domenica, 8 Settembre 2024
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Sole luna Doc film festival: i vincitori della 19esima edizione

Si è conclusa ieri sera con la premiazione e la proiezione dei film vincitori la 19esima edizione di Sole Luna Doc Film festival che si è svolta alla Gam e a Palazzo Branciforte dal 1 al 7 luglio 2024. 50 i titoli in programma di questa edizione di cui 18 film in concorso e 14 anteprime che hanno fatto registrare ogni sera sold out.

“L’attenzione del pubblico è stata altissima”, dice il board del festival formato dalla fondatrice Lucia Gotti Venturato, dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura e dalla direttrice scientifica Gabriella D’Agostino. “La grande affluenza alle proiezioni sia alla GAM che a Palazzo Branciforte è frutto – proseguono – non solo di un pubblico affezionato che è cresciuto negli anni ma anche della presenza di numerosi turisti attratti dal carattere internazionale del festival”. Presenti alla premiazione, tra gli altri, il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune Giampiero Cannella, Andrea Cicero, responsabile Area Sud di Enel Green Power e Nicola Vernuccio, direttore generale della Città Metropolitana di Palermo.

I PREMI

La Giuria internazionale composta da Fabio Benzi, Annalisa Camilli, Nora Demarchi, Sergio Guataquira Sarmiento, Nadège Labé, ha assegnato all’unanimità il premio al miglior documentario, offerto da Città Metropolitana di Palermo, al film A Until the sun dies, di Jonas Brander (Colombia 2023). Il film, ambientato in Colombia, è stato scelto “per la capacità di tenere insieme l’unicità e la tenacia di due personaggi, Albeiro Camayo e Luz Marina Bernal, difensori dei diritti umani e dei diritti indigeni che, attraverso le loro storie, portano gli spettatori all’interno di uno dei conflitti più violenti e meno raccontati della storia recente, con una straordinaria forza immersiva nella Colombia post-conflitto”.

Il Premio al miglior cortometraggio, offerto dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, è stato assegnato a A City of poets, di Sara Rajael (Olanda 2024). Nel documentario, si legge nella motivazione: “gli archivi personali incontrano la storia del Paese in modo utopico e metaforico. L’utilizzo di una città immaginaria ci permette di comprendere un momento politico molto critico dell’Europa dei nostri giorni. La transizione della voce fuori campo dall’inglese al farsi mentre il film passa a una dimensione intima è molto efficace: potente e toccante è sentire la graduale perdita di libertà mentre il vento cambia direzione”.

Assegnata anche una menzione speciale a Tempo d’attesa di Claudia Brignone (Italia, 2023), “racconto intimo e sincero sul tema della maternità e della nascita. Attraverso uno sguardo benevolo e accogliente si crea lo spazio per uno scambio su sentimenti e tematiche ancora avvolte dal pudore e dalla pressione sociale”. Lo stesso film si è aggiudicato anche il Premio della Giuria degli studenti liceali dell’Educandato Statale Maria Adelaide di Palermo “per la sua profonda riflessione sulla nascita, sull’essere genitori oggi e sul percorso che rende una donna madre, attraverso i suoi risvolti psicologici, di responsabilità e di attesa del lieto evento”.

La giuria internazionale ha assegnato, ancora, le menzioni speciali per il Miglior montaggio a Neirud, di Fernanda Faya (Brasile 2023), per la Miglior fotografia e per la Miglior regia a 2G di Karim Sayad (Svizzera, 2023). Al film The Soil and the Sea, di Daniele Rugo (Libano, Regno Unito 2023) è andato il Premio Soundrivemotion offerto da Joe Schievano.

Sempre nell’ambito del concorso internazionale la Giuria speciale “Nuove cittadinanze” ha decretato come vincitore della sezione Short docs il film Anita, lost in the newsdi Behzad Nalbandi (Iran 2023) “per la coerenza tra testo e immagini, per l’eccellente montaggio, per il forte impatto emotivo della storia” e assegnato una menzione speciale al film Heavy metal, di Edward Knowles e Timo Bruun (Germania, Giordania 2023). Mentre il voto del pubblico ha premiato il cortometraggio Api di Luca Ciriello.

Il premio Sole Luna – Un ponte tra le culture, assegnato dall’associazione organizzatrice del Festival, è andato a Jump Out di Nika Saravanaja (Italia- Belgio-Croazia, 2024) “Perché, in un momento storico di sofferenza conflitti e calamità naturali, riesce a trasmettere un messaggio di speranza e di energia positiva e perché dimostra come le giovani generazioni siano capaci di misurarsi con le grandi sfide e di migliorare le proprie condizioni di vita”.

Per la Sezione Oikos sui temi ambientali, assegnato dal Main sponsor Enel Green Power, ha vinto Ground Zero: self-portrait of an ocean abuser di David Gaspar presentato in anteprima nazionale al SLD film festival. “per la capacità ironica e graffiante di raccontare un tema scottante come quello dell’inquinamento degli oceani e ancor di più per essere riuscito – partendo dall’esempio del protagonista – a stimolare nel pubblico lo spirito di immedesimazione, riflessione e voglia di cambiamento”. Il premio è stato consegnato al regista, presente al festival grazie alla collaborazione con l’Instituto Cervantes, da Andrea Cicero, responsabile Sud Italia di Enel Green Power.

Infine, per la Sezione Sicilia Doc, il premio Cinematographe assegnato per il secondo anno dalla rivista online Cinematographe.it è andato a Che ore sono di Marta Basso e Tito Puglielli (Italia, 2022) “Per aver avuto il coraggio di trattare, con onestà e autenticità, una tematica così peculiare e talvolta bistrattata, narrando e mostrando il disagio mentale per mezzo di un realismo nient’affatto artificioso, profondamente intriso di dolcezza, fragilità, empatia e persino ironia. Un film che non dimentica di lasciarci un sorriso sulle labbra”.

La redazione ha voluto assegnare una menzione speciale anche al film La ricomparsa delle lucciole di Cristiano Giamporcaro (Italia, 2023) “con l’augurio che da questo mediometraggio nasca un film. La ricomparsa delle Lucciole – si legge nella motivazione – è un racconto magico e poetico, un canto arcaico di una Sicilia bella, prorompente, un’opera silenziosa che porta lo spettatore dentro un prodigio lirico”.

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