Porta stregata per il Palermo, il pallone non ne ha voluto sapere di entrare in rete, nonostante due calci di rigore. Così, con un misero 0-0 si è concluso l’incontro dei rosanero al Barbera contro il Troina.
Il primo penalty è stato concesso al 24° del primo tempo per atterramento in area di rigore di Massimiliano Doda. Sul dischetto Giovanni Ricciardo ma il portiere del Troina, Antonino Calandra, neutralizza.
Il secondo calcio di rigore viene concesso al 91° per atterramento di Mattia Felici, tira Ferdinando Sforzini, ma anche questo viene respinto dal primo difensore Calandra. Segue un batti e ribatti, ma la palla non entra.
Peccato, due punti persi, e dire che il Palermo non ha demeritato ma la porta del Troina sembrava stregata, il pallone non ne ha voluto sapere di entrare in rete.
Adesso il Savoia (vittorioso contro l’Acireale) è a soli tre punti, agliagliai Palermo.
A fine partita i tifosi delusi hanno fischiato la squadra.
Ho chiesto a mio figlio, che si trova a Palermo per le festività natalizie, visto che vive a Roma (fa parte di quella schiera di siciliani che per lavorare devono andare fuori dalla nostra isola), e che è oggi è andato allo stadio, prendendo posto nella sua amata curva nord superiore, cosa ne pensasse della partita odierna: meglio che non trascriva le sue parole. Dico solamente che è stato impietoso.
Mi chiedo: ha ragione? Mi rispondo: forse no, ma questo lo dico con il cuore in mano, se dovessi esprimermi in modo razionale gli darei sicuramente ragione, ma come si sa al cuore non si comanda: siamo sempre rosanero.
Ribadisco il mio accorato appello alla dirigenza palermitana, già affermato nel mio articolo della scorsa settimana, che metta mano al portafoglio e prenda qualche rinforzo. Ne abbiamo veramente bisogno. Il campionato è lungo e le squadre che ci seguono sono molto agguerrite. Meditate dirigenti, meditate.
FORZA PALERMO SEMPRE E COMUNQUE