venerdì, 8 Novembre 2024
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Sole Luna Doc Film Festival: a Palermo, dal 4 al 10 luglio, diventa anche hub per giovani registi

I premi della Giuria internazionale, Miglior film: Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani; Miglior cortometraggio: Mama di Pablo de la Chica

Sole luna Doc Film Festival guarda al futuro con una grafica sulle orme di Jules Verne e diventa hub per giovani registi. Per l’edizione 2022, in programma dal 4 al 10 luglio al Complesso monumentale dello Steri, il Festival ha scelto una grafica ispirata alle illustrazioni dei libri di avventura dello scrittore francese dell’Ottocento, considerato il padre della moderna fantascienza: una navicella che parte dalla terra per andare nello spazio e scoprire nuovi mondi. Un invito a guardare al futuro e ad osservare la terra dallo spazio per capire quanto il nostro modo di vivere stia facendo male all’ambiente in cui viviamo e a noi stessi. La grafica realizzata da Donato Faruolo e scelta dall’organizzazione del Festival ha anche un valore di denuncia in tempi di guerra: i razzi di SLDFF22 sono shuttle lanciati verso lo spazio come mezzi di scoperta, strumenti di pace e di conoscenza, lontani “ventimila leghe” dai missili utilizzati come arma di offesa.

L’edizione 2022 si muove su questo doppio filo dando ampio spazio a tematiche ambientali, questioni sociali ed emergenze umanitarie legate a conflitti e cambiamenti climatici, con l’ambizione di aprire una riflessione a 360 gradi sul tempo che viviamo. Ma c’è di più perché il futuro sono anche i giovani e il loro talento e il Festival da quest’anno diventa anche “incubatore” per la creazione di documentari con Itineranze, il primo progetto in Italia a mettere in rete ben sei tra i maggiori festival di documentario – Bellaria Film Festival, IsReal, Sole Luna Doc Festival, PerSo Film Festival, FrontDoc, Festival dei Popoli -per formare e supportare a livello creativo e produttivo registi al primo o secondo lungometraggio. Due i film che vedranno la luce in Sicilia e a cui si lavorerà anche durante le giornate del festival. Il primo, dal titolo “Caretta, Caretta” di Miriam Gili, racconta la storia del “Pronto Soccorso” per tartarughe di Filicudi, gestito con amore, competenza e passione da tre donne, ma con l’approccio inedito di una artista e filmmaker interessata ad oltrepassare i confini delle categorie, porre l’accento sulla “comunicazione interspecifica” che si instaurerebbe tra uomo e animale.

Il secondo documentario, “Gradiva” di Doriana Monaco, anche questo tutto al femminile, va invece sulle orme delle ninfe dell’antichità e ne trova le tracce nel presente attraverso una storia inedita che riunisce quattro giovani professioniste di Palermo ne “I Mercoledì del piacere”, nel nome del dio Mercurio e della bellezza in tutte le sue forme. Gradiva significa “colei che avanza” ma è anche il soggetto della novella gotica pubblicata da Wilhelm Jensen agli inizi del Novecento, nella quale il giovane archeologo Norbert Hanold vede in un museo il bassorilievo di una fanciulla che cammina e ne rimane affascinato al tal punto di procurarsi un calco in gesso dell’opera per poterlo portare con sé.

“Scommettiamo sul futuro e sui giovani. Negli ultimi 15 anni la considerazione del Cinema del reale sia nel pubblico che nei grandi festival cinematografici è molto cresciuta ed oggi questo mezzo narrativo diventa ancora più fondamentale perché consente, spesso attraverso micro storie, di andare al cuore dei problemi ed avere una visione più consapevole di ciò che accade nel mondo”, dice la presidente dell’Associazione Sole Luna – un ponte tra le culture, Lucia Gotti Venturato che organizza e produce il SLDFF.

Il festival, giunto alla 17esima edizione, ha stretto negli anni numerose collaborazioni con altre rassegne italiane e internazionali di cinema oltre che con il Centro Sperimentale di Cinematografia, coinvolgendo anche tanti giovani professionisti nella pre-selezione dei film in concorso a supporto dei direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura.

Dieci i programmers di quest’anno coordinati dal film-maker e fotografo Bernardo Giannone e provenienti da varie città italiane ed europee: Astrid Ardenti, Daniele Barresi, Georgia Panagou, Ivan Foglia, Leonardo Strano, Marco Pavan, Mavi Calcinotto, Vanessa Mangiavacca.

ANTEPRIMA SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL

CON IL FILM BROTHERHOOD al CINEMA ROUGE ET NOIR il 14 GIUGNO

Un’anteprima per lanciare il countdown della prossima edizione del SLDFF con un documentario che sta conquistando le sale cinematografiche italiane: Brotherhood di Francesco Montagner, vincitore del Pardo d’oro – Concorso cineasti del presente all’ultimo Locarno Film Festival, racconta la storia di tre fratelli bosniaci, improvvisamente liberi dalla presenza di un padre autoritario arrestato per terrorismo, che lottano per diventare uomini, affrontando un destino apparentemente segnato. Un romanzo di formazione che diventa una favola contemporanea e una storia universale sul significato di essere fratelli, oltre che un affresco sulla Bosnia di oggi.

Il film è stato proiettato al Cinema Rouge et Noir in collaborazione con la casa di produzione Nefertiti Film e con la casa di distribuzione Zalab, alla presenza del regista, e sono stati svelati i nomi dei 5 componenti di quest’anno della giuria internazionale, scelti, come sempre, tra personalità del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. Ad assegnare il premio Miglior documentario 2022 saranno: Michele Pennetta,  vincitore del primo premio dell’edizione precedente di SLDFF; Christilla Huillard-Kann, produttrice e co-fondatrice della francese ELDA° Productions; Hella Wenders, regista e co-managing director della Wim Wenders FoundationFrancesco Bellina, fotografo documentarista palermitano autore di numerosi reportage sul tema della migrazione; e Graziella Bildesheim, produttrice, componente della giuria del Premio David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano dal 2015 e rappresentante dell’Italia nel Board dell’EFA (European Film Academy).

Opening Sole Luna Doc Film Festival | 4 luglio

La XVII edizione del Sole Luna Doc Film Festival si inaugurerà lunedì 4 luglio alle ore 19.00 al Complesso monumentale di Palazzo Chiaramonte Steri a Palermo con l’apertura della videoinstallazione Sulle Tracce dei ghiacciai, del fotografo Fabiano Ventura ed un brindisi offerto da Sicily, Wine lab.

La serata proseguirà in cortile Abatelli con i saluti istituzionali, un talk di Fabiano Ventura e alle 21.30 la proiezione dei film in anteprima nazionale The last Generation di Mikolaj Borowi e Arica di Lars Edman e Johansson Kalèn. Nel cortile Steri verranno proiettati, a partire dalle 21.00, i cortometraggi Crotch stories di Myleine Guiard-Schmid, Black wagon di Adilet Karzhoeve The wall di Mira Sidawi e a seguire Los Zuluagas di Flavia Montini.

Il festival proseguirà fino a sabato 9 luglio con una programmazione di 50 documentari provenienti da tutto il mondo. Domenica 10 luglio l’evento si concluderà alle 20.30 con la cerimonia di premiazioneseguirà la proiezione dei film vincitori. 

La rassegna internazionale di cinema documentario quest’anno porta il sottotitolo Doc
for Future, a testimoniare il cuore tematico del programma: l’attenzione alla ricerca di
dell’equilibrio necessario tra globalizzazione e deglobalizzazione, alla tutela dei diritti per
ridurre le disuguaglianze, all’ambiente e ai cambiamenti climatici che creano nuove
emergenze sociali e umanitarie. Cinquanta, tra film in concorso e fuori concorso, i
documentari in calendario nelle tre sale – Abatelli, Steri, Sala delle Verifiche – ricavate tra i
cortili e le splendide architetture del Complesso dello Steri, sede del Rettorato
dell’Università di Palermo, partner del Festival.

Diciotto i documentari in concorso, tra corto
e lungometraggi
che saranno trasmessi anche online sulla piattaforma OpenDdb
(www.openddb.it) restando visibili in tutta Italia per le successive 48 ore.
Doc for future, scelto come titolo dal board del festival – i direttori artistici Chiara Andrich e
Andrea Mura, la presidente Lucia Gotti Venturato e il direttore scientifico Gabriella
D’Agostino – è il filo che lega molti dei documentari in programma a partire dall’evento di
apertura alle 19:00: la videoinstallazione “Sulle tracce dei ghiacciai”, progetto
fotografico e scientifico durato 13 anni, ideato e realizzato dal fotografo di fama
internazionale Fabiano Ventura per documentare e mostrare gli sconvolgenti effetti dei
cambiamenti climatici. A pochi giorni dall’inaugurazione al Forte di Bard, in Val d’Aosta,
della mostra Earth’s Memory che presenta in anteprima mondiale i risultati del progetto, il
fotografo sarà a Palermo per raccontare durante un talk ciò che ha documentato in tanti
anni. La videoinstallazione è composta da estratti dei documentari girati durante le ultime
due missioni del progetto: sulle Alpi (2020) e sull’Himalaya (2018) e resterà visibile ogni
giorno all’interno della Sala delle verifiche dello Steri dalle 10 alle 18. L’evento,
organizzato in collaborazione con Enel Green Power, main sponsor del Festival, sarà
fruibile fino al 15 luglio, come contributo di Sole Luna al calendario di eventi collaterali del Festino dedicato alla patrona Santa Rosalia. In programma, durante la serata
inaugurale anche il documentario “Sulle tracce dei ghiacciai. Missione in Caucaso” di
Marco Preti (Italia, 2012).

Si entra poi nel vivo del festival in cortile Abatelli alle 21.30 con la proiezione dei primi due
film in concorso presentati al Festival in anteprima nazionale: The last generation di Mikołaj
Borowy (Polonia 202), storia di Janka che da adolescente sceglie di lasciare tutto per
dedicarsi alla difesa dell’ambiente e che racconta dal di dentro il movimento dei giovani di
Fridays for future (ore 21:30) e Arica di Lars Edman e William Johansson Kalén (Svezia-
Cile-Belgio-Norvegia-Regno Unito 2020) che prende il titolo dalla città del Cile alla cui
periferia sono stati interrati rifiuti tossici provocando malattie e morti premature nella
popolazione.

Nel cortile Steri verranno proiettati, a partire dalle 21.00, i cortometraggi in
concorso  Crotch stories  di Myleine Guiard-Schmid,  Black wagon  di Adilet Karzhoev e The
wall di Mira Sidawi (in collaborazione con il Festival di cinema palestinese Al Ard). A
seguire sarà presentato in anteprima regionale il documentario Los Zuluagas di Flavia
Montini, vincitore di un Nastro d’Argento speciale dedicato alla memoria di Valentina
Pedicini. Un film forte che racconta la storia di Camilo, 35 anni, figlio di guerriglieri
colombiani, che torna nel suo paese d’origine dopo 25 anni di esilio in Italia nel tentativo di
comprendere le scelte radicali dei suoi genitori.

Film in concorso – programma 4 luglio


THE LAST GENERATION | lunedì 4 luglio ANTEPRIMA NAZIONALE
h. 21.30 | Cortile Abatelli

ARIKA | lunedì 4 luglio ANTEPRIMA NAZIONALE | h.22.30
Cortile Abatelli

BLACK WAGON | lunedì 4 luglio ANTEPRIMA NAZIONALE
21.00 | Cortile Steri

CROTCH STORIES | lunedì 4 luglio ANTEPRIMA NAZIONALE
21.00| Cortile Steri

THE WALL | lunedì 4 luglio
21.00| Cortile Steri

Gli appuntamenti del 9 luglio al Sole Luna Doc Film Festival

L’ultimo weekend del Festival si apre sabato 9 luglio con l’omaggio alla fotografa Letizia Battaglia e con la proiezione di La mia Battaglia. Franco Maresco incontra Letizia Battaglia, il documentario di Maresco realizzato nel 2006 nel quale la Battaglia raccontò, senza filtri, pagine difficili della propria vita e parlando di temi delicati: la fotografia, la malattia mentale all’Ospedale Psichiatrico di via Pindemonte, la vita e la morte, l’amore e la vecchiaia. Un film che vede la luce dopo vent’anni di attesa con il racconto intenso e inedito della città di Palermo che Letizia Battaglia ha reso nota al mondo per la sua violenza efferata ma senza dimenticarne la grazia, l’innocenza e la voglia di non arrendersi.

Tra i film in concorso alle 21:00 è in programma Cindyrella di Christian Rios, Felipe Betancur, Hildebrando Martinez e Sebastián Cortes. Fuori concorso, invece: Threshold / Limiar di Coraci Ruiz (Brasile 2020, 77’).

Completano le proiezioni della serata: in concorso (cortile Abatelli dalle 21:30) Un robot à soi di Anne Gabrielle Lebrun Harpin (Canada 2021, 16’); Timkat di Ico Costa (Portogallo Etiopia 2021, 13’) e Tha spark di Valeria Mazzucchi e Antoine Harari (Svizzera-Francia-Italia 2021, 61′); fuori concorso (cortile Steri alle 21:00), Il tempo della tartaruga.

Infine, una novità di questa edizione Animati in video, mini rassegna fuori concorso organizzata in collaborazione con il festival di teatro di figura “La Macchina dei sogni” del maestro Cuticchio. In programma, una selezione di cortometraggi di animazione sul tema del viaggio e dei diritti umani. I video provengono dal concorso Animati in video promosso dal “Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure Arrivano dal Mare!”, in collaborazione con Alpe Adria Puppet Festival, Anima International Festival, La Macchina dei Sogni, Immagina Festival, Incanti Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, Segni New Generations Festival. I titoli: Pedro’s Dream di Barbara Veloce; John and the evening di G. de Franco, E. Romano, E. Guerra, D. Suraci, F. Bolo Rossini, M. Lucci, INRIclassic; La maggior parte di Margherita Cennamo, Burattinificio Mangiafoco; La tenda di Marta Ciceri e Alice Edelvais. La proiezione dei corti di animazione si svolgerà nella Sala delle Verifiche alle 18 e sarà replicata domenica alla stessa ora, prima dell’inizio della serata conclusiva nella quale verranno decretati i vincitori di questa edizione e proiettati i film vincitori.

Info su www.solelunadoc.org

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SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL: la serata finale

Radiograph of a family della regista iraniana Firouzeh Khosrovani e Mama di Pablo de la Chica sono i film vincitori della 17esima edizione di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di documentari che si è tenuta a Palermo dal 4 al 10 luglio. La Giuria internazionale – composta da Michele Pennetta(regista), Christilla Huillard-Kann (produttrice), Hella Wenders, (regista e co-managing director); Francesco Bellina (fotografo documentarista), e Graziella Bildesheim (produttrice) – ha annunciato e consegnato i premi ieri sera durante la serata conclusiva del Festival al Complesso monumentale dello Steri, sede del rettorato dell’Università.

Radiograph of a family è stato ritenuto il Miglior lungometraggio in gara quest’anno, «un film autentico che affronta questioni contemporanee: religione, guerra, migrazione, amore».  «Attraverso il linguaggio articolato e stratificato di questo film e la storia intima e singolare della sua famiglia – si legge nella motivazione completa della giuria – la regista ci porta a conoscere il rapporto tra i suoi genitori sempre innamorati seppure con una opposta visione del mondo, mentre scorre la storia dell’Iran. In questo lavoro vi sono tenerezza, rispetto e altruismo nel disegnare il ritratto di una coppia, di una famiglia, di un uomo, di una donna. Presentato come una “gemma dei sensi”, questo film costruito con materiali d’archivio risuona autentico mentre affronta tante questioni contemporanee: religione, guerra, migrazione, amore». Radiograph of a family si è aggiudicato anche il premio Soundrivemotion per il “Miglior sound e la migliore musica” e la menzione speciale per il “Miglior montaggio”. Al film ha voluto tributare una menzione speciale anche la Giuria degli Studenti.

Il premio come Miglior corto in gara è andato invece al film Mama di Pablo de la Chica (Spagna 2021, 29′) che ha ricevuto anche il premio della Giuria degli Studenti e il Premio  “Film for our future” assegnato dall’omonimo network di festival. «Una storia che esplora la fragilità dell’essere umano traumatizzato attraverso la testimonianza di una donna commovente», per la Giuria internazionale mentre la Giuria Nuovi Italiani ha sottolineato l’importanza del film e la capacità della storia di tenere insieme «due temi centrali: la necessità di salvaguardare l'ambiente, vittima di deforestazioni che causano l'estinzione di numerose specie animali, e lo stupro delle donne come arma di guerra, che relega le vittime in una condizione di isolamento e di impossibilità di riscatto negando loro una seconda chance». Per il film spagnolo, realizzato da una piccola produzione si tratta di nuovi premi dopo il prestigioso Premio Goya, tra i più rinomati riconoscimenti spagnoli, ottenuto quest’anno nella sezione cortometraggi. 
 

Il Premio della giuria degli studenti è andato al film The Last Generation di Mikolaj Borowy «per essere riuscito a coinvolgere emotivamente il pubblico dei giovani, aiutandolo a comprendere e ad assumere la prospettiva degli attivisti per l’ambiente, consentendogli di riconoscere ed apprezzare il pacifico ma determinato spirito di ribellione volto a cambiare le politiche mondiali, più preoccupate del profitto che dello stato di salute del nostro pianeta». Al film Alpes di Naël Khleifi che affronta il tema della migrazione è andato invece il Premio Sole Luna-un ponte tra le culture come «la capacità di raccontare senza retorica le azioni e l’impegno quotidiano dei volontari che, nei loro semplici e “naturali” gesti di soccorso, diventano veri e propri costruttori di ponti di pace». Il Premio del Pubblico è andato al film The Spark di Valeria Mazzucchi, Antoine Harari. Un film che racconta l’esperienza francese della Zad e che è stato pensato e poi montato, durante il lockdown, a Palermo.

La giuria internazionale ha assegnato inoltre la menzione speciale per la “Miglior regia” al film Arica di Lars Edman e William Johansson Kaléncome (Svezia-Cile-Belgio-Norvegia-Regno Unito 2020, 97′) e quello per la migliore fotografia a Garderie nocturne di Moumouni Sanou (Burkina Faso-Francia-Germania 2021, 67′ ).
 

Fuori programma il Festival ha voluto assegnare un riconoscimento speciale  “Doc for future” alla compagnia Teatrialchemici e al progetto “DaDadaun” raccontato dal documentario fuori concorso “Dadalove” di Chiara Agnello.

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