domenica, 22 Dicembre 2024
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Sogni

Che quando dormiamo facciamo tanti sogni è assodato. Quello che non è assodato e se appena svegli ce li ricordiamo.

Personalmente, visto che durante la notte mi sveglio più volte, dato che la mia cròstata fa i capricci, diciamo che sul momento me li ricordo, ma alla mattina quando mi alzo non sempre li ricordo bene. Che cosa è la nostra mente?

La nostra mente ci fa brutti scherzi, ci illude che ricordiamo tutto, ma non è così. Il perché alcuni sogni li ricordiamo e altri no non lo capisco, e come se il nostro cervello elaborasse ciò che vuole lui. Magari nasconde quelli brutti e fa ricordare solo quelli belli, ma sono sicuro che anche questo non è così. Il cervello umano è un qualcosa di così complesso che, neanche i migliori scienziati ne hanno capito appieno il funzionamento.

A questo punto mi sovviene la frase che spesso ripetiamo inconsapevolmente: “sogno o son desto?” È facile intuire il perché si dice questa frase. La si dice perché non riusciamo a capire se ci troviamo nella fase dei sogni (REM) o se invece lo stiamo vivendo davvero. Ovvero, un sogno talvolta è così reale che immaginiamo di viverlo realmente.

A tal proposito a questo punto inserisco una mia vecchia lirica:

Sogno
Realtà
Sogno o realtà
Realtà o sogno
Viviamo un sogno
o viviamo una realtà
È meglio vivere un sogno
o è meglio vivere una realtà?
Avvolti nel mistero
Ci trasciniamo
In questo enigma
Per l’eternità

Perché questa premessa?

Ve lo svelo subito: questa notte ho sognato una mia cara amica che non è più tra di noi. Un’amica sincera, solare, un’amica con cui avevo un buon rapporto. Un’amica che, mi manca molto, infatti quando il mio pensiero va a lei, alzo la testa come se stessi guardando il cielo, con la mano le mando un bacio e dopo porto la mano al petto chiudo gli occhi e mi dico: “tu rimarrai sempre qui, nel mio cuore”. Perché guardo in alto verso il cielo? Perché sono sicuro che Lei è la in mezzo a quelle nuvole che ci guarda e in un certo senso ci guida.

Allora torniamo a cosa mi ricordo del sogno, c’era lei che mi confidava che stava per partire per New York, non ricordo l’espressione del suo volto, cioè se era contenta o meno, immediatamente le dicevo: “se lo avessi saputo prima ti avrei accompagnato”. Qua i miei ricordi sono confusi, credo che dal suo volto trasparisse un certo stupore ma nel contempo una certa disapprovazione. Cosa mi ha voluto trasmettere?

Che era contenta della mia affermazione o la disapprovava? Questo non lo saprò mai. Il sogno era così reale che mi sembrava che fossimo veramente in presenza. Poi è proseguito che mi trovavo in azienda, dove ho lavorato per tanti anni, nei pressi della sua stanza e cercavo la collega che aveva lavorato con lei, a questo punto, sempre nel sogno mi rendevo conto che tutto era cambiato da quando ero andato in pensione, la collega non era più lì e mi chiedevo chi l’avesse sostituita.

Sostituita lei? Che era il deus ex machina del piano? E pensavo “mizzica, persa è l’azienda, ridotta proprio male, possibile mai che le persone più valide vengano fatte fuori?”. Inoltre mi rendevo conto che lì la mia amica non poteva esserci più, lei era volata in cielo da tempo e mi dicevo “possibile mai che le persone buone vanno via molto prima e le persone cattive restano e fanno danno?”.

Poi mi sono svegliato, non so dire se fossi contento di avere rivisto la mia amica anche se solo in sogno, so solo che non mi sono più addormentato. Nel dormiveglia ero agitato e riflessivo. Cosa aveva significato quel sogno? Che messaggio ne dovevo trarre?

Non lo so. So solo che per tutta la mattinata non ho fatto che pensare a lei.

I sogni che rottura di scatole, ma perché si deve sognare? Tante volte sono incubi, in essi si riflette il nostro stato d’animo del momento.

Tante volte mi sono detto: “ma non è meglio che non si sogni?” Ma questo mio desiderio recondito so che non si realizzerà mai.

Bisognerebbe affrontare la propria vita con un certo menefreghismo, pensare solo a cose positive e vivere il momento al meglio delle nostre forze.

Chiudo con una frase celebre di Alda Merini: “Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.”

N.B. Come foto di copertina ho messo il cielo pieno di nubi, il perché è chiaro, l’ho già citato prima.

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