La mattina di martedì 3 ottobre all’Ateneo universitario di Palermo è arrivato il Camper del progetto “Prevengo – la prevenzione viene da te”: un vero ambulatorio su ruote che fino ad agosto 2018 raggiungerà 5mila persone in Sicilia.
Con un circuito di 250 volontari, il personale medico e i partner del progetto, finanziato da Fondazione per il Sud, Arnas Civico – Di Cristina – Benfratelli, l’associazione Nps – Network delle Persone Sieropositive (Sezione Sicilia), l’associazione ANLAIDS (Sezione Felicia Impastato), l’associazione universitaria UniAttiva, la confederazione UDU e il Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM), il Camper si fermerà in diversi luoghi delle tre province di Agrigento, Palermo e Trapani: luoghi, soprattutto, a maggiore frequenza (discoteche, scuole, università, piazze, festival), luoghi più a rischio di marginalizzazione (battuage e prostituzione) e luoghi in cui si verificano più facilmente comportamenti a rischio.
I test che verranno fatti sono 3000 test capillari a risposta rapida COMBO: basta il prelievo di poche gocce di sangue da un dito per registrare la presenza di anticorpi contro HIV (test anonimi), HCV e sifilide nel giro di 20 minuti: significa che il controllo diventa accessibile da parte di chi non ha mai effettuato alcuna analisi e non è a conoscenza del proprio status sierologico e di chi non vuole soffrire dell’attesa dei risultati del test fatto presso strutture pubbliche (dalle 48 alle 72 ore).
«Negli anni abbiamo già fatto questo tipo di test – dichiara Ana Maria Vasile, presidente Arcigay Palermo – e abbiamo registrato grande affluenza visto che in un paio d’ore siamo arrivati a fare 200 test, per questo motivo abbiamo proposto il progetto che ha ricevuto il finanziamento più alto: 300mila euro».
Lo scopo del camper (che agisce insieme a quattro sportelli attivi tra l’Ateneo e la sede di Arcigay Palermo in via Rosa alla Gioiamia) è anche quello di lottare contro la discriminazione e lo stigma delle persone positive al virus HIV, ascoltare e sostenere le persone LGBT italiane e straniere, contribuire a combattere l’omofobia, il razzismo e la tratta legata al giro della prostituzione.
Intanto, già dai primi minuti, i volontari hanno visto arrivare grandi gruppi di ragazzi e ragazze che hanno voluto approfittare della possibilità di fare il test a risposta rapida che di richiedere informazioni sulla prevenzione.
Il medico di turno oggi è Marco Tutone: «Mi prendo anche qualche minuto per affrontare con calma e serenità temi che fanno paura e rassicurare chi viene per farsi fare il test – spiega – non facciamo solo prevenzione e screening infatti, puntiamo molto sulle relazioni di fiducia che si instaurano e dedichiamo tanto spazio all’informazione, l’atmosfera è diversa rispetto a quella di un’ospedale, dove anche inconsciamente un po’ d’ansia viene».
Le prossime tappe del Camper.
Sabato 7 ottobre in notturna verrà raggiunta la prima discoteca (Palermo), venerdì 13 ottobre l’Università di Palermo (sportello Udu), venerdì 20 ottobre università di Palermo (sportello Uniattiva, facoltà di Lettere e Filosofia) e sabato 28 ottobre raggiungerà la Castellana Sicula, sulle Madonie.
I dati.
Le infezioni da HIV in Italia sono in aumento secondo il Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità 2015. In particolare tra migranti e MSM (maschi che hanno relazioni sessuali con maschi).
La Sicilia è tra le regioni con aumento percentuale maggiore di nuove diagnosi di HIV: la proporzione di nuove diagnosi tra gli MSM è aumentata dal 31% del 2010 al 40,9% del 2014. Tra queste, la proporzione di stranieri è aumentata dall’11% del 1992 al 27,10% del 2014 e l’incidenza più alta è stata osservata tra persone tra i 25 e i 29 anni (15,6 casi su 100.000 residenti).
La diagnosi precoce è fondamentale per le cure e con il progetto PrevenGo saranno ben 3.000 le persone che potranno fare dei test rapidi in ambiente non istituzionale.
Arcigay Palermo è un’associazione che si batte per i diritti e il benessere delle persone LGBT, offre al territorio servizi di counseling psicologico, supporto ai migranti, assistenza legale, prevenzione e counseling per HIV e IST, oltre ad un’azione di advocacy. È formata da 100 soci e circa 25 volontari attivi, al suo interno ha competenze di: mediazione interculturale, coordinamento di progetti integrati, operatori esperti nell’informazione sulle IST.