Libera Sicilia esprime solidarietà a Enza Rando, vicepresidente di Libera, il cui studio è stato messo a soqquadro da ignoti nella notte tra il 25 e il 26 novembre, poche ore dopo la sua partecipazione al convegno che Libera ha promosso a Modena sul tema “Come cambiano le mafie idee e nuovi percorsi di contrasto“. Momento di confronto al quale hanno partecipato don Luigi Ciotti insieme ai procuratori Federico Cafiero de Raho e Franca Imbergamo.
La Rando è un avvocato e per Libera cura le costituzioni di parte civile in numerosi processi di mafia. Nell’incursione di qualche notte fa non è stato sottratto nulla, ma sono stati aperti gli armadi in cui sono custoditi i faldoni riguardanti le costituzioni di parte civile nei processi di mafia di cui parlavamo.
«Come sempre andiamo avanti – afferma Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di Libera Sicilia -, sapendo che quanto stiamo facendo è la cosa giusta. Quello che ce lo fa credere sono le tante attestazioni di solidarietà che riceviamo proprio in casi del genere. L’energia che persone come Enza Rando mettono nel loro impegno sociale ci fanno dire che dobbiamo continuare a impegnarci per creare sinergia tra quanti fanno la differenza condividendo la necessità di difendere il bene comune».