingresso della galleria Manolfo, parte dell’acquedotto Jato.

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Con l’esecuzione della Messa da requiem, il maestoso capolavoro di Giuseppe Verdi, lunedì 23 maggio alle 20:30, il Teatro Massimo di Palermo ricorda il trentesimo anniversario della strage di Capaci. A dirigere Orchestra e Coro, il Maestro Omer Meir Wellber con uno straordinario quartetto di solisti. Maestro del Coro Ciro Visco. Diretta streaming sulla WebTv del Teatro Massimo.

Durata: 80’ circa.  Biglietti: da 30 a 12 euro.

Doppio appuntamento in programma il 10 giugno a Palermo, con il concerto sul nuovo album di Pippo Pollina, Canzoni segrete al Teatro Massimo e il convegno pomeridiano al Teatro Agricantus ‘La mafia a 30 anni dalle stragi. Le verità nascoste e quelle rivelate’.

Il convegno avrà inizio alle ore 17 (ingresso con prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento posti – Info 091 309636) ed è realizzato in collaborazione con l’Agricantus Società Cooperativa Culturale Sociale – diretta da Vito Meccio, e sarà moderato da Mario Azzolini, giornalista Rai. Fra i relatori insieme a Pippo Pollina, anche Margherita Asta, figlia e sorella di 3 vittime della strage di Pizzolungo del 1985 e ora referente di Libera nel settore Memoria, il sindaco Leoluca Orlando, Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo e Claudio Fava, giornalista, politico, scrittore.

La sera, al Teatro Massimo, Pippo Pollina terrà il suo concerto Canzoni Segrete, organizzato dall’Agricantus Società Cooperativa Culturale Sociale – diretta da Vito Meccio, per presentare il suo ultimo album uscito per Jazzhaus e Storie di Note. Ad accompagnare Pollina in questo concerto, il Palermo Acoustic Quintet formato da: Pippo Pollina, voce piano e chitarra; Fabrizio Giambanco, batteria; Mario Rivera, basso; Gianvito Di Maio, tastiere; Roberto Petroli, sax e clarinetto; Edoardo Musumeci, chitarra. Inizio concerto ore 20.30. Info line: 091 309636 – (Vito Meccio Cell. 3387282675 –Biglietti per il concerto da 15 a 50 euro).

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La conoscenza e l’istruzione sono il primo passo per la libertà e l’indipendenza; ecco perché Giuseppe Costanza, autista e uomo di fiducia di Giovanni Falcone, sopravvissuto all’attentato nel quale il giudice ha perso la vita insieme alla moglie e alla scorta, nel trentennale dalle stragi ha voluto di incontrare una rappresentanza delle scuole di Palermo. Lunedì 23 maggio con inizio alle ore 10 nella Sala Martorana di Palazzo Comitini (sede dell’ex Provincia regionale di Palermo, in via Maqueda), una rappresentanza di studenti provenienti dall’Istituto Cassarà, diretto da Daniela Crimi e dalla scuola di Roccella, accompagnati da Don Ugo Di Marzo, incontrerà il giudice Giovanni Falcone attraverso le parole e i ricordi di Giuseppe Costanza, l’uomo che per otto anni lo ha seguito fedelmente nella sua attività quotidiana. L’incontro sarà arricchito dalla proiezione di un video che farà conoscere agli studenti preziose pagine della nostra storia più recente che testimoniano il contributo dato dalla Sicilia nel contrasto alla mafia per l’affermazione della legalità.

Giuseppe Costanza presenterà anche la “Fondazione Costanza” e i suoi obiettivi grazie alla quale continuerà l’opera di testimonianza e contrasto alla dispersione scolastica che porta avanti ormai da anni con la sua presenza nelle scuole di tutt’Italia in modo da tener vivo il nome e il sacrificio di Giovanni Falcone e della sua idea che “uniti si vince” praticata attraverso l’esperienza del Pool antimafia. Da ultimo, lo scorso 6 maggio, in occasione delle celebrazioni del trentennale di Capaci e Via D’Amelio, Giuseppe Costanza ha partecipato nell’aula Bunker di Palermo alla presenza del Capo dello Stato, Presidente Sergio Mattarella, alla cerimonia di commemorazione insieme agli altri sopravvissuti delle stragi e ai familiari delle vittime. E il 12 maggio ha incontrato gli studenti di Napoli alla presenza della massime autorità cittadine e istituzionali.

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Sarà la Galleria Regionale della Sicilia/Palazzo Abatellis, alla Kalsa, il quartiere di Palermo dove Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono nati, a ospitare lunedì 23 maggio, alle 10:00 e in replica alle 11:00 la performance “Io, Rosaria” con la regia di Giuseppe Massa e le musiche composte per l’occasione da Marco Betta. In scena, a rendere omaggio alla memoria dei caduti delle stragi di mafia del 1992, Daria Castellucci con i bambini della Scuola dell’infanzia e primaria De Amicis e i ragazzi dell’Orchestra sinfoscolastica diretta dal M° Giovanni D’Emma, della Scuola Media Leonardo Da Vinci. L’arrangiamento e l’adattamento orchestrale sono di Giovanni D’Emma e Antonio Giudice.

Maestri: Giovanni D’Emma, percussioni; Giuseppe Flaccomio, flauto; Antonino Giudice, pianoforte; Gioacchino Guddo, violino; Rosanna Lanzi, clarinetto; Carlo Palumbo, chitarra; Tiziana Raccuglia, violoncello; Benedetto Martino Spera, corno.

LA VIABILITA’ per il 23 MAGGIO a PALERMO

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